Tommaso Andreocci. Transfer
Dal 17 Settembre 2015 al 14 Ottobre 2015
Latina
Luogo: Galleria Musicale/Auditorium Roffredo Caetani del Conservatorio Ottorino Respighi
Indirizzo: via Ezio 32
Orari: dal lunedì al sabato 10,30 - 19,30
Curatori: Fabio D'Achille
Enti promotori:
- MAD Museo d'Arte Diffusa
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 393.3242424
E-Mail info: eventi@madarte.it
Sito ufficiale: http://www.madarte.it
La mostra di Tommaso Andreocci curata da Fabio D’Achille per l’imminente XII edizione della rassegna artistico-musicale Giovedì in Musicasarà inaugurata giovedì 17 settembre 2015 nella Galleria Musicale d’Arte Contemporanea dell’Auditorium Roffredo Caetani del Conservatorio “Ottorino Respighi” di Latina - una delle sedi espositive permanenti più grandi (l’unica pubblica) del Museo d’Arte Diffusa.
L’esposizione, come esplicita il titolo, è stata ideata proprio intorno al concetto di Transfer, ossia passaggio, trasformazione, intervento in post produzione di opere realizzate in precedenza dall’artista, che subiscono una manipolazione tecnica attraverso l’utilizzo sia di strumenti tradizionali come il disegno, la matita, sia all’impiego di dispositivi digitali, sia, infine, a una combinazione tra i due. Grazie alla vastità dei mezzi e alla perizia dei loro impieghi, all’interazione dunque di tecnica, mano dell’artefice e macchina (software), l’artista mostra come dall’opera di partenza originale possano nascerne nuove, dove il carattere di serialità industriale su cui si fondava la Pop Art convive con la diversità più propriamente artistica.
Il transfer, applicato dall’artista a quattro progetti centrali della sua vasta produzione, ossia le prospettive di derivazione albertiana, le archeologie industriali della personale “Cattedrali di Memorie” (Pinacoteca Comunale, MAD 2010) ciclo di disegni ora riportati su alluminio, Le Violon d’Ingres di Man Ray, dà vita a cangiamenti pittorici, di luce, cromatici, di rilievo, sfumature; il cambiamento, la trasformazione, è elemento basilare della creazione e della creatività, e investe tutte le caratteristiche della composizione, facendoci toccare con mano il carattere vitale dell’arte, le sue infinite potenzialità sfruttate dall’artista.
Laura Cianfarani
L’esposizione, come esplicita il titolo, è stata ideata proprio intorno al concetto di Transfer, ossia passaggio, trasformazione, intervento in post produzione di opere realizzate in precedenza dall’artista, che subiscono una manipolazione tecnica attraverso l’utilizzo sia di strumenti tradizionali come il disegno, la matita, sia all’impiego di dispositivi digitali, sia, infine, a una combinazione tra i due. Grazie alla vastità dei mezzi e alla perizia dei loro impieghi, all’interazione dunque di tecnica, mano dell’artefice e macchina (software), l’artista mostra come dall’opera di partenza originale possano nascerne nuove, dove il carattere di serialità industriale su cui si fondava la Pop Art convive con la diversità più propriamente artistica.
Il transfer, applicato dall’artista a quattro progetti centrali della sua vasta produzione, ossia le prospettive di derivazione albertiana, le archeologie industriali della personale “Cattedrali di Memorie” (Pinacoteca Comunale, MAD 2010) ciclo di disegni ora riportati su alluminio, Le Violon d’Ingres di Man Ray, dà vita a cangiamenti pittorici, di luce, cromatici, di rilievo, sfumature; il cambiamento, la trasformazione, è elemento basilare della creazione e della creatività, e investe tutte le caratteristiche della composizione, facendoci toccare con mano il carattere vitale dell’arte, le sue infinite potenzialità sfruttate dall’artista.
Laura Cianfarani
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tommaso andreocci ·
galleria musicale auditorium roffredo caetani del conservatorio ottorino respighi
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