Aldo Rota. Energy of Space

Opera di Aldo Rota

 

Dal 16 Luglio 2019 al 30 Novembre 2019

Milano

Luogo: Aeroporto di Milano Malpensa

Indirizzo: Arrivi - Terminal 1

Enti promotori:

  • Patrocinio di Comune di Milano

Costo del biglietto: ingresso gratuito



Martedì 16 luglio 2019, alle ore 11.00, in occasione delle celebrazioni dello storico sbarco dell’uomo sulla Luna nel 1969, inaugurerà la mostra monografica del pittore Aldo Rota dal titolo Aldo Rota, Energy of Space. Una mostra ideata da Erica Tamborini allestita nelle Club SEA Lounges del Terminal 1 dell’Aeroporto di Milano Malpensa, un luogo che si impone sempre più come polo culturale in grado di coniugare istanze territoriali e internazionali.

I viaggiatori, in transito presso lo scalo aeroportuale, saranno accolti fino al 30 novembre da questa mostra che propone una serie dipinti selezionati dai reiterati cicli che, negli ultimi anni, il maestro Aldo Rota ha dedicato all’astro sidereo. Sono trenta opere pittoriche del Maestro, realizzate fra il 2015 e il 2019, distribuite nelle sale vip dell’aeroporto. “Si tratta di intense ed emozionanti pitture che – spiega Erica Tamborini – sono costituite da tele di straordinario impatto visivo in virtù delle loro elaborate cromie in cui l’iconografia lunare si fa pretesto per la realizzazione di una splendida action painting dove astrazione e figurazione si fondono generando inattesi testi pittorici di indubbia valenza estetica”. Sono quadri “astratti” e “materici”, “figurativi e non-figurativi” di grande suggestione, in merito a cui dichiara ancora Tamborini: “Realizzati con pigmenti puri, trattano il tema della Luna attraverso un susseguirsi di immagini, di impronte e rilievi che conferiscono all’astro sidereo un carisma particolare ora declinato in un valore simbolico, ora in un sogno, ora piuttosto in un’allusiva restituzione naturalistica, se non in una proiezione scientifica richiamante sottotraccia i precedenti studi leonardeschi sul tema”.

L’evento che alle ore 11.00 del 16 luglio inaugurerà ufficialmente la mostra si propone come uno ‘happening’ che coniuga l’eccezionale concomitanza di due celebrazioni: il cinquantesimo anniversario dello storico allunaggio di Apollo 11 e la ricorrenza dei cinquecento anni della scomparsa di Leonardo da Vinci. L’evento sarà scandito da più momenti: istituzionali, culturali, ma anche artisticoperformativi. Una esperienza sinestetica che, nella concezione di Erica Tamborini, ideatrice e curatrice della manifestazione, si attua attraverso l’incontro delle “Lune” dipinte da Aldo Rota con un brano musicale inedito, realizzato come colonna sonora per questa occasione da Dario Baldan Bembo. Per questo, è stato coinvolto il noto cantautore de L’amico è, sigla del memorabile Superflash di Mike Buongiorno, e di musiche indimenticabili interpretate da artisti assai noti come Mia Martini, Renato Zero, Mina.

Nel corso dell’inaugurazione, il maestro Aldo Rota presenterà un nuovo dipinto, realizzato per l’occasione: un grande trittico che da una parte condensa le sue ricerche pittoriche coronando la serie Above us dedicata alla Luna, dall’altra è un omaggio a Leonardo e alla sua Ultima cena di Santa Maria delle Grazie, a Milano. Sarà presente Dario Baldan Bembo che, per parte sua, proporrà il brano musicale inedito realizzato per Malpensa, che dà voce alla Luna attribuendole una commovente personificazione. Si tratta di una composizione classica richiamante i suoi brani più mistici ed eterei, da Aria a Soleado, da Gabbiani ad alcuni brani contenuti dell’album Spirito della Terra, facendo rivivere l’emozione e lo stupore che hanno accompagnato la sua carriera.

