Szymon Oltarzewski. Linea e Volume

Szymon Oltarzewski, Marmo Bianco Carrara, 2025, cm. 60x77x3
Dal 11 Aprile 2025 al 10 Maggio 2025
Firenze
Luogo: Aria Art Gallery
Indirizzo: Borgo Santi Apostoli 40r
Orari: Mar - Sab 10:30 – 13:30 / 15:30 – 19:30
Curatori: Lev Libeskind
Enti promotori:
- Con il patrocinio del Comune di Firenze
- Ambasciata della Repubblica di Polonia a Roma
- Istituto Polacco di Roma
Aria Art Gallery è lieta di presentarvi la mostra personale di Szymon Oltarzewski dal titolo “Linea e Volume”, a cura di Lev Libeskind, presso la sede di Firenze dall' 11 aprile al 10 maggio, 2025.
Le opere che verranno esposte durante “Line and Volume” vanno ad esplorare i limiti della scultura, creando un dialogo tra materia, dimensione e astrazione. Nonostante l’apparente semplicità di queste linee sinuose, che si muovono come scarabocchi all'interno di cornici, le opere invitano lo spettatore a riflettere sul significato della scultura, sulla sua dimensionalità e sul destino della linea stessa. Le linee sembrano essere un’entità autonoma che emerge da un mondo lontano, evocando una sensazione di mistero e curiosità. L’uso della cornice, piuttosto che delimitare un'immagine chiara, diventa un tentativo di catturare un frammento di una linea eterna che va oltre il visibile. Oltarzewski suggerisce una teoria cosmologica, in cui la cornice rappresenta un frammento della Teoria delle Stringhe, connettendo l’universo in un gioco continuo di onde e torsioni.
La compressione di questa linea cilindrica non realizzata con un materiale flessibile e leggero, ma scolpita nel marmo, sostanza dura e classicheggiante implica una certa violenza, che ci costringe a ripensare e a mettere in discussione l’essenza volumetrica della scultura stessa. Come la famosa serie “Linee” di Piero Manzoni composta da rotoli di linee di diverse lunghezze rappresentava una compressione della linea nel tubo da disegno, allora gli scarabocchi cilindrici di Oltarzewski si srotolano come linee serpeggianti, ugualmente infinite, all’interno di rettangoli.
Con questa serie, l'artista esplora la libertà della forma, utilizzando il marmo in modo innovativo. Le sue sculture riflettono la fluidità, l’infinito e la costante trasformazione, cercando di trascendere la materia stessa e le possibilità dell’esperienza umana. Oltarzewski, con una notevole abilità tecnica, fonde tradizione classica e innovazione contemporanea, creando opere che sfidano le convenzioni estetiche e reinterpretano la scultura in marmo.
Szymon Oltarzewski è un artista polacco nato nel 1977. Nel 2003 si trasferisce dalla Polonia a Pietrasanta – la capitale del marmo – e si iscrive al Dipartimento di Scultura dell'Accademia di Belle Arti di Carrara. Contemporaneamente inizia a collaborare con diversi artigiani e fonderie della zona, un'esperienza che gli offre l'opportunità di lavorare con alcuni dei più grandi scultori contemporanei, condividendo esperienze e conoscenze e partecipando a tutte le fasi del processo artistico della scultura. Le sue opere si distinguono per l'uso magistrale del marmo e la ricerca di forme e concetti che sfidano le convenzioni estetiche. Le sue sculture si caratterizzano per un'abilità tecnica notevole, creando forme eleganti e fluide che spesso giocano con la contrastante durezza del materiale e la delicatezza delle sue linee. Nel 2009 completa la sua prima serie di sculture in marmo e tiene la sua prima mostra personale "Non Toccare" presso Aria Art Gallery. Da allora ha realizzato cinque mostre personali e ha partecipato a numerose collettive a livello internazionale, tra musei, gallerie private e fiere. Le opere di Oltarzewski fanno parte di importanti collezioni, sia private che istituzionali.
Le opere che verranno esposte durante “Line and Volume” vanno ad esplorare i limiti della scultura, creando un dialogo tra materia, dimensione e astrazione. Nonostante l’apparente semplicità di queste linee sinuose, che si muovono come scarabocchi all'interno di cornici, le opere invitano lo spettatore a riflettere sul significato della scultura, sulla sua dimensionalità e sul destino della linea stessa. Le linee sembrano essere un’entità autonoma che emerge da un mondo lontano, evocando una sensazione di mistero e curiosità. L’uso della cornice, piuttosto che delimitare un'immagine chiara, diventa un tentativo di catturare un frammento di una linea eterna che va oltre il visibile. Oltarzewski suggerisce una teoria cosmologica, in cui la cornice rappresenta un frammento della Teoria delle Stringhe, connettendo l’universo in un gioco continuo di onde e torsioni.
La compressione di questa linea cilindrica non realizzata con un materiale flessibile e leggero, ma scolpita nel marmo, sostanza dura e classicheggiante implica una certa violenza, che ci costringe a ripensare e a mettere in discussione l’essenza volumetrica della scultura stessa. Come la famosa serie “Linee” di Piero Manzoni composta da rotoli di linee di diverse lunghezze rappresentava una compressione della linea nel tubo da disegno, allora gli scarabocchi cilindrici di Oltarzewski si srotolano come linee serpeggianti, ugualmente infinite, all’interno di rettangoli.
Con questa serie, l'artista esplora la libertà della forma, utilizzando il marmo in modo innovativo. Le sue sculture riflettono la fluidità, l’infinito e la costante trasformazione, cercando di trascendere la materia stessa e le possibilità dell’esperienza umana. Oltarzewski, con una notevole abilità tecnica, fonde tradizione classica e innovazione contemporanea, creando opere che sfidano le convenzioni estetiche e reinterpretano la scultura in marmo.
Szymon Oltarzewski è un artista polacco nato nel 1977. Nel 2003 si trasferisce dalla Polonia a Pietrasanta – la capitale del marmo – e si iscrive al Dipartimento di Scultura dell'Accademia di Belle Arti di Carrara. Contemporaneamente inizia a collaborare con diversi artigiani e fonderie della zona, un'esperienza che gli offre l'opportunità di lavorare con alcuni dei più grandi scultori contemporanei, condividendo esperienze e conoscenze e partecipando a tutte le fasi del processo artistico della scultura. Le sue opere si distinguono per l'uso magistrale del marmo e la ricerca di forme e concetti che sfidano le convenzioni estetiche. Le sue sculture si caratterizzano per un'abilità tecnica notevole, creando forme eleganti e fluide che spesso giocano con la contrastante durezza del materiale e la delicatezza delle sue linee. Nel 2009 completa la sua prima serie di sculture in marmo e tiene la sua prima mostra personale "Non Toccare" presso Aria Art Gallery. Da allora ha realizzato cinque mostre personali e ha partecipato a numerose collettive a livello internazionale, tra musei, gallerie private e fiere. Le opere di Oltarzewski fanno parte di importanti collezioni, sia private che istituzionali.
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