Plastic Food
Dal 09 Marzo 2015 al 20 Marzo 2015
Firenze
Luogo: Palazzo Medici Riccardi / Villa Le Rondini
Indirizzo: via Camillo Cavour 3
Telefono per informazioni: +39 348 2869485
E-Mail info: info@plasticfood.it
Sito ufficiale: http://www.plasticfood.it/
Prestigiose Location fiorentine per Due elementi dell'installazione di Land Art, PLASTIC FOOD, ideata nel 2010 dall'artista umbro Pierluigi Monsignori Potsy. Saranno esposte dal 9 al 20 marzo 2015 a Palazzo Medici Riccardi e a Villa Le Rondini, in occasione dell'evento di arte contemporanea e design ARTOUR-O organizzato dall'architetto Tiziana Leopizzi.
L'arte è uno dei mezzi di comunicazione privilegiati per trasmettere messaggi e suscitare emozioni, e Plastic Food riesce a smuovere le coscienze, dato il forte impatto visivo: Eco-Presse di materiali plastici di rifiuto dai forti messaggi sociali che si intersecano e si esplicano a vicenda nel corso dell'esposizione di ARTOUR-O.
Infatti se una ha implicito, ed esplicito, il messaggio di ridurre la produzione dei rifiuti e pone un'attenzione forte all'ecosostenibilità e all'ecologia mondiale;
la seconda eco-pressa ha legato in se un manichino che rappresenta la donna e in modo più ampio l'estetica. Anche qui il messaggio sociale è forte e va a toccare tematiche attuali, con una sensibilità estrema, caratteristica dell'autore.
Oggi la donna, come l'uomo, stanno toccando le rive dell'apparire esteticamente ad ogni costo. Si rischia, di diventare involucri esteticamente “perfetti”, ma privi di quella sostanza che è alla base dell'essere.
l'installazione, va a rappresentare questa ideologia di bellezza forzata, anche se finta e a volte veramente estrema, di chirurgie plastiche fino all'impossibile. Sembra infatti che oggi “l'apparire” a tutti i costi, rappresenta anche il contenuto del SE. Il messaggio di Plastic Food, in questo ambito è chiaro: è inutile cercare di cambiare con la chirurgia estetica ciò che la natura ha creato in modo già perfetto. Questo non serve a dare contenuti veri alla nostra personalità, ma anzi, mette in evidenza la nostra fragilità esistenziale che insegue falsi stereotipi dell'apparire, per poter essere.
Non è nell'apparire la sostanza, ma nell'essere di ognuno di noi.
Un invito a riappropriarsi di se stessi, del proprio essere spirituale: cerchiamo di tornare ad essere contenuto, sostanza, famiglia, Arte
Dopo tutto, cosa ci resta del nostro vissuto, se cancelliamo i segno del tempo dal nostro corpo. I posteri nelle nostre bare troveranno ammassi informi di polimeri non decomposti.
Insomma, l'usa e getta di oggetti usati nel quotidiano, si è insinuato ai valori sociali e morali, fino all'usa e getta dei sentimenti stessi.
L'eco-pressa Plastic Food è stata esposta anche al chiostro di San Domenico a Perugia, erano presenti il giornalista Massimo Cirri di Caterpillar (nella foto Massimo Cirri con Pierluigi Monsignori Potsy e un elemento della sua installazione Plastic Food) e Alessio Ciacci, premio ambiente 2012.
Quest'anno Pierluigi Monsignori Potsy, Partecipa ad ARTOUR-O non solo come artista, ma fa anche parte dei protagonisti sostenitori dell'evento, assieme a biblioteche, poli museali, alcuni comuni italiani, fondazioni, istituti politecnici...
Pierluigi Monsignori Partecipa all'evento ormai da diversi anni, esponendo sia in Italia che all'estero, a Londra ad esempio, dove ha anche avuto spazio in una conferenza tematica.
