Antologica dell’artista Normanno Soscia
Dal 23 Maggio 2015 al 31 Luglio 2015
Fiuggi | Frosinone
Luogo: Officina della Memoria e dell'Immagine
Indirizzo: piazza Martiri di Nassiriya
Orari: 9,30-12,30 / 15,30-19; chiuso la domenica mattina
Curatori: Giovanni Stella
Enti promotori:
- Acqua & Terme Fiuggi
- Patrocinata dal Comune di Fiuggi
Dal 23 Maggio al 31 Luglio 2015,l'Officina della Memoria e dell'Immagine ospiterà l’antologica dell’artista Normanno Soscia.
Esposizione patrocinata dal Comune di Fiuggi, promossa da Acqua & Terme Fiuggi e curata da Giovanni Stella.
Nato nel 1938 ad Itri, dove vive e lavora nella sua casa studio, Soscia ha studiato pittura presso l’Istituto d’Arte di Napoli. Fin da giovanissimo ha cominciato a delineare un proprio stile basato sull’elaborazione fantastica della ricca realtà che lo circonda. Le sue opere sono ispirate al mondo contadino, alle sue leggende, alle sue storie, alle fantasie e alle tradizioni popolari. Opere dominate da funamboli, giocolieri, personaggi quasi felliniani, ma anche i buoi della campagna itrana ed i frutti della sua terra.
In una nota dal titolo: “LA SEZIONE AUREA DELLA VITA NELL’OPERA DI NORMANNO SOSCIA”, così il curatore presenta l’artista:
“Normanno Soscia non fa parte di quella schiera di artisti che vivono una plateale dicotomia tra quel che dicono in arte e quel che praticano nella vita. In lui l’etica dell’artista e l’etica dell’uomo convivono mirabilmente.
Dal secondo dopoguerra fino ai primi anni ’80 era di moda, vuoi per carrierismo, vuoi per sincera adesione, la figura dell’intellettuale organico, organico al partito - di sinistra – con risultati non sempre soddisfacenti, in quanto legati alle tematiche prevalenti del momento, inevitabilmente esposte all’isterilimento conseguente al naufragio delle certezze ideologiche.
Normanno Soscia, sin dal suo primo apparire nel mondo dell’arte, giovinetto, subito apprezzato da valenti mercanti d’arte, tiene ferma la barra nella direzione di una intellettualità organica, sì, ma alla verità, non la pretesa verità del momento, ma la verità della sua visione interiore della vita, del mondo, non negoziabile con nessuna delle forze dominanti in ambito pubblico o privato.
Esposizione patrocinata dal Comune di Fiuggi, promossa da Acqua & Terme Fiuggi e curata da Giovanni Stella.
Nato nel 1938 ad Itri, dove vive e lavora nella sua casa studio, Soscia ha studiato pittura presso l’Istituto d’Arte di Napoli. Fin da giovanissimo ha cominciato a delineare un proprio stile basato sull’elaborazione fantastica della ricca realtà che lo circonda. Le sue opere sono ispirate al mondo contadino, alle sue leggende, alle sue storie, alle fantasie e alle tradizioni popolari. Opere dominate da funamboli, giocolieri, personaggi quasi felliniani, ma anche i buoi della campagna itrana ed i frutti della sua terra.
In una nota dal titolo: “LA SEZIONE AUREA DELLA VITA NELL’OPERA DI NORMANNO SOSCIA”, così il curatore presenta l’artista:
“Normanno Soscia non fa parte di quella schiera di artisti che vivono una plateale dicotomia tra quel che dicono in arte e quel che praticano nella vita. In lui l’etica dell’artista e l’etica dell’uomo convivono mirabilmente.
Dal secondo dopoguerra fino ai primi anni ’80 era di moda, vuoi per carrierismo, vuoi per sincera adesione, la figura dell’intellettuale organico, organico al partito - di sinistra – con risultati non sempre soddisfacenti, in quanto legati alle tematiche prevalenti del momento, inevitabilmente esposte all’isterilimento conseguente al naufragio delle certezze ideologiche.
Normanno Soscia, sin dal suo primo apparire nel mondo dell’arte, giovinetto, subito apprezzato da valenti mercanti d’arte, tiene ferma la barra nella direzione di una intellettualità organica, sì, ma alla verità, non la pretesa verità del momento, ma la verità della sua visione interiore della vita, del mondo, non negoziabile con nessuna delle forze dominanti in ambito pubblico o privato.
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