Carla Tolomeo. Manual de Zoología Fantástica
Dal 12 Marzo 2022 al 12 Giugno 2022
Viareggio | Lucca
Luogo: Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea Lorenzo Viani
Indirizzo: Piazza Giuseppe Mazzini
Orari: mercoledì-sabato 15:30-19:30; domenica 9:30-13:30 / 15:30-19:30; lunedì-martedì chiuso
Enti promotori:
- Comune di Viareggio
- Assessorato alla Cultura
Telefono per informazioni: +39 0584 581118
E-Mail info: gamc@comune.viareggio.lu.it
Si rinnova il sodalizio artistico tra la città di Viareggio e la Galleria d’Arte Contini: la Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea Lorenzo Viani ospiterà dal 12 marzo al 12 giugno 2022 le coloratissime ed estrose opere di Carla Tolomeo creando un ensemble che ci farà viaggiare in un mondo parallelo di fantasia e cosmogonie.
L’esposizione è promossa dal Comune di Viareggio e dall’Assessorato alla Cultura, organizzata dalla Galleria d’Arte Contini di Venezia e Cortina che rappresenta l’artista a livello nazionale ed internazionale.
Carla Tolomeo attraverso l'appassionata lettura de “L’oro delle tigri” ha scoperto i libri di Jorge Luis Borges approdando al “Manuale di Zoologia Fantastica” diventato per lei una sorta di breviario.
“Facevo una ricerca sui bestiari, sono sempre stata affascinata dal rapporto dell’uomo con l’animale, sul mondo fantastico che si è stabilito attraverso questo legame, sulla magia che l’animale ha suggerito, sul mito che ha creato, sulla circolarità del pensiero perché in tutti i testi più antichi esistono singolari concezioni, a volte parallele sull’origine animale dell’intero creato”.
Da qui il titolo e il tema della mostra: “Manual de Zoología Fantástica”, che ne racconta e rivela la ricerca, di come gli animali sono diventati un ponte tra terra e cielo e di come le leggende e le allegorie in essi contenuti abbiano portato l’uomo ad interrogarsi sull' origine delle cose e dell’intero creato. Come Borges nel suo “Manual”, Carla Tolomeo ci mette in contatto con la nostra parte più primitiva, fatta di storie tramandate, di tradizioni, di sogni che collegano tutti noi come unico essere in un’unica tribù.
Il mondo di Carla Tolomeo è un immaginario eclettico e colto, di creazioni sospese in un affascinante territorio in bilico tra arte e il design d’autore, ricorrendo ad echi letterari di libri ricchi di visioni.
La tradizione della scrittura dei bestiari, da cui Carla Tolomeo ha tratto le sue ricerche, nasce dall’idea dell’uomo di voler unire umano e divino. Gli artisti e gli scrittori che si sono susseguiti nelle varie epoche, hanno utilizzato gli animali nei loro scritti o dipinti come simboli allegorici nascosti proprio a testimoniare uno studio attento e minuzioso sulla simbologia che quel determinato animale possa riproporre una caratteristica divina o umana.
Con il passare del tempo la funzione moralizzatrice del bestiario passa in secondo piano, per poi diventare un compendio della più vasta immaginazione della mente umana, come il grande esempio riportatoci dal “Manuale di Zoologia Fantastica” di Jorge Luis Borges, del 1957, che narra delle strane entità che la fantasia degli uomini ha generato nel corso del tempo e dello spazio. Niente è casuale su questa terra, soprattutto l’incontro tra uomo e animale, e da qui appunto Carla Tolomeo prende spunto nel realizzare le opere per questa straordinaria esposizione.
Carla Tolomeo incontra Borges alla fine degli anni 70’ e rimane così colpita dalle sue parole da definirlo un “Omero argentino”. Ne è molto influenzata e ogni volta che può cerca, anche solo con la fantasia delle sue opere, di tornare a Buenos Aires, la città di Borges.
Tutto questo, unito allo stile giapponese e metafisico della sua prima formazione e l’ammirazione per il modernismo catalano di Gaudí, trova terreno fertile nei ricordi d’infanzia dell’artista rendendola una fantasista dell’allegoria, proprio come Dante a suo tempo. Il risultato è una forma d’arte che si serve del disegno unito alla ricercatezza dei tessuti delle sue famose sedie, vere e proprie opere d’arte che uniscono natura e uomo alla ricerca di una spiritualità totemica in mezzo ad animali e simboli.
