Alessandra Ferrini. Negotiating Amnesia
Dal 28 Novembre 2015 al 09 Dicembre 2015
Firenze
Luogo: Le Murate. Progetti Arte Contemporanea
Indirizzo: piazza delle Murate
Curatori: Livia Dubon
Enti promotori:
- Comune di Firenze
E-Mail info: liviadubonb@gmail.com
Il 56° Festival dei Popoli - Festival Internazionale del Film documentario - è lieto di presentare il progetto collaterale di arte contemporanea Negotiating Amnesia dell’artista-ricercatrice Alessandra Ferrini, aperto alle Le Murate. Progetti Arte Contemporanea, dal 28 Novembre al 9 Dicembre, organizzato con la preziosa collaborazione del Archivio Alinari, dell'Associazione Mus.e e con il patrocinio del Comune di Firenze.
Negotiating Amnesia, progetto sperimentale che fonde arte partecipata e dibattito sull’ Archive Impulse, è un progetto di ricerca artistica e storica a lungo termine svolto presso l'archivio fotografico Fratelli Alinari. Attraverso lo studio di immagini provenienti dall’Archivio Alinari, risalenti all'occupazione italiana dell'Africa Orientale e l'analisi dei manuali di storia, usati dal dopoguerra ad oggi in Italia, Negotiating Amnesia esplora il retaggio del colonialismo italiano e le politiche di amnesia che lo caratterizzano.
Per la sua personale, Alessandra Ferrini presenterà l’ essay film Negotiating Amnesia e una installazione dal titolo Notes on Historical Amnesia, esempio di ‘ricerca-come-esposizione’ (research-as-exhibition). La mostra paleserà il processo di ricerca su cui si basa il film, commentando, così, il ruolo dei documenti nella produzione artistica contemporanea. L’installazione, concepita come work-in-progress, è attivata da una serie di laboratori che coinvolgono gli studenti delle scuole superiori. Per guidare gli insegnanti e preparare i ragazzi, l'artista ha concepito un apposito pacchetto didattico.
Riflettendo su un capitolo semi-dimenticato della storia italiana, l'espansione coloniale in Africa nel XX secolo, l'essay film Negotiating Amnesia si soffermerà particolarmente sulla guerra in Etiopia (1935-36), una scelta che deriva dalla connessione di questo evento con il fascismo e il suo progetto imperiale. Attraverso interviste, immagini d’archivio e analisi di testi scolastici, il film si sposta attraverso una varietà di narrative personali e storiche, atte a rivelare le politiche di amnesia che accompagnano questi eventi e allo stesso tempo mostrare le pratiche pubbliche e private di memoria e di oblio.
Il film è suddiviso in brevi capitoli, ognuno dei quali ci porta a riflettere sul ruolo delle immagini, dei monumenti e del testo pedagogico nella creazione della memoria pubblica. Il primo capitolo, Patrimonio Culturale vs Memoria (Heritage vs Memory), presenta le interviste di due eredi di fondi fotografici della guerra in Etiopia, esplorando le relazioni, anche conflittuali, che questi hanno instaurato con le proprie collezioni e le diverse ideologie familiari, aspetti che si manifestano anche nel loro modo di conservare queste immagini. Fotografie vs Memoria (Photography vs Memory) offre un'analisi di due fondi fotografici trovati all’interno dell’Archivio Alinari, mettendo così in luce e decostruendo lo sguardo coloniale. Monumenti vs Memory (Monuments vs Memory) è un tentativo di rivelare come le pratiche di commemorazione possano invece promuovere amnesia, narrando le storie di alcuni monumenti della guerra d’Etiopia: il 'Monumento al Soldato Africano' (Siracusa, 1952), l’Obelisco di Axum e il mausoleo di Roberto Graziani (Affile, Roma, 2012). L’ultimo capitolo Educazione vs Memoria (Education vs Memory), descrive le differenti narrative che sono state promosse sul colonialismo Italiano all’interno del sistema scolastico a partire dal 1946 a oggi. Rivelando un’assenza di criticità sull’argomento e una distanza dai dibattiti sul post-colonialismo, il film pone infine la questione di come l'amnesia abbia apparentemente colonizzato la società italiana.
Alessandra Ferrini (Firenze, 1984) è un'artista visiva e ricercatrice con sede a Londra, UK. È la co- direttrice di Mnemoscape, una piattaforma di ricerca, rivista online e progetto curatoriale specializzato nelle pratiche artistiche contemporanee con interesse in questioni di storia, memoria e nell' “archival impulse”. Nel 2014 Mnemoscape ha organizzato la conferenza Archives for the Future (University of Westminster) e il film screening Autobiography and the Archive (Whitechapel Gallery). In veste di artista ed educatrice specializzata in pratiche participative, Ferrini ha lavorato su commissioni artistiche a livello internazionale, tra cui Dome alla Chisenhale Gallery (in veste di leading artist), Home Sweet Cary (North Carolina, USA) e collaborativamente con l'artista Helen Marshall a progetti per Tate Britain e il Museum of London. Recentemente ha lavorato in collaborazione con Elisa Adami su una performance alla Garrison Library (Gibilterra) ed una mostra collettiva a ViaFarini per la Bjcem biennale, MEDITERRANEA 17 (Milano).
