Giovanni Profumo. Tutto era e sarà luce
Dal 03 Agosto 2013 al 25 Agosto 2013
Rapallo | Genova
Luogo: Antico Castello sul Mare
Indirizzo: lungomare Vittorio Veneto
Orari: venerdì, sabato, domenica, festivi e prefestivi 18-21
Curatori: Marzia Capannolo
Telefono per informazioni: +39 0185 680288/ 0185 680216
E-Mail info: info@comune.rapallo.ge.it
Sito ufficiale: http://www.comune.rapallo.ge.it
Il prossimo 2 agosto presso l’Antico Castello di Rapallo verrà inaugurata la mostra “Giovanni Profumo. Tutto era e sarà luce” a cura di Marzia Capannolo.
La retrospettiva sull’artista ligure Giovanni Profumo restituisce al pubblico dell’arte le opere più rappresentative della quarantennale attività del pittore genovese (nato nel 1935 e morto nel 1997) attraverso l’esposizione di circa trenta opere realizzate ad olio su tela, provenienti da importanti collezioni private nazionali e internazionali.
Dopo la mostra del 2010 GIOVANNI PROFUMO, Il tempo è degli uomini, presentata a Roma nelle sale di Palazzo Valentini, e a seguito della retrospettiva GIOVANNI PROFUMO, inaugurata a Genova a Palazzo Lomellino nel 2011, il nuovo progetto espositivo organizzato da Interno Ventidue Arte Contemporanea e dall’Associazione Mater Matuta, in collaborazione con il Comune di Rapallo, sotto il patrocinio della Regione Liguria e della Provincia di Genova, intende ripercorrere i momenti più salienti della produzione dell'artista riservando particolare attenzione alle opere degli anni Ottanta e Novanta in cui il rimando alla natura, proprio delle tele dei decenni precedenti, si declina secondo un’accezione puramente estetica e visiva dell’incidenza della luce sulla materia. La mostra evidenzia infatti la costante ricerca di Profumo incentrata sul tema della luce che ispira e sostiene la sua intera produzione, a partire dalle opere figurative degli anni '50 che rielaborano l’eredità del tonalismo ligure, fino alle prove ultime dove lo schema compositivo giunge ad una estrema semplificazione e la gamma dei colori si riduce a minime variazioni tonali.
Il titolo della mostra Tutto era e sarà luce riprende - mutandolo - un verso di una poesia dello stesso Profumo già adottato da Germano Beringheli - curatore della retrospettiva postuma del 1998 presso la Loggia della Mercanzia a Genova - per sintetizzare la poetica dell’artista in occasione della pubblicazione del testo critico firmato dallo stesso Beringheli nella monografia “Giovanni Profumo” edita nel 2010 che accompagna anche la presente mostra.
In tutta la sua carriera Profumo ha evitato sistematicamente di datare le sue tele rimuovendole così da una linea temporale progressiva; pertanto, il percorso espositivo della mostra di Rapallo evita a sua volta un criterio di ricostruzione cronologica, privilegiando la copiosa produzione degli anni Novanta, tutta giocata su sottili varianti luminose e schemi compositivi fissi. I decenni precedenti sono testimoniati da un ristretto nucleo di opere, disegni e oli su tela, dove la presenza di elementi formali si configura come ulteriore mezzo di approfondimento del tema della luce.
Dal superamento concettuale della categoria dell’informale che segna la ricerca pittorica di Profumo dei primi anni Sessanta, alla ripresa di volumi e piani geometrici bidimensionali, fino all’ultima fase decisamente segnata da un’estetica densa di lirismo monocromatico, l’affermazione della pittura di Profumo si compie in nome di un’ideale assoluto di equilibrio e bellezza che attraverso la suggestione del colore tende ad una sintesi perfetta fra forma e contenuto, apprezzabile soprattutto nelle mirabili opere degli anni Novanta che fino al 25 agosto p.v. saranno esposte presso le sale del Castello di Rapallo.
La retrospettiva sull’artista ligure Giovanni Profumo restituisce al pubblico dell’arte le opere più rappresentative della quarantennale attività del pittore genovese (nato nel 1935 e morto nel 1997) attraverso l’esposizione di circa trenta opere realizzate ad olio su tela, provenienti da importanti collezioni private nazionali e internazionali.
Dopo la mostra del 2010 GIOVANNI PROFUMO, Il tempo è degli uomini, presentata a Roma nelle sale di Palazzo Valentini, e a seguito della retrospettiva GIOVANNI PROFUMO, inaugurata a Genova a Palazzo Lomellino nel 2011, il nuovo progetto espositivo organizzato da Interno Ventidue Arte Contemporanea e dall’Associazione Mater Matuta, in collaborazione con il Comune di Rapallo, sotto il patrocinio della Regione Liguria e della Provincia di Genova, intende ripercorrere i momenti più salienti della produzione dell'artista riservando particolare attenzione alle opere degli anni Ottanta e Novanta in cui il rimando alla natura, proprio delle tele dei decenni precedenti, si declina secondo un’accezione puramente estetica e visiva dell’incidenza della luce sulla materia. La mostra evidenzia infatti la costante ricerca di Profumo incentrata sul tema della luce che ispira e sostiene la sua intera produzione, a partire dalle opere figurative degli anni '50 che rielaborano l’eredità del tonalismo ligure, fino alle prove ultime dove lo schema compositivo giunge ad una estrema semplificazione e la gamma dei colori si riduce a minime variazioni tonali.
Il titolo della mostra Tutto era e sarà luce riprende - mutandolo - un verso di una poesia dello stesso Profumo già adottato da Germano Beringheli - curatore della retrospettiva postuma del 1998 presso la Loggia della Mercanzia a Genova - per sintetizzare la poetica dell’artista in occasione della pubblicazione del testo critico firmato dallo stesso Beringheli nella monografia “Giovanni Profumo” edita nel 2010 che accompagna anche la presente mostra.
In tutta la sua carriera Profumo ha evitato sistematicamente di datare le sue tele rimuovendole così da una linea temporale progressiva; pertanto, il percorso espositivo della mostra di Rapallo evita a sua volta un criterio di ricostruzione cronologica, privilegiando la copiosa produzione degli anni Novanta, tutta giocata su sottili varianti luminose e schemi compositivi fissi. I decenni precedenti sono testimoniati da un ristretto nucleo di opere, disegni e oli su tela, dove la presenza di elementi formali si configura come ulteriore mezzo di approfondimento del tema della luce.
Dal superamento concettuale della categoria dell’informale che segna la ricerca pittorica di Profumo dei primi anni Sessanta, alla ripresa di volumi e piani geometrici bidimensionali, fino all’ultima fase decisamente segnata da un’estetica densa di lirismo monocromatico, l’affermazione della pittura di Profumo si compie in nome di un’ideale assoluto di equilibrio e bellezza che attraverso la suggestione del colore tende ad una sintesi perfetta fra forma e contenuto, apprezzabile soprattutto nelle mirabili opere degli anni Novanta che fino al 25 agosto p.v. saranno esposte presso le sale del Castello di Rapallo.
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