Matthias Herrmann. Aemulatio e emulsione

Matthias Herrmann. Aemulatio e emulsione, Complesso Museale Palazzo Ducale, Mantova

 

Dal 08 Giugno 2019 al 06 Ottobre 2019

Mantova

Luogo: Complesso Museale Palazzo Ducale

Indirizzo: pazza Sordello 40

Orari: dal martedì alla domenica 13.45-19.15

Curatori: Peter Assmann

Costo del biglietto: ingresso con biglietto intero del Museo di Palazzo Ducale (intero, € 13,00; ridotto, € 2,00) o di Corte Vecchia (intero, € 6,50; ridotto, € 2,00)

Telefono per informazioni: +39 0376 352100

E-Mail info: pal-mn@beniculturali.it

Sito ufficiale: http://www.mantovaducale.beniculturali.it



Il mondo possibile della narrativa è l’unico universo in cui noi possiamo essere assolutamente sicuri di qualcosa, e che ci fornisce una idea molto forte di Verità.” 
(Umberto Eco)


“Matthias Herrmann. Aemulatio e emulsione”
 è il titolo della nuova mostra di Palazzo Ducale prevista lungo il tradizionale percorso di Corte Vecchia. Il concetto dell’esposizione, a cura di Peter Assmann, prevede otto “isole” in cui le opere di Matthias Herrmann (1963, Monaco di Baviera) instaurano un dialogo con gli ambienti e le opere della reggia gonzaghesca. Il lavoro visivo dell’artista tedesco parla di narrazioni, delle storie dietro, dentro e intorno a un’immagine. Egli affronta in maniera personale il tema dell’immaginazione, quella capacità della cultura umana di produrre immagini che restano e si aprono verso un futuro, nella discussione sulle esperienze comuni dell’uomo.

La mostra nasce da un lungo e approfondito lavoro di ricerca compiuto sul Palazzo Ducale di Mantova e sulla storia della famiglia Gonzaga. La sensibilità artistica di Herrmann acquisisce, cattura, medita e ripropone frammenti individuati nel percorso di visita del Palazzo. Nuove enfasi e nuovi focus vengono così proposti attraverso le opere fotografiche; visioni e studi che si affiancano alla storicizzata ricerca espressiva dell’artista, volta a considerare la figura umana come protagonista di una narrazione. La dimensione del racconto tocca sia la realtà museale sia l’ambiente urbano, in continuo rimando tra inside e outside del luogo e dell’artista stesso. Le opere fotografiche di Herrmann attirano l’attenzione dello spettatore su dettagli che suggeriscono nuove interpretazioni del soggetto artistico di partenza, conferendo così un valore aggiunto che stimola l’interesse e arricchisce la facoltà percettiva dell’osservatore.

“Il mio percorso artistico non è sempre stato lineare; dopo due anni (1986–1988) come ballerino al balletto della Staatsoper a Vienna, ho studiato arte concettuale all’Università d’Arte Decorativa, sempre a Vienna, per poi lavorare come fotografo per musei e gallerie, facendo la documentazione delle loro mostre. Nel 1999 fui eletto Presidente della Secession a Vienna, il famoso museo, o Kunsthalle, fondato da un gruppo d’artisti intorno a Gustav Klimt (primo presidente), nel 1897; dopo sette anni diventai professore di fotografia alla Akademie der bildenden Künste Wien e lì fui anche il Decane (Preside di facoltà) per le arti plastiche. Dopo 5 anni mi chiesi: come voglio trascorrere il resto della mia vita artistica? Voglio spendere il mio tempo insegnando e organizzando le cose per altri, oppure, senza il successo assicurato e le carezze dei colleghi, concentrarmi sulle mie idee? (…) Nel 2011, decisi di lasciare il mondo istituzionale e di essere “solamente artista” (e in seguito anche contadino, in quanto ereditai un’azienda agricola in Toscana).“
Dal catalogo tascabile della mostra

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