Sol LeWitt. Ignacio Uriarte: Muro e Parete
Dal 30 Maggio 2017 al 08 Settembre 2017
Firenze
Luogo: Galleria Gentili
Indirizzo: Borgo Pinti 80-82/R
Orari: martedì - venerdì 10-13 / 14-19; sabato su appuntamento
Telefono per informazioni: +39 055 9060519
E-Mail info: info@galleriagentili.it
Sito ufficiale: http://www.galleriagentili.it
Diversamente dall’inglese, il latino, l’italiano e il tedesco (così come molte altre lingue) distinguono tra “muro” e “parete”. La distinzione sta nel fatto che con “muro” si intende la base fisica portante. In particolare negli interni, il muro viene rivestito con uno strato di intonaco, dando così vita a una superficie che finisce per far perdere di vista la sottostante presenza della struttura materiale e muraria. La parete liscia diventa una superficie di proiezione e immaginazione, su cui possiamo rappresentare qualsiasi cosa. È lo spazio figurativo che gli artisti dell’antica Roma utilizzavano per la decorazione delle ricche ville. Sulle pareti potevano raffigurare dei mondi che superavano la limitatezza degli interni, richiamando architetture esotiche o lussureggianti scene di paradisi naturali.
In questo senso, i Wall Drawings di Sol LeWitt sono ovviamente qualcosa in più di disegni di grandi dimensioni. La caratteristica di queste opere è da individuare nel loro stretto collegamento con lo spazio.
In "Wall Drawing 247" le linee da e verso punti casuali specificati sulla parete sono determinate dal disegnatore con pastelli neri. Qualsiasi differenza nell'installazione dipende dalle differenze tra le pareti su cui viene disegnato il pezzo. Il disegno si muove quindi in una sua propria dimensione, che va al di là dello spazio reale. La parete visibile diventa quindi solo una parte di questa realtà ulteriore.
Con l’arte di lavorare la carta, Ignacio Uriarte è in grado di trasformare la parete bianca in un rilievo di fogli di carta del medesimo colore.
L’arte ha il privilegio di non dover necessariamente produrre qualcosa, a volte è sufficiente ingrandire o portare in primo piano un gesto piccolo e occasionale per rivelarne il potenziale estetico. All'interno di ogni foglio di carta sono state praticate quattro pieghe che si congiungono in modo da comporre in modo casuale una figura a forma di rombo; ogni rombo si connette poi con le analoghe figure dei fogli adiacenti, al di sopra, al di sotto, a sinistra e a destra, tracciando in tal modo tra i fogli un'ulteriore serie di rombi uguali, che si delineano sullo sfondo rispetto al rilievo delle pieghe.
Le pieghe da un lato riflettono la luce e dall'altro creano un gioco di ombre. Si vengono così a determinare anche differenti gradazioni di bianco e di grigio pur in assenza di una reale tecnica di colorazione.
Testo di Helmut Friedel
Inaugurazione: 26 Maggio, 18:30
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