Pierluigi Monsignori, non si stanca mai di portare ovunque la sua installazione Plastic Food, chiamato ad esporre a mostre, a comunicare in convegni, eventi green, fino alle lezioni nelle scuole, grazie all'alto valore morale e simbolico che trasmette Plastic Food.
PLASTIC FOOD PROJECT, oggi è diventato, e riconosciuto, un progetto europeo che opera anche in paesi extraeuropei.
Dal suo inizio ha sempre avuto il sostegno e la collaborazione della Regione Umbria in tutti i suoi eventi e in qualsiasi luogo è stato portato. L'immagine della Regione come cuore verde d'Italia, si rispecchia nella riduzione dei rifiuti e, nel mantenere un paesaggio quanto più pulito e incontaminato.
Pierluigi Monsignori Potsy ha presentato Plastic Food Project al presidente della camera e al ministro dell'ambiente, per i quali ha tenuto conferenze; è relatore in conferenze ogni anno in tutta Italia, anche per associazioni Green di importanza nazionale, come Legambiente.
Ha uno scopo educativo, con Lezioni nelle scuole italiane di ogni ordine e grado, riscuotendo apprezzamenti importanti.
Plastic Food Project collabora a numerosi progetti internazionali rivolti alla riduzione dei rifiuti. Partecipa ogni anno al SERR (Settimana Europea Riduzione Rifiuti), european week waste reduction, coinvolgendo scuole ed enti. Quest'anno Plastic Food Project aveva il Patrocinio Autorevole del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, insieme a quello della Regione Umbria, dell'Anci. Con il Franchetti Salvini di Città di castello sono stati coinvolti gli 800 alunni, gli insegnanti e collaboratori, le rispettive famiglie, nonché la piazza intera con i sui frequentatori e passanti.
Ha ottenuto riconoscimenti e premi anche internazionali. L'installazione ogni anno viene richiesta in diverse mostre nazionali e internazionali: è stato portata a Bruxelles, Londra, al Centro per l'arte Contemporanea Pecci di Prato, al Museo internazionale Luzzati di Genova, in molte altre città nel mondo, una parte dell'installazione fa parte della collezione permanente del MAC di Bahia in Brasile.
Nell'agosto 2014, ha aperto il I festival in Marocco dedicato alla riduzione dei rifiuti, alla presenza del ministro dell'ambiente e delle autorità marocchine e locali.
L'arte è uno dei mezzi di comunicazione privilegiati per trasmettere messaggi e suscitare emozioni, e Plastic Food riesce a smuovere le coscienze, dato il forte impatto visivo: Eco-Presse di materiali plastici di rifiuto dai forti messaggi sociali che si intersecano e si esplicano a vicenda nel corso dell'esposizione di ARTOUR-O.
Infatti se una ha implicito, ed esplicito, il messaggio di ridurre la produzione dei rifiuti e pone un'attenzione forte all'ecosostenibilità e all'ecologia mondiale;
la seconda eco-pressa ha legato in se un manichino che rappresenta la donna e in modo più ampio l'estetica. Anche qui il messaggio sociale è forte e va a toccare tematiche attuali, con una sensibilità estrema, caratteristica dell'autore.
Oggi la donna, come l'uomo, stanno toccando le rive dell'apparire esteticamente ad ogni costo. Si rischia, di diventare involucri esteticamente “perfetti”, ma privi di quella sostanza che è alla base dell'essere.
l'installazione, va a rappresentare questa ideologia di bellezza forzata, anche se finta e a volte veramente estrema, di chirurgie plastiche fino all'impossibile. Sembra infatti che oggi “l'apparire” a tutti i costi, rappresenta anche il contenuto del SE. Il messaggio di Plastic Food, in questo ambito è chiaro: è inutile cercare di cambiare con la chirurgia estetica ciò che la natura ha creato in modo già perfetto. Questo non serve a dare contenuti veri alla nostra personalità, ma anzi, mette in evidenza la nostra fragilità esistenziale che insegue falsi stereotipi dell'apparire, per poter essere.
