Marco Lodola - Giovanna Fra. Tempus - Time
Dal 14 Giugno 2018 al 16 Settembre 2018
Caserta
Luogo: Reggia di Caserta
Indirizzo: via Douhet 2/A
Orari: Appartamenti storici: tutti i giorni dalle 8.30 alle 19.30 (ultimo ingresso ore 19 - uscita dal museo 19.25) - Parco: dalle 8.30 alle 19 (ultimo ingresso ore 18) - Giardino Inglese: dalle 8.30 alle 18 (ultimo ingresso ore 17) - MARTEDÌ CHIUSURA SETTIMANALE
Curatori: Luca Beatrice
Costo del biglietto: compreso nel biglietto della Reggia: Appartamenti storici, Parco e Giardino Inglese € 12 intero, € 6 ridotto. Solo Appartamenti Storici (acquistabile quando il parco è chiuso) € 9 intero, € 4,50 ridotto. La prima domenica di ogni mese: Appartamenti storici gratuito, Parco della Reggia € 5 intero, € 2,50 ridotto, gratuito fino a 18 anni
E-Mail info: info@tempustime.com
Sito ufficiale: http://www.tempustime.com/
Unione tra passato e contemporaneo è la mostra "Marco Lodola - Giovanna Fra. Tempus - Time" a cura di Luca Beatrice, esposta presso la Reggia di Caserta dal 14 giugno al 15 settembre.
L'esposizione, organizzata da Mary Farina, anche ideatrice del progetto, e da Augusto Ozzella, con la collaborazione della galleria Deodato Arte, gode del patrocinio del Comune di Caserta, del Madre - fondazione donnaregina per le arti contemporanee e di Confindustria Caserta.
Il titolo della mostra è un voluto riferimento al trait d'union che Marco Lodola e Giovanna Fra, grazie alle loro opere, creano fra il Tempus, la dimensione temporale legata all'antichità, al classico, alla storica sede espositiva e il Time, sintesi del mondo contemporaneo.
La Reggia di Caserta, la residenza reale più grande del mondo, accoglie il percorso espositivo composto da una selezione di opere dei due artisti, che dall'ingresso si snoda negli spazi interni, nel parco reale, fino ad arrivare agli appartamenti del piano nobile. L'immenso parco della sontuosa villa, nel raggio di un chilometro, è punteggiato da oltre venti monumentali sculture luminose di Marco Lodola che rappresentano alcuni dei suoi soggetti tipici, uomini e donne, ballerini, danzatrici, animali, figure reali e immaginarie, che metaforicamente partecipano a una festa di corte. Questi lavori, oltre al forte impatto creato grazie alla loro imponenza e alla vivacità dei colori, si caratterizzano per la loro peculiarità: l'emanare luce, che genera dinamismo, potenza, vitalità; qualità che non riguardano solamente le opere in sé, ma che vengono trasmesse anche all'ambiente circostante. Le installazioni di Lodola appaiono in grande sintonia con le tele di Giovanna Fra che accolgono il visitatore negli appartamenti reali e, caratterizzate da un forte cromatismo, incarnano perfettamente quell'arte contemporanea in cui la contaminazione di tecniche e la sperimentazione sono elementi imprescindibili. L'artista si misura con lo spazio interno e l'architettura vanvitelliana, reinterpretando nelle sue opere i motivi decorativi settecenteschi, arazzi, carte da parati, arredi Barocchi e Neoclassici, attraverso il linguaggio segnico, costituito da tracce di colore dalle forme imprevedibili e uniche, da textures astratte che si intrecciano con le trame del supporto digitale. I suoi lavori di matrice informale abbandonano infatti i mezzi tradizionali e, partendo da frame fotografici stampati su tela, Giovanna Fra arriva al risultato finale, percorrendo un cammino a ritroso, che la conduce a terminare l'opera con delle pennellate tradizionali, un'ulteriore dimostrazione del legame fra tempus e time e nel caso specifico del "passaggio da time a tempus".
