Matteo Ciardini. Al di là del mare è il cielo
Dal 21 Agosto 2021 al 02 Settembre 2021
Seravezza | Lucca
Luogo: Chiesa della Madonna del Carmine
Indirizzo: Via G. Lombardi 38
Orari: da giovedì a domenica 18.30-21.30
Curatori: Lorenzo Belli
Enti promotori:
- Alkedo aps in collaborazione con la Galleria Paola Raffo Arte Contemporanea
- Con il patrocinio del Comune di Seravezza e del Museo Ugo Guidi
Costo del biglietto: L’ingresso sarà contingentato per possessori di green pass anche su appuntamento
Telefono per informazioni: +39 0584 283338
E-Mail info: paolaraffo@tiscali.it
Sabato 21 agosto alle ore 19 s’inaugura la mostra di Matteo Ciardini "Al di là del mare è il cielo", a cura di Lorenzo Belli, allestita presso lo spazio Cappella Marchi della chiesa barocca della Madonna del Carmine di Seravezza (LU).
L’esposizione di Ciardini rappresenta il quarto appuntamento del nuovo project space Cappella Marchi gestito da Alkedo aps che si contraddistingue per il dialogo tra ambientazione classica e nuovi linguaggi dell'arte contemporanea.
Ciardini torna a Seravezza dopo l’esposizione alle Scuderie Granducali di Palazzo Mediceo che lo videro protagonista nell’estate 2019 con le sue architetture pittoriche.
La pittura di Matteo Ciardini è intrisa dall’intimità del proprio vissuto che si definisce nelle diverse tonalità della luce reale. Il suo immaginario riproduce colori e figure desunte dall’osservazione del mondo, in cui decantano le attese diurne assieme a pensieri celati.
Con “Al di là del mare è il cielo” l’artista ci torna a parlare delle marine, che hanno caratterizzato il suo percorso artistico, in un modo più consapevole.
Come spiega il curatore Lorenzo Belli, “in queste opere sono rappresentati anche oggetti trovati durante un ipotetico viaggio terreno, come fossero ai margini di una strada: lucertole e cavallette sono protagonisti narranti del suo percorso, come strumenti di un rito che ci riportano all’asprezza della vita vissuta.
Gli elementi della natura rispecchiano lo stato profondo di passione e di sensi, di felicità e di tormento; in questo rapporto Ciardini include tutto ciò che trova sul suo cammino e si rivela a chi ama il tempo umano e lento del mondo naturale.
E’ questa emozione prodotta dalla realtà , questa stratificazione di memorie, di sensazioni, questo sentimento del tempo che l’artista cerca di imprimere nella materia, di strutturare in strati pittorici che formano paesaggi, figure, vegetazione, mare, cielo…
Al di là del mare è il cielo è andare oltre quel punto di congiunzione che non esiste, quel limite immaginario che esiste solo nella rappresentazione dell’immagine che è l’orizzonte.
L'orizzonte è effettivamente, una figura illimite, momentanea, apparente: è illimite in quanto composta da una linea formata dall'insieme dei punti in cui, rispetto all'osservatore, il cielo e la terra sembrano congiungersi.”
Le opere ad olio e ad acquerello si fonderanno con l’ambientazione ricca e decadente degli spazi della chiesa che, per le sue caratteristiche architettoniche, è uno spazio unico in tutta la Versilia.
Matteo Ciardini si è formato nella sua città natia, Firenze, presso l’Accademia di Belle Arti, diplomandosi in pittura e in progettazione e cura dei sistemi espositivi, e ha svolto l’attività di assistente presso la scuola di pittura della medesima istituzione. Dopo la prima esposizione al caffè Le Giubbe Rosse (2006), le sue opere sono state esposte a Belgrado per Outside Project, nelle ex carceri alle Murate a Firenze, e ancora presso California State University (CSU), Fresno, M-A-M, Museo Casa Natale di Giotto, Palazzo Panichi di Pietrasanta, Palazzo Medici Riccardi di Firenze, nello spazio collezione del Centro Pecci, Villa la Vedetta di Firenze, Officina Giovani di Prato, Fabbrica Ex Lucchesi di Prato, Museo della Grafica presso Palazzo Lanfranchi di Pisa, Palazzo Ducale di Lucca, Sala delle Grasce di PIetrasanta e Scuderie Granducali di Villa Medicea di Seravezza. E’ stato membro della giuria del “IX Premio Ugo Guidi” di Forte dei Marmi e selezionato da Vittorio Sgarbi al “XLV Premio Sulmona”.
