Alberto Parigi. Il prisma della realtà. Opere 2010-2014

Alberto Parigi, Vela di notte

 

Dal 03 Ottobre 2014 al 30 Ottobre 2014

Firenze

Luogo: Accademia delle Arti del Disegno

Indirizzo: via Ricasoli 68

Orari: da martedì a sabato 10-13 / 17-19; domenica 10-13

Telefono per informazioni: +39 055 219642

E-Mail info: info@aadfi.it

Sito ufficiale: http://www.aadfi.it


Dal 3 al 30 ottobre l’artista fiorentino Alberto Parigi espone una quarantina tra olii e pastelli  nella sala delle Esposizioni dell’Accademia delle Arti del Disegno: costruzioni di città visionarie evanescenti e misteriose, scomposte e ricomposte in astratte aggregazioni di oniriche contaminazioni e assiepamenti urbani, scorci solenni e suggestioni quasi metafisiche di desertici paesaggi ed enigmatica umanità còlta tra solitudini affetti e smarrimenti.   
Il persistere nelle opere di una solida costruzione plastica sottesa a superfici cromatiche in apparenza labili se non evanescenti sta a dimostrare la controllata dialettica tra un pensiero disegnativo e prospettico e il successivo prevalere di una fantasia trasfigurante, libera di esprimere forme e colori senza più il vincolo metrico servito a garantire l’impianto ideativo dell’immagine.
Alberto Parigi intreccia spazi misurabili e zone di sogno, solide cromie terrestri e acccensioni  fosforiche. Nella vigile tessitura volume-colore-luce si percepisce il senso arcano che avvolge la natura delle cose, l’essenziale definizione di parvenze che l’istinto del pittore leviga fino a darcene la trasparente, metafisica realtà come moltiplicata e resa instabile dalla mediazione visiva di un prisma.
Per la sua creatività costruttivista Tommaso Paloscia coniò la definizione di archipittore; per quell’invisibile velario di solitudine Pierfrancesco Listri lo percepì come pittore del Silenzio; Giovanni Faccenda ne sottolineò gli abbandoni onirici e gli stupori visionari in un percorso interiore attraversato da improvvisi rapimenti; oggi Carlo Sisi ne coglie l’irradiazione prismatica riconoscibile come griglia generativa dell’idea, come esito dell’equilibrio raggiunto tra ordine metrico ed evasione sentimentale.

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