Collezione in Fondazione. La misura di un orizzonte sensibile, ritratto di Paolo Brodbeck

Renato Guttuso, Studio per Zolfara, 1955
Dal 03 Agosto 2024 al 20 Dicembre 2024
Aci Castello | Catania
Luogo: fOn Art Gallery - Four Points by Sheraton Catania
Indirizzo: Via Antonello Da Messina 45
Orari: tutti i giorni dalle 9 alle 23
Curatori: Gianluca Collica
Costo del biglietto: Ingresso gratuito
Collezione in Fondazione. La misura di un orizzonte sensibile, ritratto di Paolo Brodbeck è il titolo della mostra curata da Gianluca Collicain cui sono riunite alcune tra le opere più significative della collezione di Paolo Brodbeck, esposte nella galleria a tre livelli fOn Art Gallery della Fondazione OELLE Mediterraneo Antico di Aci Castello (CT). La mostra rappresenta il terzo appuntamento espositivo del format Collezione in Fondazione voluto dalla Presidente della Fondazione siciliana, Ornella Laneri.
L’esposizione parla di un collezionista d’altri tempi, Paolo Brodbeck, nato a Coira in Svizzera 75 anni fa, e da 50 anni in Sicilia alle pendici dell’Etna. Il titolo della mostra prende spunto dall’ultima acquisizione fatta da Brodbeck dal titolo “Orizzonte” del 1992 di Alberto Garutti e si propone come un viaggio apparentemente schizoide del collezionista dominato da un unico impulso: la passione.
Il percorso espositivo presenta un lavoro di Piero Guccione, amico caro e amato dal collezionista, intitolato “L’ombra e linee sulla terra”, acquistato in Francia dal gallerista Claude Bernard, e prosegue con opere rappresentative del Novecento italiano, come “Oggetti” del 1929-30 di Fausto Pirandello e “Studio per Zolfara” del 1955 di Renato Guttuso.
Oltre 30 sono le opere che attendono il pubblico, eseguite da Federico Baronello, Luciano Bartolini, Daniel Buren, Pedro Cabrita Reis, Barbara Cammarata, Alberto Garutti,Luigi Ghirri, Piero Guccione, Renato Guttuso, Tamás Kaszás, Esther Kläs, Jannis Kounellis, Kate Levant, Urs Lüthi, Carmelo Nicosia, Paolo Parisi, Fausto Pirandello, Alfredo Pirri,
Jan Vercruysse, Lawrence Weiner, Erwin Wurm, Viola Yesiltaçe Marco Maria Zanin.
Viste collettivamente, le opere esposte della collezione di Paolo Brodbeck indagano il nostro contesto presente con un occhio orientato verso nuovi orizzonti attraverso una varietà di visioni di artist* provenienti da tutto il mondo. Tra i rapporti più intensi stretti dal collezionista e imprenditore siculo-svizzero si registra quello con Jan Vercruysse, artista belga che a Catania trovò una seconda casa. Merita una menzione particolare l’amicizia con Urs Lüthi con il quale Paolo Brodbeck dal 2002, anno in cui il maestro rappresentò la Svizzera alla Biennale di Venezia, condivide un’amicizia che va oltre il semplice interesse artistico. Sono numerose le opere in collezione, praticamente tutti i cicli prodotti da Lüthi.
L’esposizione parla di un collezionista d’altri tempi, Paolo Brodbeck, nato a Coira in Svizzera 75 anni fa, e da 50 anni in Sicilia alle pendici dell’Etna. Il titolo della mostra prende spunto dall’ultima acquisizione fatta da Brodbeck dal titolo “Orizzonte” del 1992 di Alberto Garutti e si propone come un viaggio apparentemente schizoide del collezionista dominato da un unico impulso: la passione.
Il percorso espositivo presenta un lavoro di Piero Guccione, amico caro e amato dal collezionista, intitolato “L’ombra e linee sulla terra”, acquistato in Francia dal gallerista Claude Bernard, e prosegue con opere rappresentative del Novecento italiano, come “Oggetti” del 1929-30 di Fausto Pirandello e “Studio per Zolfara” del 1955 di Renato Guttuso.
Oltre 30 sono le opere che attendono il pubblico, eseguite da Federico Baronello, Luciano Bartolini, Daniel Buren, Pedro Cabrita Reis, Barbara Cammarata, Alberto Garutti,Luigi Ghirri, Piero Guccione, Renato Guttuso, Tamás Kaszás, Esther Kläs, Jannis Kounellis, Kate Levant, Urs Lüthi, Carmelo Nicosia, Paolo Parisi, Fausto Pirandello, Alfredo Pirri,
Jan Vercruysse, Lawrence Weiner, Erwin Wurm, Viola Yesiltaçe Marco Maria Zanin.
Viste collettivamente, le opere esposte della collezione di Paolo Brodbeck indagano il nostro contesto presente con un occhio orientato verso nuovi orizzonti attraverso una varietà di visioni di artist* provenienti da tutto il mondo. Tra i rapporti più intensi stretti dal collezionista e imprenditore siculo-svizzero si registra quello con Jan Vercruysse, artista belga che a Catania trovò una seconda casa. Merita una menzione particolare l’amicizia con Urs Lüthi con il quale Paolo Brodbeck dal 2002, anno in cui il maestro rappresentò la Svizzera alla Biennale di Venezia, condivide un’amicizia che va oltre il semplice interesse artistico. Sono numerose le opere in collezione, praticamente tutti i cicli prodotti da Lüthi.
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