Onorio Bravi. Un seminatore di emozioni
Dal 18 Novembre 2013 al 22 Dicembre 2013
Bertinoro | Forlì-Cesena
Luogo: Rocca Vescovile
Indirizzo: via Frangipane
Orari: sabato e domenica 15.30 - 18.30; da martedì a venerdì 14.30-18.30
Curatori: Marisa Zattini
Enti promotori:
- Regione Emilia Romagna
- Provincia di Ravenna
- Provincia di Forlì-Cesena
Telefono per informazioni: +39 0543 444486/ 0547 21386
E-Mail info: ilvicolo@tin.it
Sito ufficiale: http://www.ilvicolo.com
Domenica 17 novembre 2013, alle ore 16.00, a Bertinoro, nel Museo Interreligioso della Rocca Vescovile, si inaugurerà la seconda tappa della mostra “Onorio Bravi. Un seminatore di emozioni”, curata dall’Architetto Marisa Zattini.
Si tratta di un inedito nucleo di opere prescelte dal recente lavoro dell’Artista, realizzate con tecnica mista su tavola e tela, ed un corpus di raffinate xilografie presentate congiuntamente alle proprie matrici. Scrive Nicola Micieli nel suo testo: «[...] Bravi conferma la natura sostanzialmente psicodinamica del proprio processo creativo, proliferante e inseminativo nel senso che germina per endogenesi e mira a suscitare catene associative nell’altrui immaginario.
Ho l’impressione che Bravi sia pittore naturaliter - intendo preterintenzionale, appunto - abbandonato al flusso visionario. La qual cosa non equivale a dire che gli sia estraneo il governo delle partiture, che pur trovate, come pare evidente, alla prima o almeno con un minimo margine concesso alle mediazioni, alle riprese e alle modifiche in corso d’opera, comunque possiedono una organicità di struttura che occorre aver interiorizzato e operativamente assimilato, per essere in grado di guadagnarla suggerendo un approdo da deriva. A quella organicità si deve l’ambivalenza degli impianti di Bravi, che pur di membratura poderosa e di salda articolazione, paiono insidiati da una subsidenza, un movimento sotterraneo che li scuote e li deforma, sovente a un grado tale da minacciare di sfaldarli e farli precipitare nell’informe [...]».
Il colore primariamente è sentito dall’artista come atto fisico vivificante in quell’altrove dove le geografie emotive vengono rievocate e trasferite in immediatezza quasi “automatica”. La tavolozza è piena di cadenze e di intonazioni, di riti e di miti. Tutto è come agito all’origine e noi ne diventiamo i testimoni. In piena continuità, Onorio Bravi percorre per rinnovati abbrivi poetici, una iconografia che lo contraddistingue e ci restituisce il suo lungo percorso di ricerca interiore avviato oltre trent’anni fa. Il viaggio, si sa, è sempre atto mentale più che fisico e il nostro artista ha percorso interi continenti visionari riscoprendo nuove terre archetipali. Lo testimoniano queste espressionistiche tele, i suoi disegni e le sue xilografie che sembrano appartenere a reperti di memoria rupestre.
Onorio Bravi è nato a Portico di Romagna (FC) il 2 luglio del 1955. Attualmente vive ed opera a San Zaccaria (RA). Si diploma all’Accademia di Belle Arti di Ravenna in pittura. I suoi interessi fin dall’inizio abbracciano numerosi campi: pittura, scultura, scenografia, mosaico ed incisione, quest’ultima praticata con molta assiduità. Sue opere grafiche sono conservate nel Repertorio Degli Incisori Italiani nel Gabinetto Stampe Antiche e Moderne “Le Cappuccine” di Bagnacavallo (RA) e presso la Biblioteca Nacional di Madrid, Ministero De Educacion Y Cultura, sala Goya. Particolarmente significativo per la sua formazione è stato il periodo trascorso, nella prima metà degli anni ’80, in Algeria per le tracce di sapore “etnico” e le commistioni del Bacino del Mediterraneo evidenti nei suoi lavori.
