Simone Gori. Ego
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Simone Gori. Ego
Dal 27 Marzo 2015 al 13 Aprile 2015
Firenze
Luogo: La Corte Arte Contemporanea
Indirizzo: via de Coverelli 27r
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 055 284435
E-Mail info: info@lacorteartecontemporanea.it
Sito ufficiale: http://www.lacorteartecontemporanea.it
Per due settimane, dal 27 marzo al 13 aprile, la galleria La Corte Arte Contemporanea di Firenze ospita “EGO”, opera di Simone Gori, giovane artista pratese giunto alla sua seconda mostra personale.
L’installazione, composta da una grande camera d’aria di fibra poliammide e da una serie di fotografie di grande formato, rappresenta una riflessione sul concetto di ego, e si riferisce sia alla forte concentrazione su se stessi tipica di chi fa arte, ma anche, più in generale, al fenomeno di self-branding o autopromozione sempre più diffuso nella società di oggi, dove, grazie alla proliferazione dei media, la possibilità di esprimersi e pubblicizzare la propria creatività sembrano alla portata di tutti.
Così, nell’opera di Simone Gori, la grande camera d'aria di tessuto sintetico, fuoriuscendo dalla piccola scatola (contenitore-corpo individuale) si espande gonfiandosi e sottraendo spazio vitale al pubblico, fino quasi a costringerlo ad abbandonare la sala.
E’ sorretta con sforzo dall’artista - come testimoniano anche le foto incollate ai bancali - che a volte si trova a barcollare scosso dalla forza indomabile dell'ego gonfiato, il cui peso non aveva previsto.
Simone Gori (Firenze, 1986). Artista e architetto, si interessa al dialogo tra arte, luoghi e persone. Invitando il pubblico ad un'esperienza fisica, lo interroga senza filtri su temi essenziali della condizione postmoderna. Energia che viene generata dai contrasti vibra nelle sue opere: irriducibile singolarità e bisogno di comunità, facilità a creare connessioni e incapacità ad affrontare distanze reali. La sua ricerca è molto focalizzata sui materiali impiegati, che vengono scelti sempre in relazione al luogo espositivo e usati al massimo della loro plasticità.
L’installazione, composta da una grande camera d’aria di fibra poliammide e da una serie di fotografie di grande formato, rappresenta una riflessione sul concetto di ego, e si riferisce sia alla forte concentrazione su se stessi tipica di chi fa arte, ma anche, più in generale, al fenomeno di self-branding o autopromozione sempre più diffuso nella società di oggi, dove, grazie alla proliferazione dei media, la possibilità di esprimersi e pubblicizzare la propria creatività sembrano alla portata di tutti.
Così, nell’opera di Simone Gori, la grande camera d'aria di tessuto sintetico, fuoriuscendo dalla piccola scatola (contenitore-corpo individuale) si espande gonfiandosi e sottraendo spazio vitale al pubblico, fino quasi a costringerlo ad abbandonare la sala.
E’ sorretta con sforzo dall’artista - come testimoniano anche le foto incollate ai bancali - che a volte si trova a barcollare scosso dalla forza indomabile dell'ego gonfiato, il cui peso non aveva previsto.
Simone Gori (Firenze, 1986). Artista e architetto, si interessa al dialogo tra arte, luoghi e persone. Invitando il pubblico ad un'esperienza fisica, lo interroga senza filtri su temi essenziali della condizione postmoderna. Energia che viene generata dai contrasti vibra nelle sue opere: irriducibile singolarità e bisogno di comunità, facilità a creare connessioni e incapacità ad affrontare distanze reali. La sua ricerca è molto focalizzata sui materiali impiegati, che vengono scelti sempre in relazione al luogo espositivo e usati al massimo della loro plasticità.
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