Gli anni del 68. Voci e carte dall'archivio dei movimenti
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Gli anni del 68. Voci e carte dall'archivio dei movimenti
Dal 27 Gennaio 2017 al 26 Febbraio 2017
Genova
Luogo: Palazzo Ducale
Indirizzo: piazza Giacomo Matteotti 9
Enti promotori:
- Archivio dei Movimenti di Genova
E-Mail info: archiviomovimenti@archiviomovimenti.org
Sito ufficiale: http://www.archiviomovimenti.org/
La Fondazione Micheletti collabora alla realizzazione della Mostra "Gli anni del 68. Voci e carte dell'Archivio dei Movimenti", organizzata dall'Archivio dei Movimenti di Genova. Dal 27 gennaio al 26 febbraio 2017 Palazzo Ducale (Loggia degli Abati) ospiterà la mostra "Gli anni del 68. Voci e carte dall'archivio dei movimenti" organizzata dall'Associazione per un Archivio dei movimenti e dalla Fondazione Palazzo Ducale, con il patrocinio del Comune di Genova e in collaborazione con la Biblioteca Berio, la Soprintendenza archivistica e bibliografica della Liguria, il Municipio Centro-Est. La mostra renderà visibile per la prima volta una ricca selezione dei materiali (volantini, opuscoli, manifesti, libri, riviste, fotografie, video, filmati, oggetti), prevalentemente riferiti a un ambito genovese, ma non solo, raccolti, ordinati e conservati nell'Archivio dei movimenti, che ha sede presso la Biblioteca Berio. L'esposizione cercherà di offrire uno spaccato, inevitabilmente frammentario, di una stagione fondamentale della storia italiana del Novecento. Una stagione che ruota intorno alla data fatidica, per l'appunto il 68, ma si irradia, tra continuità e discontinuità, rotture e genealogie più o meno mitizzate, sull'intero ventennio 1960-1980. Per questo i curatori hanno pensato di intitolare la mostra, con un piccolo gioco di parole, "gli anni del 68". Facendo parlare i documenti e ascoltando le voci dei protagonisti dell'epoca, ma senza inseguire miraggi di neutralità storica, la mostra proverà a far emergere la capacità del 68 di esercitare una critica permanente nei confronti della realtà esistente. Questa applicazione infaticabile della critica, pur con tutte le sue contraddizioni e aporie, rese possibile una stagione ricca di lotte e di mobilitazioni "dal basso", di forme di democrazia diretta e partecipativa. "Il nostro obbiettivo" spiegano gli organizzatori "è anche quello di favorire l'incontro con un pubblico il più esteso possibile, anche se lontano per esperienza, età o storia personale da quel momento storico, per informarlo, coinvolgerlo e stimolarlo alla discussione nei confronti di quel recente passato. La stagione delle grandi lotte operaie e studentesche ha visto infatti la nascita di movimenti, in primo luogo il femminismo, che hanno saputo contaminare la sfera personale con quella politica, prefigurando problematiche di assoluta attualità".
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