In quel ventennio c'è ancora il nostro specchio
Dal 16 Aprile 2015 al 30 Aprile 2015
Genova
Luogo: Biblioteca Universitaria
Indirizzo: via Balbi 40
Orari: Lun-Ven 9-18; Sab 9-13
Enti promotori:
- MiBACT
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 010 2546401/ 445 / 453 / 478
E-Mail info: bu-ge.eventi@beniculturali.it
Sito ufficiale: http://www.bibliotecauniversitaria.ge.it
Attraverso le pubblicazioni dell’epoca, la mostra percorre un itinerario tra alcuni dei più importanti contributi intellettuali del ventennio, dall’ambizioso progetto di costruzione dell’uomo nuovo fascista, con l’esasperazione del concetto nel mito della razza, alla sua concretizzazione nell’Impero fino al tragico epilogo della seconda guerra mondiale.
Dall’altro lato si oppone la cultura democratica, dalla stampa clandestina alla lotta di liberazione, con particolare sottolineatura di alcune importanti ma meno conosciute figure antifasciste significative per la loro originalità e il loro legame con la città di Genova.
«Bisogna fare di tutto perché quella intossicazione vischiosa non ci riafferri: bisogna tenerla d'occhio, imparare a riconoscerla in tutti i suoi travestimenti. In quel ventennio c'è ancora il nostro specchio: uno specchio deformante, che dà a chi vi si guarda un aspetto mostruoso di caricatura.
Ma i tratti essenziali sono quelli: non dimentichiamoli. Solo riguardando ogni tanto in quello specchio possiamo accorgerci che la guerra di liberazione, nel profondo delle coscienze, non è ancora terminata.»
Piero Calamandrei, Per la storia del costume fascista, “Il Ponte”, VIII, 10, 1952, pp. 1337-1348.
Dall’altro lato si oppone la cultura democratica, dalla stampa clandestina alla lotta di liberazione, con particolare sottolineatura di alcune importanti ma meno conosciute figure antifasciste significative per la loro originalità e il loro legame con la città di Genova.
«Bisogna fare di tutto perché quella intossicazione vischiosa non ci riafferri: bisogna tenerla d'occhio, imparare a riconoscerla in tutti i suoi travestimenti. In quel ventennio c'è ancora il nostro specchio: uno specchio deformante, che dà a chi vi si guarda un aspetto mostruoso di caricatura.
Ma i tratti essenziali sono quelli: non dimentichiamoli. Solo riguardando ogni tanto in quello specchio possiamo accorgerci che la guerra di liberazione, nel profondo delle coscienze, non è ancora terminata.»
Piero Calamandrei, Per la storia del costume fascista, “Il Ponte”, VIII, 10, 1952, pp. 1337-1348.
SCARICA IL COMUNICATO IN PDF
COMMENTI
-
Dal 31 ottobre 2024 al 24 febbraio 2025
Milano | Fondazione Prada
Meriem Bennani. For My Best Family
-
Dal 31 ottobre 2024 al 02 febbraio 2025
Arezzo | Galleria d’Arte Contemporanea / Sala Sant’Ignazio
Vasari. Il Teatro delle Virtù
-
Dal 31 ottobre 2024 al 26 gennaio 2025
Roma | Scuderie del Quirinale
Guercino. L’era Ludovisi a Roma
-
Dal 01 novembre 2024 al 15 febbraio 2025
Torino | PAV - Parco Arte Vivente
Adrián Balseca. Cambio de fuerza
-
Dal 29 ottobre 2024 al 02 febbraio 2025
Milano | Museo Diocesano Carlo Maria Martini
Un capolavoro per Milano 2024 - Sandro Botticelli. Adorazione dei Magi
-
Dal 25 ottobre 2024 al 23 marzo 2025
Venezia | Ca’ Pesaro – Galleria Internazionale d’Arte Moderna
Roberto Matta 1911 - 2002