Cesare Leonardi. Strutture
Dal 17 Aprile 2016 al 09 Febbraio 2017
Genova
Luogo: Museo d’Arte Contemporanea Villa Croce
Indirizzo: via Jacopo Ruffini 3
Orari: da mercoledì a venerdì 12-19; sabato, domenica e festivi 10-20. Lunedì e martedì chiuso
Costo del biglietto: intero 7 €, Palazzo della Meridiana 10 €, ridotto 5 € Under 16, over 65 Studenti e professori della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Genova Studenti e professori dell’Accademia Ligustica di Belle Arti di Genova (necessaria la presentazione dell’apposita documentazione)
Telefono per informazioni: +39 010 580069
E-Mail info: museo@villacroce.org
Sito ufficiale: http://www.villacroce.org
Architetto, designer, scultore, pittore oltre che fotografo, l’impetuosa creatività di Cesare Leonardi (Modena, 1935) riflette un percorso intimamente autobiografico e ancora troppo poco conosciuto nel mondo dell’arte contemporanea.
La struttura è al centro del suo lavoro; la struttura dei primi oggetti di design in vetroresina, scaturita dallo studio del principio di resistenza per forma dei materiali; la struttura delle composizioni fotografiche, costruite accostando immagini in sequenza; la struttura degli alberi, intesa come portamento di ogni singola specie (ricerca che lo impegna per oltre vent’anni fino alla pubblicazione con Franca Stagi, nel 1982, del volume L’Architettura degli Alberi); le strutture verdi, come Leonardi chiama i parchi che progetta tra la fine degli anni Sessanta e i primi anni Ottanta; le strutture provvisorie che contraddistinguono i progetti per le Feste de l’Unità (torri segnaletiche, padiglioni, percorsi).
Una delle sperimentazioni più originali, la Struttura Reticolare Acentrata (S.R.A.), è un metodo per la progettazione del territorio e del verde sviluppato attraverso l’elaborazione grafica di una “maglia” di poligoni irregolari accostati tra loro. Nodi e aste di collegamento definiscono il confine di ogni poligono, cioè di ogni porzione di superficie in cui viene suddiviso il territorio. Dare struttura al territorio coincide con la volontà di strutturare il proprio modus operandi, definire cioè regole e limiti entro cui muoversi. Non un sistema rigido e ripetitivo, bensì uno strumento “guida” della progettazione che rifiuta l’arbitrarietà e la casualità.
Lo stesso principio dà vita a una nuova idea di design, i Solidi: sedie, sgabelli, tavoli, scaffali, divani, ecc. Un solo materiale, il cassero di legno per calcestruzzo; un solo colore, una vernice protettiva gialla; una sola tavola, larga 50 cm, lunga 100, 150, 200, 250 o 300 cm e spessa 2,7 cm, dalla quale ottenere, senza scarto, tutti i pezzi necessari per realizzare il Solido. Con questo presupposto tra il 1983 e il 2003 esplora le innumerevoli possibilità del formato realizzando centinaia di prototipi differenti.
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