Ha esposto, su invito, in numerose rassegne a partire da metà degli anni ‘80 e sue opere sono presenti in collezioni pubbliche e private in Italia e all’estero. Fra le mostre più recenti segnaliamo ONORIO BRAVI - “Momenti Contingenti” - curata da Janus e M.Zattini - allestita nel 2011 a Forlì (Palazzo Albertini) e resa itinerante nelle città di Portico di Romagna (Torre Portinari) e a Cesena (Il Vicolo - Galleria Arte Contemporanea).
Si tratta di un inedito nucleo di opere prescelte dal recente lavoro dell’Artista, realizzate con tecnica mista su tavola e tela, ed un corpus di raffinate xilografie presentate congiuntamente alle proprie matrici. Scrive Nicola Micieli nel suo testo: «[...] Bravi conferma la natura sostanzialmente psicodinamica del proprio processo creativo, proliferante e inseminativo nel senso che germina per endogenesi e mira a suscitare catene associative nell’altrui immaginario.
Ho l’impressione che Bravi sia pittore naturaliter - intendo preterintenzionale, appunto - abbandonato al flusso visionario. La qual cosa non equivale a dire che gli sia estraneo il governo delle partiture, che pur trovate, come pare evidente, alla prima o almeno con un minimo margine concesso alle mediazioni, alle riprese e alle modifiche in corso d’opera, comunque possiedono una organicità di struttura che occorre aver interiorizzato e operativamente assimilato, per essere in grado di guadagnarla suggerendo un approdo da deriva. A quella organicità si deve l’ambivalenza degli impianti di Bravi, che pur di membratura poderosa e di salda articolazione, paiono insidiati da una subsidenza, un movimento sotterraneo che li scuote e li deforma, sovente a un grado tale da minacciare di sfaldarli e farli precipitare nell’informe [...]».
Il colore primariamente è sentito dall’artista come atto fisico vivificante in quell’altrove dove le geografie emotive vengono rievocate e trasferite in immediatezza quasi “automatica”. La tavolozza è piena di cadenze e di intonazioni, di riti e di miti. Tutto è come agito all’origine e noi ne diventiamo i testimoni. In piena continuità, Onorio Bravi percorre per rinnovati abbrivi poetici, una iconografia che lo contraddistingue e ci restituisce il suo lungo percorso di ricerca interiore avviato oltre trent’anni fa. Il viaggio, si sa, è sempre atto mentale più che fisico e il nostro artista ha percorso interi continenti visionari riscoprendo nuove terre archetipali. Lo testimoniano queste espressionistiche tele, i suoi disegni e le sue xilografie che sembrano appartenere a reperti di memoria rupestre.
Onorio Bravi è nato a Portico di Romagna (FC) il 2 luglio del 1955. Attualmente vive ed opera a San Zaccaria (RA). Si diploma all’Accademia di Belle Arti di Ravenna in pittura. I suoi interessi fin dall’inizio abbracciano numerosi campi: pittura, scultura, scenografia, mosaico ed incisione, quest’ultima praticata con molta assiduità. Sue opere grafiche sono conservate nel Repertorio Degli Incisori Italiani nel Gabinetto Stampe Antiche e Moderne “Le Cappuccine” di Bagnacavallo (RA) e presso la Biblioteca Nacional di Madrid, Ministero De Educacion Y Cultura, sala Goya. Particolarmente significativo per la sua formazione è stato il periodo trascorso, nella prima metà degli anni ’80, in Algeria per le tracce di sapore “etnico” e le commistioni del Bacino del Mediterraneo evidenti nei suoi lavori.
Ha esposto, su invito, in numerose rassegne a partire da metà degli anni ‘80 e sue opere sono presenti in collezioni pubbliche e private in Italia e all’estero. Fra le mostre più recenti segnaliamo ONORIO BRAVI - “Momenti Contingenti” - curata da Janus e M.Zattini - allestita nel 2011 a Forlì (Palazzo Albertini) e resa itinerante nelle città di Portico di Romagna (Torre Portinari) e a Cesena (Il Vicolo - Galleria Arte Contemporanea).
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