Infinito riflesso. Opere di Enrico Castellani e Shigeru Saito
Dal 12 Ottobre 2013 al 12 Gennaio 2014
Cassino | Frosinone
Luogo: Museo di Arte Contemporanea
Indirizzo: via Casilina Nord 1
Orari: su appuntamento
Curatori: Bruno Corà
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 055 2340742
E-Mail info: susannaholm@cscsigma.it
Sito ufficiale: http://www.comune.cassino.fr.it/?
Nell’ambito delle attività di inaugurazione del Cassino Museo di Arte Contemporanea, la Fondazione CAMUSAC è lieta di annunciare l’apertura della mostra Infinito riflesso – Opere di Enrico Castellani e Shigeru Saito, a cura di Bruno Corà.
L’evento espositivo, il primo di un programma annuale della nuova realtà museale di Cassino, rispecchia l’attività del giovane scultore giapponese che ha dedicato a Enrico Castellani, considerato dall’artista suo ideale Maestro ispiratore, una serie di grandi sculture in metallo (acciaio, alluminio, ecc.) in cui si evidenzia la ricerca modulare e spaziale del giapponese. Tra le opere figurano: Nodo, 2010; Torre, 2012; Fioritura, 2013; Muro, 2013; Modulo, 2012; Composito, 2012.
Castellani, in adesione all’invito, esporrà alcune sue opere tra cui: Lo spartito, 1969, Stendardo di Pisa, 1998, Doppio Angolare, 2009, che si rivelano quali fonti della ricerca di Saito.
Per la mostra è prevista una pubblicazione con le immagini delle opere in esposizione e un saggio critico di Bruno Corà.
La mostra resterà aperta contemporaneamente alla Mostra di Opere della Collezione permanente della Fondazione.
L’evento espositivo, il primo di un programma annuale della nuova realtà museale di Cassino, rispecchia l’attività del giovane scultore giapponese che ha dedicato a Enrico Castellani, considerato dall’artista suo ideale Maestro ispiratore, una serie di grandi sculture in metallo (acciaio, alluminio, ecc.) in cui si evidenzia la ricerca modulare e spaziale del giapponese. Tra le opere figurano: Nodo, 2010; Torre, 2012; Fioritura, 2013; Muro, 2013; Modulo, 2012; Composito, 2012.
Castellani, in adesione all’invito, esporrà alcune sue opere tra cui: Lo spartito, 1969, Stendardo di Pisa, 1998, Doppio Angolare, 2009, che si rivelano quali fonti della ricerca di Saito.
Per la mostra è prevista una pubblicazione con le immagini delle opere in esposizione e un saggio critico di Bruno Corà.
La mostra resterà aperta contemporaneamente alla Mostra di Opere della Collezione permanente della Fondazione.
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