Non è nell'apparire la sostanza, ma nell'essere di ognuno di noi.
Un invito a riappropriarsi di se stessi, del proprio essere spirituale: cerchiamo di tornare ad essere contenuto, sostanza, famiglia, Arte
Dopo tutto, cosa ci resta del nostro vissuto, se cancelliamo i segno del tempo dal nostro corpo. I posteri nelle nostre bare troveranno ammassi informi di polimeri non decomposti.
Insomma, l'usa e getta di oggetti usati nel quotidiano, si è insinuato ai valori sociali e morali, fino all'usa e getta dei sentimenti stessi.
L'eco-pressa Plastic Food è stata esposta anche al chiostro di San Domenico a Perugia, erano presenti il giornalista Massimo Cirri di Caterpillar (nella foto Massimo Cirri con Pierluigi Monsignori Potsy e un elemento della sua installazione Plastic Food) e Alessio Ciacci, premio ambiente 2012.
Quest'anno Pierluigi Monsignori Potsy, Partecipa ad ARTOUR-O non solo come artista, ma fa anche parte dei protagonisti sostenitori dell'evento, assieme a biblioteche, poli museali, alcuni comuni italiani, fondazioni, istituti politecnici...
Pierluigi Monsignori Partecipa all'evento ormai da diversi anni, esponendo sia in Italia che all'estero, a Londra ad esempio, dove ha anche avuto spazio in una conferenza tematica.
Pierluigi Monsignori, non si stanca mai di portare ovunque la sua installazione Plastic Food, chiamato ad esporre a mostre, a comunicare in convegni, eventi green, fino alle lezioni nelle scuole, grazie all'alto valore morale e simbolico che trasmette Plastic Food.
PLASTIC FOOD PROJECT, oggi è diventato, e riconosciuto, un progetto europeo che opera anche in paesi extraeuropei.
Dal suo inizio ha sempre avuto il sostegno e la collaborazione della Regione Umbria in tutti i suoi eventi e in qualsiasi luogo è stato portato. L'immagine della Regione come cuore verde d'Italia, si rispecchia nella riduzione dei rifiuti e, nel mantenere un paesaggio quanto più pulito e incontaminato.
Pierluigi Monsignori Potsy ha presentato Plastic Food Project al presidente della camera e al ministro dell'ambiente, per i quali ha tenuto conferenze; è relatore in conferenze ogni anno in tutta Italia, anche per associazioni Green di importanza nazionale, come Legambiente.
Ha uno scopo educativo, con Lezioni nelle scuole italiane di ogni ordine e grado, riscuotendo apprezzamenti importanti.
Plastic Food Project collabora a numerosi progetti internazionali rivolti alla riduzione dei rifiuti. Partecipa ogni anno al SERR (Settimana Europea Riduzione Rifiuti), european week waste reduction, coinvolgendo scuole ed enti. Quest'anno Plastic Food Project aveva il Patrocinio Autorevole del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, insieme a quello della Regione Umbria, dell'Anci. Con il Franchetti Salvini di Città di castello sono stati coinvolti gli 800 alunni, gli insegnanti e collaboratori, le rispettive famiglie, nonché la piazza intera con i sui frequentatori e passanti.
Ha ottenuto riconoscimenti e premi anche internazionali. L'installazione ogni anno viene richiesta in diverse mostre nazionali e internazionali: è stato portata a Bruxelles, Londra, al Centro per l'arte Contemporanea Pecci di Prato, al Museo internazionale Luzzati di Genova, in molte altre città nel mondo, una parte dell'installazione fa parte della collezione permanente del MAC di Bahia in Brasile.
Nell'agosto 2014, ha aperto il I festival in Marocco dedicato alla riduzione dei rifiuti, alla presenza del ministro dell'ambiente e delle autorità marocchine e locali.
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