Pop in Italia

Mario Schifano, Paesaggio anemico, 1973, smalti su tela, 80x100

 

Dal 26 Novembre 2016 al 26 Gennaio 2017

Livorno

Luogo: Galleria Guastalla Centro Arte

Indirizzo: via Roma 45

Telefono per informazioni: +39 0586 808518

E-Mail info: info@guastallacentroarte.com

Sito ufficiale: http://www.guastallacentroarte.com



La Galleria Guastalla Centro Arte presenta una selezione di opere di artisti che hanno partecipato alla nascita del movimento Pop in Italia. L’innegabile importanza storica di questi artisti deriva dal fatto che ognuno di loro ha rappresentato appieno ed in grande stile la risposta italiana alla crisi dell’arte informale, interpretando in modo autonomo ed originale gli stilemi che arrivavano dagli artisti Pop inglesi e americani.

In mostra saranno presenti opere di Franco Angeli, Enrico Baj, Paolo Baratella, Tano Festa, Piero Gilardi, Concetto Pozzati, Mimmo Rotella, Mario Schifano, Emilio Tadini. Di certo, tra le caratteristiche primarie della Pop italiana vi è il rapporto con il passato, con l’arte e con la sua storia, poco importa se antica o recente, in genere più antica. Il fatto è che per gli artisti italiani il riferimento alla cultura alta è quasi irrinunciabile: le citazioni più o meno esplicite di Festa, Angeli, Schifano, dello stesso Baj, sono una costante nel lavoro di questi artisti, sono il vero filo conduttore di questa vicenda.

Ciò che naturalmente impressiona e dà il tono assolutamente caratteristico alla Pop italiana è proprio questa presenza e la varietà degli atteggiamenti; certo è che la riflessione, tra ironico e affettuoso, è non solo – e non tanto – sulla storia dell’arte, ma sulla diffusione delle immagini che hanno fatto la storia dell’arte in quanto oggetti di consumo.

Dalle parole di Tano Festa, meglio di tutto, si evince quale fosse la differenza e l’autonomia della Pop art italiana rispetto a quella d’oltreoceano; Tano Festa nell’intervista a Antonella Amendola del 1986 rispondeva così: “Spregiudicatamente? Che cosa vuol dire? Per te è spregiudicato l’artista pop americano che elegge a status symbol della sua cultura la bottiglia della Coca Cola o il cartellone pubblicitario? Mi dispiace per gli americani che hanno così poca storia alle spalle, ma per un artista italiano, romano e per di più vissuto ad un tiro di schioppo dalle mura vaticane, popular è la Cappella Sistina, vero marchio del Made in Italy…”

Gli artisti che partecipano alla pop art italiana sia che facciano parte del gruppo romano così detto di Piazza del Popolo, come Tano Festa, Franco Angeli, Mario Schifano, o che si siano espressi nell’area milanese-torinese, come Emilio Tadini, Enrico Baj, Mimmo Rotella, Piero Gilardi, Paolo Baratella elaborano un linguaggio che della pop art assume le valenze più umanistiche e letterarie rispecchiando così le varie autonomie e sensibilità di ogni singolo, non rinunciando mai alla ricerca della qualità pittorica e soprattutto al valore specifico dell’opera d’arte. E’ così che Schifano assumerà come proprie icone del linguaggio di massa l’immagine della Coca Cola, della Esso, ecc., Franco Angeli quei simboli classici del potere politico, cioè l’aquila e la lupa capitolina che si intrecciano ai nuovi simboli del potere economico quale è il Dollaro e Tano Festa le immagini tratte soprattutto dagli affreschi di Michelangelo,ma anche le persiane e i cieli di Roma, superando così la fredda figurazione tipica del linguaggio pop americano ritenuta frutto di una ideologia di stampo capitalista a vantaggio di una pittura che ricerca una maggior continuità con la tradizione e un più profondo impegno umano e sociale.

Questa mostra vuole essere anche un omaggio doveroso a molti di questi artisti che sono transitati dalla galleria Guastalla-Graphis Arte sin dagli anni ’70 e con i quali sono stati stretti rapporti di amicizia e di collaborazione.

Di Enrico Baj, che insieme a Mimmo Rotella, può essere considerato fra i precursori di questa esperienza artistica, saranno visibili in mostra alcune opere fra cui “Piccolo militare” del 1971 dove, oltre all’uso della pittura su uno sfondo di stoffa arabescata, l’ artista utilizza stemmi, decorazioni e medaglie dando vita ad una divertente composizione dal richiamo dadaista; “Omaggio a Modigliani”, una pittura e decollage su tela di Mimmo Rotella, appositamente eseguito per la Casa Natale Modigliani di Livorno, rappresenta un omaggio ai grandi artisti italiani, anche quelli moderni. Sarnno esposte alcune opere di Tano Festa tra cui una della celebre serie dei Michelangelo, realizzata dall’artista a voler sottolineare la peculiarità della situazione italiana, dove anche l'arte antica può diventare “popular” ed essere rivisitata. Ed ancora alcune opere di Franco Angeli della serie dei paesaggi geometrici. Saranno visibili inoltre alcune opere di Mario Schifano che fanno riferimento alla sua produzione dei primi anni ’70 col tema delle palme e dei paesaggi anemici, che l’artista ha affrontato in vari periodi. Di Piero Gilardi saranno presentate una serie di opere, realizzate in poliuretano espanso, dove il richiamo a vari aspetti del mondo naturale testimonia la volontà dell'artista di sostituire ai simboli del consumo di massa una natura idealizzata e perfetta. Anche le opere di Concetto Pozzati, di Emilio Tadini e Paolo Baratella sono a testimoniare quanto questo movimento artistico sia stato diffuso e interpretato con varie sfaccettature a seconda delle diverse personalità di ciascun artista.

Inaugurazione sabato 26 novembre 2016 ore 18
Orari: da lunedì a sabato 10-13 / 16,30-20; mese di gennaio il sabato 10-13

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