Il procedimento creativo inizia con il recupero di una sedia antica, o con la creazione di una forma inedita sulla cui struttura, la “tela bianca”, si sviluppa la fase di ricerca e scelta di moduli e di tessuti, come una selezione di colori di un dipinto. I moduli sono disegnati, ritagliati e assemblati al fine di creare le forme scultoree che connotano la sua creatività. Arricchite e personalizzate da velluti dai disegni esclusivi, da broccati, passamanerie e lampassi, le sedie della Tolomeo non sono oggetti di arredo, ma veri e propri inni alla vita.
La collezione, esibita per l’evento dalla Galleria d’Arte Contini, si afferma come un unicum sul panorama dell’arte contemporanea, le cui opere dalle infinite variazioni cromatiche riportano alla mente una possibile zoologia fiabesca testimoniando la forza creatrice del suo inarrestabile eclettismo.
Carla Tolomeo nasce a Pinerolo (TO) nel 1941, ma cresce e studia a Roma dove si forma come pittrice. Incoraggiata, ancora bambina, da Giorgio de Chirico e in seguito da Guttuso, Gentilini e Attardi, nel 1971 inizia ad esporre a Lugano, trovando fonte d’ispirazione soprattutto nella pittura giapponese. A Milano, dove verrà presentata da Giovanni Testori nel mondo dell’arte meneghina dunque, Carla comincerà una nuova fervida stagione artistica, mettendo a frutto gli studi fatti sull’opera dei grandi artisti classici, Vittore Carpaccio, Albrecht Dürer e Leonardo. Dopo un’esperienza in Paraguay, l’artista troverà il suo centro, ancora una volta, a Milano, dove, al lavoro creativo, si accompagna l’insegnamento dell’incisione all’Accademia di Brera e di Venezia. Nel 1997 inizia ad esporre le Sedie, che segnano una svolta nella sua produzione artistica. Con queste creazioni, vero pretesto di divertimento colto che è stato subito recepito dal mondo intero, la Tolomeo sorprende i suoi collezionisti. Forte della sua esperienza di vita, dei suoi studi, della ricchezza delle sue ricerche su Borges, della sua bravura, del suo studio sulla pittura giapponese e degli insegnamenti del suo antico maestro, Giorgio de Chirico, Carla Tolomeo riesce a trasformare le sedie in totem, in un guizzo di pesci, in un fiore dalle dimensioni smisurate ecc. Le sue Sedie-Scultura diventano pertanto qualcosa di magico che rimanda ad un’infanzia quasi ritrovata, con un pizzico di malizia di chi la vita l’ha intensamente vissuta. Inaugurazione sabato 12 marzo 2022 alle ore 15:30 alla presenza dell’artista
L’esposizione è promossa dal Comune di Viareggio e dall’Assessorato alla Cultura, organizzata dalla Galleria d’Arte Contini di Venezia e Cortina che rappresenta l’artista a livello nazionale ed internazionale.
Carla Tolomeo attraverso l'appassionata lettura de “L’oro delle tigri” ha scoperto i libri di Jorge Luis Borges approdando al “Manuale di Zoologia Fantastica” diventato per lei una sorta di breviario.
“Facevo una ricerca sui bestiari, sono sempre stata affascinata dal rapporto dell’uomo con l’animale, sul mondo fantastico che si è stabilito attraverso questo legame, sulla magia che l’animale ha suggerito, sul mito che ha creato, sulla circolarità del pensiero perché in tutti i testi più antichi esistono singolari concezioni, a volte parallele sull’origine animale dell’intero creato”.
Da qui il titolo e il tema della mostra: “Manual de Zoología Fantástica”, che ne racconta e rivela la ricerca, di come gli animali sono diventati un ponte tra terra e cielo e di come le leggende e le allegorie in essi contenuti abbiano portato l’uomo ad interrogarsi sull' origine delle cose e dell’intero creato. Come Borges nel suo “Manual”, Carla Tolomeo ci mette in contatto con la nostra parte più primitiva, fatta di storie tramandate, di tradizioni, di sogni che collegano tutti noi come unico essere in un’unica tribù.
Il mondo di Carla Tolomeo è un immaginario eclettico e colto, di creazioni sospese in un affascinante territorio in bilico tra arte e il design d’autore, ricorrendo ad echi letterari di libri ricchi di visioni.
