Mario Mafai. Opere dalla Raccolta Alberto Della Ragione

Dal 11 Luglio 2020 al 12 Ottobre 2020
Firenze
Luogo: Museo Novecento
Indirizzo: piazza Santa Maria Novella 10
Orari: Sabato / Domenica / Lunedi dalle 15.00 alle 20.00 (chiusura biglietteria alle 19.00)
Costo del biglietto: Intero € 9,50, Ridotto € 4,50, Gratuito fino a 18 anni, gruppi di studenti e rispettivi insegnanti, guide turistiche e interpreti, disabili e rispettivi accompagnatori, membri ICOM
Telefono per informazioni: +39 055 286132
E-Mail info: info@muse.comune.fi.it
Sito ufficiale: http://www.museonovecento.it
Dopo la chiusura dovuta al lockdown, il 2 giugno il Museo Novecento di Firenze ha riaperto con la grande mostra dedicata ad Allan Kaprow, inaugurata a febbraio, e con la sua collezione permanente dedicata all’arte italiana del primo Novecento. All’insegna dello slogan Firenze Rinasce, il museo mantiene fede al programma annunciato già all’inizio dell’anno.
Sabato 11 luglio saranno inaugurate due nuove mostre personali dedicate a Mario Mafai e a Francesca Banchelli, entrambe aperte al pubblico fino al 12 ottobre 2020. Un dittico espositivo all’insegna del coraggio e della passione per l’arte: un maestro del Novecento e una giovane artista del nostro tempo.
“L’arte è un fatto etico prima che estetico” scriveva Mario Mafai, protagonista dell’arte italiana dopo gli anni Trenta, pittore molto amato da Aberto Della Ragione, collezionista e mecenate tra i maggiori del ventesimo secolo.
Per la prima volta il nuovo appuntamento del ciclo espositivo SOLO, dedicato ai grandi artisti del ventesimo e ventunesimo secolo, è frutto di una collaborazione tra il Museo Novecento e il Dipartimento SAGAS dell’Università degli Studi di Firenze. Due studentesse del corso magistrale di Storia dell’arte contemporanea, Stefania Delia Previti e Rebecca Ricci, hanno lavorato con lo staff del museo e hanno curato, insieme al direttore del Museo Novecento Sergio Risaliti e a Stefania Rispoli, una mostra monografica dedicata a Mario Mafai (Roma 1902-1956). L’esposizione fa parte del progetto Dall’Aula al Museo, avviato lo scorso anno insieme al prof. Giorgio Bacci, pensato per avvicinare il settore della ricerca accademica a quello della formazione museale e della divulgazione al grande pubblico.
“Si tratta di uno dei primi casi in Italia di stretta collaborazione formativa tra le due realtà, quella museale e quella accademica – dichiara il Direttore artistico e scientifico del Museo Novecento, Sergio Risaliti –. Un progetto che afferma in modo concreto la funzione formativa ed educatrice del museo, l'unico in città a vantare una collezione d'arte di rilievo sul Novecento e un'attività di ampio raggio sugli artisti dalle prime avanguardie ad oggi, con particolare attenzione anche alle nuove generazioni. Valorizzazione, formazione, ricerca, aggiornamento sono le nostre parole d’ordine, assieme alla mediazione culturale”.
La mostra Mario Mafai. Opere dalla Raccolta Alberto Della Ragione offre una selezione di opere provenienti della collezione permanente del museo che racconta i decenni centrali della carriera del pittore romano a cavallo del secondo conflitto mondiale, sottolineando il legame con Roma, la sua città natale, la ricorrenza di alcuni soggetti (come le nature morte e i paesaggi), il sodalizio con altri artisti (tra cui Scipione e Guttuso) e l’impegno politico e sociale in difesa dell’uomo in anni così difficili per l’Italia e l’Europa sotto la dittatura nazifascista.
Assieme a pittori come Renato Guttuso, Renato Birolli, Scipione e Corrado Cagli, Mafai rappresenta una delle punte di diamante della Raccolta Alberto Della Ragione. Le venti opere presenti nella collezione testimoniano l’intensa relazione di stima e amicizia che legò l’artista a Della Ragione e sono segno dell’interesse di quest’ultimo, collezionista illuminato, per un’arte attenta alla vita ma alleata delle emozioni, vicina all’esistenza reale ma anche al sogno.
Di Mafai, saranno esposti il magnifico Autoritratto degli anni Venti, un dipinto della serie Demolizioni - immagini delle mutazioni urbanistiche subite da Roma per soddisfare le visione del nuovo corso di politica culturale sotto il regime mussoliniano -, due versioni della serie Fiori secchi, tema caro a Mafai che gli costò il soprannome "Mario dei fiori" e un gruppo di vedute romane, tutte venate di un romanticismo aspro e malinconico.
Il progetto Dall’Aula al Museo proseguirà nei prossimi mesi con altre mostre monografiche dedicate a Renato Guttuso, Ennio Morlotti e Arturo Martini, progettate insieme agli studenti del corso magistrale di Storia dell’arte contemporanea. Le esposizioni saranno visibili negli spazi del museo e come progetti speciali online.
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