Memo Fornasari. Spazio + Colore

Memo Fornasari, Tempesta, olio su tavola, 59x55,5 cm.
Dal 30 Aprile 2025 al 25 Maggio 2025
Mantova
Luogo: Casa di Rigoletto
Indirizzo: Piazza Sordello 23
Orari: tutti i giorni dalle 9:00 alle 18:00
Curatori: Carlo Micheli
Enti promotori:
- Comune di Mantova – Mantova Città d’Arte e di Cultura
Telefono per informazioni: +39 0376 288208
E-Mail info: info@pointmantova.it
La mostra che il Comune di Mantova dedica a Memo Fornasari, mantovano di nascita, intende rendere omaggio ad un pittore di qualità che raggiunse picchi di notorietà e considerazione ragguardevoli. Vincitore di due “Compasso d’oro” realizzò oggetti di design che si imposero a livello internazionale per l’assoluta innovazione delle linee.
Esordì come futurista, invitato da Boccioni a partecipare alla prima triennale romana, ma se delle sue opere di quel periodo non è rimasta traccia, va detto che tutta la Sua produzione riflette le pulsioni e il fermento innovativo di quegli anni, soprattutto nei cicli delle “galassie” e delle “radiografie cromatiche”.
Se queste ultime costituiscono la fase decisamente più originale e riconoscibile della sua produzione, toccando apici rilevanti sia sotto il profilo estetico che concettuale, le “galassie” avvicinano Fornasari agli eventi più rilevanti della ricerca artistica di quegli anni, inserendolo nel novero dei grandi innovatori spazialisti quali Fontana, Dova, Crippa. La sua “galassia oro”, condotta a fresco, con inserti metallici, data addirittura 1947 e si pone come una delle prime esperienze del genere.
L’eclettismo profondamente radicato nel suo DNA, lo porterà a sperimentare continuamente nuove strade, materiali, forme d’arte, contribuendo a trasformare la galassia della sua produzione artistica in una “nebulosa” spesso impenetrabile e indecifrabile. Ma si diceva delle radiografie cromatiche, di quegli studi sospesi tra la concretezza del colore e delle sue infinite varianti e l’astrazione delle forme, dei grovigli segnici che sembrano imbrigliare la luce, per poi restituirla sotto forma di sfumature e trasparenze degradanti... Forse a questo equilibrio conciliatorio tra realtà e astrazione si riferiva Guidi affermando che: “...Tanti avvenimenti importanti del secolo li ha messi lei, nella sua opera, dominandoli con sapienza”.
Un riconoscimento che suona come un auspicio, affinché la stella di Memo Fornasari ritrovi il suo spicchio di cielo nella tormentata galassia dell’arte.
Carlo Micheli
Inaugurazione: mercoledì 30 aprile ore 18:00
Esordì come futurista, invitato da Boccioni a partecipare alla prima triennale romana, ma se delle sue opere di quel periodo non è rimasta traccia, va detto che tutta la Sua produzione riflette le pulsioni e il fermento innovativo di quegli anni, soprattutto nei cicli delle “galassie” e delle “radiografie cromatiche”.
Se queste ultime costituiscono la fase decisamente più originale e riconoscibile della sua produzione, toccando apici rilevanti sia sotto il profilo estetico che concettuale, le “galassie” avvicinano Fornasari agli eventi più rilevanti della ricerca artistica di quegli anni, inserendolo nel novero dei grandi innovatori spazialisti quali Fontana, Dova, Crippa. La sua “galassia oro”, condotta a fresco, con inserti metallici, data addirittura 1947 e si pone come una delle prime esperienze del genere.
L’eclettismo profondamente radicato nel suo DNA, lo porterà a sperimentare continuamente nuove strade, materiali, forme d’arte, contribuendo a trasformare la galassia della sua produzione artistica in una “nebulosa” spesso impenetrabile e indecifrabile. Ma si diceva delle radiografie cromatiche, di quegli studi sospesi tra la concretezza del colore e delle sue infinite varianti e l’astrazione delle forme, dei grovigli segnici che sembrano imbrigliare la luce, per poi restituirla sotto forma di sfumature e trasparenze degradanti... Forse a questo equilibrio conciliatorio tra realtà e astrazione si riferiva Guidi affermando che: “...Tanti avvenimenti importanti del secolo li ha messi lei, nella sua opera, dominandoli con sapienza”.
Un riconoscimento che suona come un auspicio, affinché la stella di Memo Fornasari ritrovi il suo spicchio di cielo nella tormentata galassia dell’arte.
Carlo Micheli
Inaugurazione: mercoledì 30 aprile ore 18:00
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