La tradizione della scrittura dei bestiari, da cui Carla Tolomeo ha tratto le sue ricerche, nasce dall’idea dell’uomo di voler unire umano e divino. Gli artisti e gli scrittori che si sono susseguiti nelle varie epoche, hanno utilizzato gli animali nei loro scritti o dipinti come simboli allegorici nascosti proprio a testimoniare uno studio attento e minuzioso sulla simbologia che quel determinato animale possa riproporre una caratteristica divina o umana.
Con il passare del tempo la funzione moralizzatrice del bestiario passa in secondo piano, per poi diventare un compendio della più vasta immaginazione della mente umana, come il grande esempio riportatoci dal “Manuale di Zoologia Fantastica” di Jorge Luis Borges, del 1957, che narra delle strane entità che la fantasia degli uomini ha generato nel corso del tempo e dello spazio. Niente è casuale su questa terra, soprattutto l’incontro tra uomo e animale, e da qui appunto Carla Tolomeo prende spunto nel realizzare le opere per questa straordinaria esposizione.
Carla Tolomeo incontra Borges alla fine degli anni 70’ e rimane così colpita dalle sue parole da definirlo un “Omero argentino”. Ne è molto influenzata e ogni volta che può cerca, anche solo con la fantasia delle sue opere, di tornare a Buenos Aires, la città di Borges.
Tutto questo, unito allo stile giapponese e metafisico della sua prima formazione e l’ammirazione per il modernismo catalano di Gaudí, trova terreno fertile nei ricordi d’infanzia dell’artista rendendola una fantasista dell’allegoria, proprio come Dante a suo tempo. Il risultato è una forma d’arte che si serve del disegno unito alla ricercatezza dei tessuti delle sue famose sedie, vere e proprie opere d’arte che uniscono natura e uomo alla ricerca di una spiritualità totemica in mezzo ad animali e simboli.
Il procedimento creativo inizia con il recupero di una sedia antica, o con la creazione di una forma inedita sulla cui struttura, la “tela bianca”, si sviluppa la fase di ricerca e scelta di moduli e di tessuti, come una selezione di colori di un dipinto. I moduli sono disegnati, ritagliati e assemblati al fine di creare le forme scultoree che connotano la sua creatività. Arricchite e personalizzate da velluti dai disegni esclusivi, da broccati, passamanerie e lampassi, le sedie della Tolomeo non sono oggetti di arredo, ma veri e propri inni alla vita.
La collezione, esibita per l’evento dalla Galleria d’Arte Contini, si afferma come un unicum sul panorama dell’arte contemporanea, le cui opere dalle infinite variazioni cromatiche riportano alla mente una possibile zoologia fiabesca testimoniando la forza creatrice del suo inarrestabile eclettismo.
Carla Tolomeo nasce a Pinerolo (TO) nel 1941, ma cresce e studia a Roma dove si forma come pittrice. Incoraggiata, ancora bambina, da Giorgio de Chirico e in seguito da Guttuso, Gentilini e Attardi, nel 1971 inizia ad esporre a Lugano, trovando fonte d’ispirazione soprattutto nella pittura giapponese. A Milano, dove verrà presentata da Giovanni Testori nel mondo dell’arte meneghina dunque, Carla comincerà una nuova fervida stagione artistica, mettendo a frutto gli studi fatti sull’opera dei grandi artisti classici, Vittore Carpaccio, Albrecht Dürer e Leonardo. Dopo un’esperienza in Paraguay, l’artista troverà il suo centro, ancora una volta, a Milano, dove, al lavoro creativo, si accompagna l’insegnamento dell’incisione all’Accademia di Brera e di Venezia. Nel 1997 inizia ad esporre le Sedie, che segnano una svolta nella sua produzione artistica. Con queste creazioni, vero pretesto di divertimento colto che è stato subito recepito dal mondo intero, la Tolomeo sorprende i suoi collezionisti. Forte della sua esperienza di vita, dei suoi studi, della ricchezza delle sue ricerche su Borges, della sua bravura, del suo studio sulla pittura giapponese e degli insegnamenti del suo antico maestro, Giorgio de Chirico, Carla Tolomeo riesce a trasformare le sedie in totem, in un guizzo di pesci, in un fiore dalle dimensioni smisurate ecc. Le sue Sedie-Scultura diventano pertanto qualcosa di magico che rimanda ad un’infanzia quasi ritrovata, con un pizzico di malizia di chi la vita l’ha intensamente vissuta. Inaugurazione sabato 12 marzo 2022 alle ore 15:30 alla presenza dell’artista
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