Collabora con la galleria Paola Raffo Arte Contemporanea vivendo e lavorando tra Parigi e la provincia di Lucca, dove attualmente insegna educazione artistica.
L’esposizione di Ciardini rappresenta il quarto appuntamento del nuovo project space Cappella Marchi gestito da Alkedo aps che si contraddistingue per il dialogo tra ambientazione classica e nuovi linguaggi dell'arte contemporanea.
Ciardini torna a Seravezza dopo l’esposizione alle Scuderie Granducali di Palazzo Mediceo che lo videro protagonista nell’estate 2019 con le sue architetture pittoriche.
La pittura di Matteo Ciardini è intrisa dall’intimità del proprio vissuto che si definisce nelle diverse tonalità della luce reale. Il suo immaginario riproduce colori e figure desunte dall’osservazione del mondo, in cui decantano le attese diurne assieme a pensieri celati.
Con “Al di là del mare è il cielo” l’artista ci torna a parlare delle marine, che hanno caratterizzato il suo percorso artistico, in un modo più consapevole.
Come spiega il curatore Lorenzo Belli, “in queste opere sono rappresentati anche oggetti trovati durante un ipotetico viaggio terreno, come fossero ai margini di una strada: lucertole e cavallette sono protagonisti narranti del suo percorso, come strumenti di un rito che ci riportano all’asprezza della vita vissuta.
Gli elementi della natura rispecchiano lo stato profondo di passione e di sensi, di felicità e di tormento; in questo rapporto Ciardini include tutto ciò che trova sul suo cammino e si rivela a chi ama il tempo umano e lento del mondo naturale.
E’ questa emozione prodotta dalla realtà , questa stratificazione di memorie, di sensazioni, questo sentimento del tempo che l’artista cerca di imprimere nella materia, di strutturare in strati pittorici che formano paesaggi, figure, vegetazione, mare, cielo…
Al di là del mare è il cielo è andare oltre quel punto di congiunzione che non esiste, quel limite immaginario che esiste solo nella rappresentazione dell’immagine che è l’orizzonte.
L'orizzonte è effettivamente, una figura illimite, momentanea, apparente: è illimite in quanto composta da una linea formata dall'insieme dei punti in cui, rispetto all'osservatore, il cielo e la terra sembrano congiungersi.”
Le opere ad olio e ad acquerello si fonderanno con l’ambientazione ricca e decadente degli spazi della chiesa che, per le sue caratteristiche architettoniche, è uno spazio unico in tutta la Versilia.
Matteo Ciardini si è formato nella sua città natia, Firenze, presso l’Accademia di Belle Arti, diplomandosi in pittura e in progettazione e cura dei sistemi espositivi, e ha svolto l’attività di assistente presso la scuola di pittura della medesima istituzione. Dopo la prima esposizione al caffè Le Giubbe Rosse (2006), le sue opere sono state esposte a Belgrado per Outside Project, nelle ex carceri alle Murate a Firenze, e ancora presso California State University (CSU), Fresno, M-A-M, Museo Casa Natale di Giotto, Palazzo Panichi di Pietrasanta, Palazzo Medici Riccardi di Firenze, nello spazio collezione del Centro Pecci, Villa la Vedetta di Firenze, Officina Giovani di Prato, Fabbrica Ex Lucchesi di Prato, Museo della Grafica presso Palazzo Lanfranchi di Pisa, Palazzo Ducale di Lucca, Sala delle Grasce di PIetrasanta e Scuderie Granducali di Villa Medicea di Seravezza. E’ stato membro della giuria del “IX Premio Ugo Guidi” di Forte dei Marmi e selezionato da Vittorio Sgarbi al “XLV Premio Sulmona”.
Collabora con la galleria Paola Raffo Arte Contemporanea vivendo e lavorando tra Parigi e la provincia di Lucca, dove attualmente insegna educazione artistica.
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