Gao Yuan. 12 moons / A woman with…
Dal 06 Febbraio 2015 al 06 Marzo 2015
Firenze
Luogo: Fondazione Studio Marangoni
Indirizzo: via San Zanobi 19/r
Orari: da lunedì a venerdì 15-19
Curatori: Sara Bortoletto
Telefono per informazioni: +39 055 280368
E-Mail info: info@studiomarangoni.it
Sito ufficiale: http://www.studiomarangoni.it
Dal 6 febbraio al 6 marzo 2015 la Fondazione Studio Marangoni ospita a Firenze una mostra personale, curata da Sara Bortoletto, dedicata alla fotografa taiwanese Gao Yuan.
All'interno della mostra si propongono due serie di opere, per la prima volta esposte in Italia, in cui le iconografie tipiche della tradizione pittorica fiorentina diventano il nuovo veicolo per rappresentare uno spaccato di vita della Cina contemporanea.
In “12 moons”, Gao Yuan crea una struttura compositiva tipica della Madonna con bambino. L'attenzione verso la luce e l'utilizzo dei colori pastello riescono a riprodurre accuratamente il gusto estetico del tardo rinascimento fiorentino. Le Madonne di Gao Yuan, a differenza del modello di rettitudine e castità tipico dell'iconografia cristiana, sono giovani madri cinesi provenienti dalle classi più disagiate. La forza di volontà e l’intraprendenza che scaturisce dall'espressione di queste Madri eleva la condizione femminile attuale e critica aspramente i risvolti di un’economia irrefrenabile, come quella che sta travolgendo la Cina negli ultimi vent’anni.
In “A woman with…”, la seconda serie di lavori proposta in mostra, sono rappresentate le nuove Veneri contemporanee. Anche in questo caso, il riferimento alla Maniera occidentale è chiaro: le Veneri nude e seducenti sono adagiate su panni pregiati, dove il gioco accurato di luci ed ombre impreziosisce il candore della pelle e valorizza la scelta dei colori. Sullo sfondo i paesaggi contemporanei e desolati sono spesso allegoricamente parte integrante di tutta la composizione. Cosi, in “The woman with a book” la distruzione e la desolazione del paesaggio fanno da monito a chi troppo crede nelle capacità dell'umanità.
Le opere di Gao Yuan non trovano miglior luogo per essere presentate: Firenze, città in cui ancor oggi permane l'atmosfera degli sfarzi della corte di Lorenzo il Magnifico e da dove appunto Gao Yuan si è lasciata ispirare arricchendo il gusto estetico italiano di tematiche storico-antropologiche di estrema attualità. La mostra è stata resa possibile dal supporto del Governo di Taiwan e dalla Fondazione Studio Marangoni stessa.
Gao Yuan è un'artista cinese che vive e lavora tra New York e Pechino. Nei suoi lavori si riscoprono elementi e simboli occidentali ed orientali che mostrano quanto l'identità culturale sia modellata dall'ambiente socio-politico. Tra i vari premi si ricordano, nel 2012 il primo premio del Kaunas Lithuania Biennal e nel 2008 il premio Terna. I suoi lavori sono spesso esposti in Europa, Asia e Stati Uniti. La sua carriera la vede coinvolta in mostre internazionali, come presso il Culturel Calouste Gulbenkia di Lisbona (2009) in cui erano presenti anche lavori di Cindy Sherman, Diane Arbus and Ruth Bernhard. Tra le altre sue esposizioni si ricordano: una personale al National Museum di M.K. Ciurlionis, Kaunas, Lithuania (2013-2014), New York AIPAD photography show (2013), Soug Zoung Art Museum, Pechino (2010), Art Basel (Miami, 2008) ed il Shanghai Museum of Contemporary Art (2008).
All'interno della mostra si propongono due serie di opere, per la prima volta esposte in Italia, in cui le iconografie tipiche della tradizione pittorica fiorentina diventano il nuovo veicolo per rappresentare uno spaccato di vita della Cina contemporanea.
In “12 moons”, Gao Yuan crea una struttura compositiva tipica della Madonna con bambino. L'attenzione verso la luce e l'utilizzo dei colori pastello riescono a riprodurre accuratamente il gusto estetico del tardo rinascimento fiorentino. Le Madonne di Gao Yuan, a differenza del modello di rettitudine e castità tipico dell'iconografia cristiana, sono giovani madri cinesi provenienti dalle classi più disagiate. La forza di volontà e l’intraprendenza che scaturisce dall'espressione di queste Madri eleva la condizione femminile attuale e critica aspramente i risvolti di un’economia irrefrenabile, come quella che sta travolgendo la Cina negli ultimi vent’anni.
In “A woman with…”, la seconda serie di lavori proposta in mostra, sono rappresentate le nuove Veneri contemporanee. Anche in questo caso, il riferimento alla Maniera occidentale è chiaro: le Veneri nude e seducenti sono adagiate su panni pregiati, dove il gioco accurato di luci ed ombre impreziosisce il candore della pelle e valorizza la scelta dei colori. Sullo sfondo i paesaggi contemporanei e desolati sono spesso allegoricamente parte integrante di tutta la composizione. Cosi, in “The woman with a book” la distruzione e la desolazione del paesaggio fanno da monito a chi troppo crede nelle capacità dell'umanità.
Le opere di Gao Yuan non trovano miglior luogo per essere presentate: Firenze, città in cui ancor oggi permane l'atmosfera degli sfarzi della corte di Lorenzo il Magnifico e da dove appunto Gao Yuan si è lasciata ispirare arricchendo il gusto estetico italiano di tematiche storico-antropologiche di estrema attualità. La mostra è stata resa possibile dal supporto del Governo di Taiwan e dalla Fondazione Studio Marangoni stessa.
Gao Yuan è un'artista cinese che vive e lavora tra New York e Pechino. Nei suoi lavori si riscoprono elementi e simboli occidentali ed orientali che mostrano quanto l'identità culturale sia modellata dall'ambiente socio-politico. Tra i vari premi si ricordano, nel 2012 il primo premio del Kaunas Lithuania Biennal e nel 2008 il premio Terna. I suoi lavori sono spesso esposti in Europa, Asia e Stati Uniti. La sua carriera la vede coinvolta in mostre internazionali, come presso il Culturel Calouste Gulbenkia di Lisbona (2009) in cui erano presenti anche lavori di Cindy Sherman, Diane Arbus and Ruth Bernhard. Tra le altre sue esposizioni si ricordano: una personale al National Museum di M.K. Ciurlionis, Kaunas, Lithuania (2013-2014), New York AIPAD photography show (2013), Soug Zoung Art Museum, Pechino (2010), Art Basel (Miami, 2008) ed il Shanghai Museum of Contemporary Art (2008).
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