Vernissage: 28 Novembre alle 18.00, vino offerto dall’Azienda Agricola Lanciola
Proiezione: 30 Novembre alle 15.00 allo Spazio Alfieri, Firenze
Negotiating Amnesia, progetto sperimentale che fonde arte partecipata e dibattito sull’ Archive Impulse, è un progetto di ricerca artistica e storica a lungo termine svolto presso l'archivio fotografico Fratelli Alinari. Attraverso lo studio di immagini provenienti dall’Archivio Alinari, risalenti all'occupazione italiana dell'Africa Orientale e l'analisi dei manuali di storia, usati dal dopoguerra ad oggi in Italia, Negotiating Amnesia esplora il retaggio del colonialismo italiano e le politiche di amnesia che lo caratterizzano.
Per la sua personale, Alessandra Ferrini presenterà l’ essay film Negotiating Amnesia e una installazione dal titolo Notes on Historical Amnesia, esempio di ‘ricerca-come-esposizione’ (research-as-exhibition). La mostra paleserà il processo di ricerca su cui si basa il film, commentando, così, il ruolo dei documenti nella produzione artistica contemporanea. L’installazione, concepita come work-in-progress, è attivata da una serie di laboratori che coinvolgono gli studenti delle scuole superiori. Per guidare gli insegnanti e preparare i ragazzi, l'artista ha concepito un apposito pacchetto didattico.
Riflettendo su un capitolo semi-dimenticato della storia italiana, l'espansione coloniale in Africa nel XX secolo, l'essay film Negotiating Amnesia si soffermerà particolarmente sulla guerra in Etiopia (1935-36), una scelta che deriva dalla connessione di questo evento con il fascismo e il suo progetto imperiale. Attraverso interviste, immagini d’archivio e analisi di testi scolastici, il film si sposta attraverso una varietà di narrative personali e storiche, atte a rivelare le politiche di amnesia che accompagnano questi eventi e allo stesso tempo mostrare le pratiche pubbliche e private di memoria e di oblio.
Il film è suddiviso in brevi capitoli, ognuno dei quali ci porta a riflettere sul ruolo delle immagini, dei monumenti e del testo pedagogico nella creazione della memoria pubblica. Il primo capitolo, Patrimonio Culturale vs Memoria (Heritage vs Memory), presenta le interviste di due eredi di fondi fotografici della guerra in Etiopia, esplorando le relazioni, anche conflittuali, che questi hanno instaurato con le proprie collezioni e le diverse ideologie familiari, aspetti che si manifestano anche nel loro modo di conservare queste immagini. Fotografie vs Memoria (Photography vs Memory) offre un'analisi di due fondi fotografici trovati all’interno dell’Archivio Alinari, mettendo così in luce e decostruendo lo sguardo coloniale. Monumenti vs Memory (Monuments vs Memory) è un tentativo di rivelare come le pratiche di commemorazione possano invece promuovere amnesia, narrando le storie di alcuni monumenti della guerra d’Etiopia: il 'Monumento al Soldato Africano' (Siracusa, 1952), l’Obelisco di Axum e il mausoleo di Roberto Graziani (Affile, Roma, 2012). L’ultimo capitolo Educazione vs Memoria (Education vs Memory), descrive le differenti narrative che sono state promosse sul colonialismo Italiano all’interno del sistema scolastico a partire dal 1946 a oggi. Rivelando un’assenza di criticità sull’argomento e una distanza dai dibattiti sul post-colonialismo, il film pone infine la questione di come l'amnesia abbia apparentemente colonizzato la società italiana.
Alessandra Ferrini (Firenze, 1984) è un'artista visiva e ricercatrice con sede a Londra, UK. È la co- direttrice di Mnemoscape, una piattaforma di ricerca, rivista online e progetto curatoriale specializzato nelle pratiche artistiche contemporanee con interesse in questioni di storia, memoria e nell' “archival impulse”. Nel 2014 Mnemoscape ha organizzato la conferenza Archives for the Future (University of Westminster) e il film screening Autobiography and the Archive (Whitechapel Gallery). In veste di artista ed educatrice specializzata in pratiche participative, Ferrini ha lavorato su commissioni artistiche a livello internazionale, tra cui Dome alla Chisenhale Gallery (in veste di leading artist), Home Sweet Cary (North Carolina, USA) e collaborativamente con l'artista Helen Marshall a progetti per Tate Britain e il Museum of London. Recentemente ha lavorato in collaborazione con Elisa Adami su una performance alla Garrison Library (Gibilterra) ed una mostra collettiva a ViaFarini per la Bjcem biennale, MEDITERRANEA 17 (Milano).
Vernissage: 28 Novembre alle 18.00, vino offerto dall’Azienda Agricola Lanciola
Proiezione: 30 Novembre alle 15.00 allo Spazio Alfieri, Firenze
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