Arte Ottomana, 1450-1600. Natura e Astrazione: uno sguardo sulla Sublime Porta

Piatto Iznik, Turchia, Iznik, 1575-80

 

Dal 03 Ottobre 2014 al 14 Dicembre 2014

Genova

Luogo: Palazzo Nicolosio Lomellino di Strada Nuova

Indirizzo: via Garibaldi 7

Orari: da martedì a venerdì 15-18; sabato, domenica e festivi 10-18

Curatori: Fondazione Bruschettini

Enti promotori:

  • Fondazione Bruschettini per l’Arte Islamica e Asiatica
  • Associazione Palazzo Lomellino di Strada Nuova
  • Comune di Genova

Costo del biglietto: intero € 6, ridotto € 5, gratuito scolaresche

Telefono per informazioni: +39 010 098 3806 / 393 8246228

Sito ufficiale: http://www.palazzolomellino.org


Da domani 3 ottobre al 14 dicembre 2014, a Genova, nello storico Palazzo Nicolosio Lomellino di Strada Nuova – in Via Garibaldi, 7 – si terrà la mostra “Arte Ottomana, 1450 - 1600. Natura e Astrazione: uno sguardo sulla Sublime Porta”, promossa da Fondazione Bruschettini per l’Arte Islamica e Asiatica e Associazione Palazzo Lomellino di Strada Nuova, in collaborazione con il Comune di Genova.
Negli ambienti cinquecenteschi arricchiti dai celebri affreschi di Bernardo Strozzi (sec. XVII) del primo piano nobile di Palazzo Nicolosio Lomellino – che quest’anno celebra il suo 10° anniversario dall’apertura al pubblico - per la prima volta in Italia sarà esposta una selezione di oggetti rappresentativi della produzione artistica ottomana, specificatamente riferita al periodo 1450 – 1600, che darà vita ad una mostra unica nel suo genere.
Curata dalla Fondazione Bruschettini, la mostra vuole accompagnare i visitatori alla scoperta dell’arte e della cultura che hanno caratterizzato il periodo di maggiore splendore dell’Impero Ottomano.
 Circa 70 oggetti, alcuni dei quali già noti al mondo accademico, altri poco conosciuti e in gran parte inediti, tra cui un Corano appartenuto a Maometto II, completo di dedica al sovrano e un’importante ‘tughra’ (firma ufficiale) di Solimano il Magnifico, prestito del Museo di Arte Islamica di Berlino. 
Saranno esposti tappeti del XV e XVI secolo, che nell’immaginario collettivo hanno sempre rappresentato il fascino esotico dell’Oriente, raffigurati in molte opere dei più grandi pittori italiani ed europei, da Piero della Francesca a Hans Holbein il Giovane; straordinari esempi di ceramiche policrome di Iznik - fra le produzioni fittili più fantasiose ed eleganti nell’intero panorama ceramico islamico - e di produzione tessile ottomana: sete e velluti, broccati in oro e argento che stupiranno il visitatore per la loro varietà, gli accostamenti cromatici, la perfezione tecnica e la preziosità. Infine una piccola ma pregiata selezione di armi da difesa, con elmi e testiere da cavallo, marchiati con l’emblema dell’armeria imperiale turca di Sant’Irene, che ricordano la grande potenza della Turchia ottomana di quel periodo.
 Le opere appartengono per la maggior parte a collezioni private italiane e straniere, integrate da una prestigiosa selezione di prestiti da istituzioni museali che ospitano alcune tra le più importanti raccolte di arte ottomana fuori dalla Turchia.
Fra i musei che presteranno opere conservate nelle loro collezioni spiccano in Italia il Museo Nazionale del Bargello e il Museo Stibbert a Firenze e in Europa il Museo di Arte Islamica di Berlino (Pergamonmusem/ Museum für Islamische Kunst Staatliche Museen zu Berlin - Preußischer Kulturbesitz) e il Museo della Ceramica di Sèvres (Cité de la céramique - Sèvres & Limoges).
 "Con questa mostra abbiamo voluto prendere in considerazione il periodo di massimo splendore dell’arte ottomana, presentando una selezione di manufatti che vuole essere uno “sguardo” sul mondo meraviglioso della grande epoca quale poteva apparire agli occhi dei contemporanei: per questo la scelta del periodo 1450-1600” ha dichiarato Alessandro Bruschettini, Presidente della Fondazione Bruschettini per l’Arte Islamica e Asiatica. “Le arti tessili, le cosiddette arti del fuoco: la ceramica e i metalli, la nobile arte della calligrafia e del disegno produssero, in quegli anni di straordinario splendore, opere di cui si vuole presentare una scelta forse personale, ma certamente mirata”.
 "Siamo lieti di aver avuto l’opportunità di prendere parte a questa importante iniziativa a fianco di partner autorevoli come la Fondazione Bruschettini e il Comune di Genova, confermandoci centro vitale per la cultura a Genova, capace di aggregare soggetti pubblici e privati intorno a progetti artistico-culturali di alta risonanza a livello nazionale – ha commentato Matteo Bruzzo, Presidente dell’Associazione Palazzo Lomellino di Strada Nuova.
Cornice ideale della mostra la città Genova - gemellata con Istanbul (distretto di Beyo?lu) nel 2013con l’obiettivo di dare vita a una serie di importanti appuntamenti economici e culturali - che nei secoli ebbe uno storico ruolo di riferimento nei rapporti economici e culturali fra l’Impero Ottomano e l’Europa, come testimoniato anche dall’antica presenza di una colonia Genovese a Istanbul, ancora oggi documentabile nel quartiere di Galata/Pera, l’attuale Beyo?lu.
 La mostra sarà particolarmente curata nei suoi aspetti esplicativi didattici, con pannelli di testo che introdurranno lo spettatore a una cultura e produzione artistica poco nota. Una sala sarà dedicata alla proiezione-video, curata dallo studioso americano Walter B. Denny. L’allestimento è firmato dagli architetti Luca Rolla e Alberto Bertini. Il catalogo ospiterà saggi introduttivi e schede di tutte le opere con illustrazioni a colori a piena pagina.
 Partner dell’iniziativa, Turkish Airlines, eletta nel 2014 “Migliore compagnia d'Europa” per il quarto anno consecutivo. A Genova dal 2011, la compagnia si è impegnata attivamente nella promozione dei legami storici e culturali tra Italia e Turchia, contribuendo nel 2013 a suggellare la firma del gemellaggio tra il Comune di Genova e la Municipalità di Beyo?lu.

SCARICA IL COMUNICATO IN PDF
COMMENTI