Seppure provenienti da formazioni diverse i lavori di Marco Lodola e Giovanna Fra creano un profondo dialogo e si completano vicendevolmente, ma soprattutto instaurano un forte legame con il luogo che li ospita, come afferma Luca Beatrice nel testo dedicato alla mostra: "Dialogare con stucchi, decorazioni, pitture di genere e, soprattutto, con un'architettura di inestimabile pregio può costituire infatti una sfida ardua eppure affascinante per gli artisti contemporanei, a partire dall'utilizzo di materiali anomali che solo da poco sono entrati nel novero appunto dell'artisticità. Senza contare volumi, cubature e l'immensità di un parco che farebbe spaventare chiunque. [...] Realizzare un cortocircuito visivo tra il tempus e il time, ovvero il passato e il presente, è rischio che l'arte di oggi sente di correre con sempre maggior frequenza. Ora, in particolare, tra pittura, elaborazione digitale, plastica e luce".
La mostra è accompagnata da un catalogo edito da Skira, con un vasto repertorio di immagini, il testo del curatore Luca Beatrice e numerosi interventi fra cui quelli di Renzo Arbore, Aldo Busi, Lorenzo "Jovanotti" Cherubini, Piero Chiambretti, Roberto D'Agostino, Salvatore Esposito, Ciro Ferrara, Antonio Stash Fiordispino, Enzo Iacchetti, Max Pezzali, Andrea Pezzi, Red Ronnie e di criticiillustri quali Achille Bonito Oliva, Philippe Daverio, Gillo Dorfles, Martina Corgnati, Vittorio Sgarbi.
Marco Lodola nasce a Dorno (Pavia), frequenta l'Accademia di Belle Arti di Firenze e di Milano. Successivamente, all'inizio degli anni '80, si affianca al nuovo futurismo. Si avvicina presto all'uso di materiali plastici che sagoma e colora con una tecnica personale, l'evoluzione della sua ricerca lo porta ad inserire fisicamente la luce nei suoi lavori: nascono le sculture luminose, che caratterizzeranno tutta la produzione artistica. Le sue opere sono presenti in vari musei, ha inoltre realizzato scenografie per film, trasmissioni, concerti ed eventi. In particolare è stato attivo nella moda e nel teatro. Fra le numerose mostre, si ricorda la sua presenza al Padiglione Italia della 53ª Biennale di Venezia con un'installazione luminosa e alla 54ª Biennale di Venezia con il progetto a cura di Vittorio Sgarbi "Cà Lodola".
Giovanna Fra nasce a Pavia, si diploma in pittura all'Accademia di Belle Arti di Brera, con una tesi su John Cage ed il rapporto tra arte e musica. La sua visione creativa ha privilegiato la fisicità dinamica del colore in relazione alle diverse consistenze della materia, fissando nell'immediatezza del gesto attimi di vibrante musicalità. Recentemente è stata invitata ad esporre al Friendschip project nel Padiglione della Repubblica di San Marino per la 57° edizione della Biennale di Venezia.
Orari: Appartamenti storici: tutti i giorni dalle 8.30 alle 19.30 (ultimo ingresso ore 19 - uscita dal museo 19.25) - Parco: dalle 8.30 alle 19 (ultimo ingresso ore 18) - Giardino Inglese: dalle 8.30 alle 18 (ultimo ingresso ore 17) - MARTEDÌ CHIUSURA SETTIMANALE
Per coronare lo straordinario successo della mostra "Marco Lodola - Giovanna Fra. Tempus - Time" che dalla sua apertura ha visto la presenza di oltre 200 mila visitatori, la Reggia di Caserta ospita domenica 16 settembre alle ore 18 presso il Teatro di Corte un esclusivo evento di finissage. L'incontro eccezionalmente presentato da Red Ronnie prevede la partecipazione degli artisti Marco Lodola e Giovanna Fra, del direttore della Reggia di Caserta Mauro Felicori, degli organizzatori Mary Farina e Augusto Ozzella e del maestro Alberto Chawalkiewicz, che si esibirà in un intervento musicale al pianoforte. Nel corso dell'evento verrà inoltre proiettato il video a cura dello Studio Prodesign di Sergio Pappalettera, con musiche di Alberto Chawalkiewicz e Stash dei The Kolors, che ripercorre i momenti salienti dell'esposizione.
Il finissage sarà inoltre occasione per annunciare la prosecuzione della collaborazione tra la Reggia di Caserta e Marco Lodola che - per volontà del direttore Mauro Felicori - sarà nuovamente presente alla Reggia dall'8 dicembre 2018 all'8 gennaio 2019 con l'installazione monumentale Dare alla luce (m 3x2) che si inserisce nella terza edizione del Presepe Contemporaneo ospitato presso il Vestibolo.
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