Rosita D’Agrosa e Flavia Robalo. Narrazioni Temporali
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© Flavia Robalo
Dal 02 Dicembre 2016 al 14 Gennaio 2017
Firenze
Luogo: Galleria Cartavetra – Luogo per le Arti
Indirizzo: via Maggio 64r
Orari: da martedì a venerdì 15-19.30; sabato 10-13 / 15-19.30 (24 / 25 / 26 / 31 dicembre e domenica chiuso)
Curatori: Brunella Baldi, Luna Colombini
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 055 212708
E-Mail info: info@cartavetra.com
Sito ufficiale: http://www.cartavetra.com/
Dal 2 dicembre al 14 gennaio, la galleria Cartavetra – Luogo per le Arti, spazio espositivo dell’omonima associazione culturale, rende omaggio alle artiste Rosita D’Agrosa e Flavia Robalo, con la mostra Narrazioni Temporali. Cartavetra fondata a Firenze nel 2015, su iniziativa di artisti, per dare vita a un luogo d’incontro progettuale e operativo, si è presto imposta anche all’attenzione del pubblico grazie a laboratori, seminari, incontri ed esposizioni di artisti di vaglia e spesso di fama internazionale. Tra gli altri: Stefano Ricci, Arianna Papini, Lyall Harris e Svjetlan Junaković.
La mostra, curata e allestita da Brunella Baldi e Luna Colombini, coniuga l’ultimo progetto artistico della D’Agrosa, Size 28, con quello della Robalo, Viento en contra. Campana la prima, argentina la seconda, sono entrambe legate all’idea del tempo, al suo ritmo, al suo scorrere, alla sua memoria, alle sue trasformazioni, al suo racconto, alle sue “Narrazioni temporali”appunto, come recita il titolo.
Con Size 28, rielaborazione concettuale di riflessioni private, l’artista porta all’esterno e trasferisce simbolicamente su stoffa (in particolare sulle lenzuola e sugli antichi assorbenti femminili del corredo familiare), come anche su altri materiali, tra cui l’argento (la D’Agrosa ha iniziato a utilizzare questo metallo dopo aver incontrato l’argentiere fiorentinoGianfranco Pampaloni, con il quale sta realizzando un’opera che sarà ‘svelata’ al pubblico giovedì 6 gennaio, giorno dell’Epifania) per liberarsi e fare un’analisi delle proprie intuizioni, suggestioni ed emozioni, meditare sul suo modo di rapportarsi all’Altro. Le mutande, dal latino mutandae ‘da mutarsi’, sono quindi pretesto, provocazione ironica, per rappresentare un periodo temporale, in particolare i 28 giorni del ciclo mestruale. Le mutande, descrivono e ritmano il loro alternarsi giornaliero e mutevole fatto di simboli, il legame con il corpo. Ognuna ha una sua vita, una sua storia che rivive. Viento en contra, il lavoro della Robalo, è un frammento in cui si raccolgono storie ed emozioni, che risvegliano il desiderio di spiccare il volo gettando le resistenze al capriccio del vento, lasciandosi andare inerti. Le sue opere sono un cammino senza fine, solo apparentemente leggero, nella relatività e fragilità della vita. E come la D’Agrosa, anche la Robalo rappresenta, in questo caso attraverso sculture lignee, le sue più intime forme di mediazione, siano esse statiche o dinamiche, con l’intento di andare a sondare i segreti ignoti dell’anima e ritrovare l’Altro.
Rosita D’Agrosa. Nasce a Polla (Salerno) nel 1989. Dopo aver frequentato il liceo artistico “Pomponio Leto” di Teggiano (Salerno), nel 2008 si iscrive all’Accademia di Belle Arti di Firenze, indirizzo Pittura. Nel 2009 frequenta a Erill la Vall (Spagna) il corso di Pittura Murale La llum i el color, organizzato dall’Università di Lleida in collaborazione con l’affreschista Josep Minguel e il professor Andrea Podenzana. Nel 2011, partecipa: alle mostre Qua e là,curata da Marsha Steinberg (California State University, Firenze), Net Walking(Parco della Fontina, Comeana, Carmignano – Prato), Collettiva di Pittura (Accademia di Belle Arti, Firenze) e alla realizzazione dell’affresco Le strade del sole sulle mura del Comune di Campiglia Marittima. Nel 2012 consegue il diploma di laurea quadriennale in Pittura e nel 2015 la laurea specialistica in Arti visive e Nuovi Linguaggi Espressivi all’Accademia di Belle Arti di Firenze. Nel 2014, sempre a Firenze, frequenta il corso annuale di specializzazione in grafica e stampa d’arte della Fondazione Il Bisonte.
Flavia Robalo. Nasce in Argentina, a Buenos Aires, nel 1973. Dal 1984 frequenta diverse scuole di pittura e scultura, approfondendo, dal 1991, la lavorazione in marmo prima come allieva e poi come assistente dello scultore italo-argentino Orio Dal Porto. Nel 1996 si laurea in psicologia alla Università di Buenos Aires; nel 1997 si trasferisce in Italia, a Pietrasanta, dove continua la sua formazione scultorea e inizia una grande attività espositiva e di partecipazione a numerosi simposi, tra Italia, Francia, Svizzera, Spagna, Colombia e Argentina, ottenendo importanti premi e numerose distinzioni speciali.
Vernissage venerdì 2 dicembre ore 18.30
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