Pittura in azione, fra Pollock e Michelangelo
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Pittura in azione, fra Pollock e Michelangelo, piazza San Firenze, Firenze
Dal 26 Luglio 2014 al 26 Luglio 2014
Firenze
Luogo: piazza San Firenze
Indirizzo: piazza San Firenze
Orari: 17-19
Costo del biglietto: partecipazione gratuita senza prenotazione
Telefono per informazioni: +39 055 2768224 / 055 2768558
E-Mail info: info@muse.comune.fi.it
Sito ufficiale: http://www.musefirenze.it
In occasione della chiusura della mostra Jackson Pollock. La figura della furia, allestita presso il Museo di Palazzo Vecchio e in San Firenze, sabato prossimo 26 luglio 2014 i Musei Civici Fiorentini e l’Associazione MUS.E, con il supporto di Cariparma-Crédit Agricole, presentano un evento artistico dedicato ai bambini di ogni età e alle loro famiglie e centrato sulle figure di Jackson Pollock e di Michelangelo Buonarroti, capaci – pur nella loro diversità – di esprimere una straordinaria “furia della figura”.
L’evento si svolgerà in piazza San Firenze fra le h 17 e le h19 circa e coinvolgerà i bambini in un grande atelier artistico corale, chiamandoli a intervenire con colori e pennelli su grandi superfici per comporre un dipinto-evento fatto di gesti e di gocciolature. E’ sul finire degli anni Quaranta infatti che Jackson Pollock sperimenta le prime “azioni pittoriche” a terra, fondate sulla gestualità, consacrando l’artista nella sfera del mito: “la mia pitturanon nasce sul cavalletto [...] Sul pavimento mi sento più a mio agio. Mi sento più vicino, più parte del quadro, perché, in questo modo, posso camminarci intorno, lavorare sui quattro lati, ed essere letteralmente nel quadro.”
L’evento si svolgerà in piazza San Firenze fra le h 17 e le h19 circa e coinvolgerà i bambini in un grande atelier artistico corale, chiamandoli a intervenire con colori e pennelli su grandi superfici per comporre un dipinto-evento fatto di gesti e di gocciolature. E’ sul finire degli anni Quaranta infatti che Jackson Pollock sperimenta le prime “azioni pittoriche” a terra, fondate sulla gestualità, consacrando l’artista nella sfera del mito: “la mia pitturanon nasce sul cavalletto [...] Sul pavimento mi sento più a mio agio. Mi sento più vicino, più parte del quadro, perché, in questo modo, posso camminarci intorno, lavorare sui quattro lati, ed essere letteralmente nel quadro.”
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