Alberto Helios Gagliardo. ‘Un mistico tra gli incisori’
![Alberto Helios Gagliardo, L'ira di Mosè Alberto Helios Gagliardo, L'ira di Mosè](http://www.arte.it/foto/600x450/18/139211-Lira-di-Mose.jpg)
Alberto Helios Gagliardo, L'ira di Mosè
Dal 01 Aprile 2023 al 05 Giugno 2023
Genova
Luogo: Museo Diocesano
Indirizzo: Via Tommaso Reggio 20r
Orari: Lunedì 10-13 e 14-18 Da mercoledì a domenica 14-18 Martedì CHIUSO
Costo del biglietto: € 8
Telefono per informazioni: +39 010 2475127
E-Mail info: info@museodiocesanogenova.it
Sito ufficiale: http://www.museodiocesanogenova.it
Dopo la mostra a Giannetto Fieschi, il Museo Diocesano continua il percorso nel vicino contemporaneo con un altro importante protagonista del Novecento ospitando l’esposizione dedicata a Alberto Helios Gagliardo. ‘Un mistico tra gli incisori’ dal 1° aprile al 5 giugno 2023.
Prendendo spunto dal titolo del saggio a lui dedicato da Giorgio Balbi, l’esposizione – curata da Massimo Carli, Fabrizio Bombino e Paola Martini – approfondisce, in particolare nell’ambito della produzione incisoria, la sua indagine sul tema sacro creando un collegamento ideale con lo scenario che parte dai primi decenni del Novecento e termina nel secondo dopoguerra.
Noto soprattutto per il ciclo dedicato alla Guerra, a cui sono state riservate, anche recentemente, diverse mostre e contributi storico critici, il Museo Diocesano, in occasione della vicina Pasqua, ha voluto ripresentare la figura di Alberto Helios Gagliardo, artista a tutto tondo, pittore e raffinato incisore rivalutando la produzione di un’artista che, ad oggi gode del favore quasi esclusivo di una nicchia di raffinati collezionisti. Uno spazio importante sarà riservato al ciclo della Via Crucis, stampato nel 1947 ma anche a temi dedicati alla maternità e alla Vergine e al Ciclo di Mosè, realizzato nei primi anni venti, con accenti che risentono dell’atmosfera liberty di quegli anni. Alberto Helios Gagliardo si è assunto un ruolo di primo piano all’interno del panorama artistico genovese non solo come innovatore e promotore delle tecniche incisorie ma anche attraverso l’enorme contributo didattico offerto durante gli anni d’insegnamento presso l’Accademia Ligustica di Belle Arti di Genova. Le opere sono state concesse da collezionisti privati (uno dei quali è tra i curatori della mostra) insieme agli strumenti utilizzati dall’artista nella sua attività: bulini, lastre incise, lastre a linoleum per le raffinate silografie a più colori con cui mostrare i passaggi che portavano al compimento delle opere. Un linguaggio complesso ed estremamente raffinato che sarà anche illustrato da un corredo didattico che comprenderà pannelli, didascalie con cui illustrare le tecniche utilizzate.
Alberto Helios Gagliardo (Genova, 14 aprile 1893 – Genova, 20 aprile 1987) è artista virtuoso soprattutto nell’incisione e tra i più pregevoli rappresentanti della tradizione artistica in Liguria tra Ottocento e Novecento. Frequenta l’Accademia Ligustica di Belle Arti di Genova. Nel 1925 espone alla mostra Internazionale del Grand Palais di Parigi e alle Biennali Internazionale di Venezia dal 1928 sino al 1942 in maniera continuativa, alla Quadriennale Nazionale di Roma; e a varie esposizioni Internazionali e Nazionali di Grafica. Fu vicino al gruppo incisorio ligure della “Tarasca” e titolare della cattedra di incisione all’ Accademia Ligustica di Belle Arti, e fra gli animatori degli “Incisori d’Italia”.
Il suo erede diretto più noto è Giannetto Fieschi a cui lo stesso Museo Diocesano ha dedicato nel 2021 un’ampia ed interessante mostra centrata sulla rappresentazione in ambito pittorico contemporaneo della Via Crucis.
Prendendo spunto dal titolo del saggio a lui dedicato da Giorgio Balbi, l’esposizione – curata da Massimo Carli, Fabrizio Bombino e Paola Martini – approfondisce, in particolare nell’ambito della produzione incisoria, la sua indagine sul tema sacro creando un collegamento ideale con lo scenario che parte dai primi decenni del Novecento e termina nel secondo dopoguerra.
Noto soprattutto per il ciclo dedicato alla Guerra, a cui sono state riservate, anche recentemente, diverse mostre e contributi storico critici, il Museo Diocesano, in occasione della vicina Pasqua, ha voluto ripresentare la figura di Alberto Helios Gagliardo, artista a tutto tondo, pittore e raffinato incisore rivalutando la produzione di un’artista che, ad oggi gode del favore quasi esclusivo di una nicchia di raffinati collezionisti. Uno spazio importante sarà riservato al ciclo della Via Crucis, stampato nel 1947 ma anche a temi dedicati alla maternità e alla Vergine e al Ciclo di Mosè, realizzato nei primi anni venti, con accenti che risentono dell’atmosfera liberty di quegli anni. Alberto Helios Gagliardo si è assunto un ruolo di primo piano all’interno del panorama artistico genovese non solo come innovatore e promotore delle tecniche incisorie ma anche attraverso l’enorme contributo didattico offerto durante gli anni d’insegnamento presso l’Accademia Ligustica di Belle Arti di Genova. Le opere sono state concesse da collezionisti privati (uno dei quali è tra i curatori della mostra) insieme agli strumenti utilizzati dall’artista nella sua attività: bulini, lastre incise, lastre a linoleum per le raffinate silografie a più colori con cui mostrare i passaggi che portavano al compimento delle opere. Un linguaggio complesso ed estremamente raffinato che sarà anche illustrato da un corredo didattico che comprenderà pannelli, didascalie con cui illustrare le tecniche utilizzate.
Alberto Helios Gagliardo (Genova, 14 aprile 1893 – Genova, 20 aprile 1987) è artista virtuoso soprattutto nell’incisione e tra i più pregevoli rappresentanti della tradizione artistica in Liguria tra Ottocento e Novecento. Frequenta l’Accademia Ligustica di Belle Arti di Genova. Nel 1925 espone alla mostra Internazionale del Grand Palais di Parigi e alle Biennali Internazionale di Venezia dal 1928 sino al 1942 in maniera continuativa, alla Quadriennale Nazionale di Roma; e a varie esposizioni Internazionali e Nazionali di Grafica. Fu vicino al gruppo incisorio ligure della “Tarasca” e titolare della cattedra di incisione all’ Accademia Ligustica di Belle Arti, e fra gli animatori degli “Incisori d’Italia”.
Il suo erede diretto più noto è Giannetto Fieschi a cui lo stesso Museo Diocesano ha dedicato nel 2021 un’ampia ed interessante mostra centrata sulla rappresentazione in ambito pittorico contemporaneo della Via Crucis.
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