Infine, sarà presentato un video d’autore come sintesi visiva che, unendo le immagini di Rota, la musica di Baldan Bembo, con le immagini e la voce che hanno annunciato in mondovisione lo sbarco sulla Luna del 1969, insisterà sul valore della comunicazione che ha giocato allora un ruolo cruciale nel veicolare nell’immaginario collettivo questo avanzamento scientifico. Il video di Erica Tamborini è stato realizzato appositamente per rendere esplicita la poetica che disciplina la manifestazione e proporre per immagini il senso dell’evento. L’idea di questo video è quella di dare piena visibilità a questo accadimento sinestetico in cui arte, musica, storia offriranno, nel misurarsi con la contemporaneità, un’inedita riflessione sulla percezione visiva come atto conoscitivo e al tempo stesso come inatteso e spaesante svelamento di un altro vedere attraverso l’incontro con l’arte. Un vedere oltre ogni possibile vedere.

Durante il vernissage si brinderà con “Apollo 11”, il liquore-aperitivo originale del 20 luglio 1969, creato da Piero Pirola il giorno stesso in cui il primo uomo è sbarcato sulla Luna.

Aldo Rota (Tavazzano con Villavesco, 1941), dopo aver vissuto per anni in Portogallo, dove ha iniziato a dipingere e a disegnare, rientra in Italia, trasferendo la propria attività artistica presso la Certosa di Pavia, tra il 1984 e il 2004. A partire dagli anni Ottanta le sue opere vengono esposte internazionalmente, dapprima in Italia, in Svizzera e in Portogallo, successivamente in Gran Bretagna e in Russia. L’attività artistica di Rota è da sempre caratterizzata da un vivere peregrino tra Europa e Russia, Giappone e Stati Uniti così come la sua formazione. Si è difatti associato al gruppo d’avanguardia dadaista di Zurigo e ha seguito corsi alla Royal Academy di Londra. Il 1988 è l’anno del primo degli innumerevoli viaggi in India e dell’incontro con la filosofia Hindu. A questo fatidico incontro seguì l’avvicinamento agli insegnamenti del guru Babaji e i perdurati soggiorni presso gli ashram dove, peraltro, ha approfondito lo studio del colore secondo le tecniche tradizionali indiane. Inoltre, tra il 1995 e il 2000 ha partecipato a una serie di mostre collettive a favore della lotta contro la fame del mondo. Per approdare definitivamente a Vermezzo, non lontano da Milano, dove oggi è il suo straordinario Atelier e dove il Maestro riceve gli amici che lo vengono a visitare provenendo da ogni parte del mondo, a cominciare dai luoghi in cui egli è stato e ha dipinto, testimoniando sempre la nobilitante sfida dell’arte, nutrimento dell’anima, necessità vivente per l’uomo, dalla paleostoria ai giorni nostri. Tra le più rilevanti esposizioni si ricorda, nel 2008, la mostra monografica a cura di Francesca Pini, presso l’Oratorio dei Santi Lorentino e Pergentino, Arezzo; nel 2009, “La giustizia e i suoi simboli”, a cura di Victor De Circasia in cui il Palazzo di Giustizia di Milano ha per la prima volta accolto una mostra d’arte; nel 2012, “Sensazioni tattili” a cura di Carlo Micheli, presso il Palazzo della Ragione, Mantova; nel 2015, “Fire”, a cura di Andrey Kolesnykov presso il The Moscow Museum of Modern Art, in Russia. È presente in molte collezioni private e pubbliche tra cui presso il The Moscow Museum of Modern Art. Website: www.aldorota.com

Erica Tamborini (Milano, 1988) è un’artista che ha duplice formazione accademica e universitaria. Si è formata dapprima presso l’Accademia di Belle Arti di Brera, poi presso l’Università degli Studi di Milano, dove ha conseguito il diploma di laurea magistrale in Storia e Critica d’arte. È proprio in questo binomio di “fare e teorizzare” che si ritrova la chiave di lettura della sua poetica artistica. Da anni porta avanti un innovativo open-project orientato al dialogo, alla contaminazione, alla traslazione di situazioni e realtà culturali attraverso il gesto, l’azione e la progettazione artistica, finalizzati a una affermazione di una nuova idea di arte. L’artista si mette in gioco personalmente, facendo di se stessa il proprio strumento di espressione. Nel progetto autobiografico “The Artist, the Horse, and their Photographers” ha coniugato una performance presso il Comando Militare dell’esercito di Palazzo Cusani di Milano, una trilogia di eventi e mostre incentrati sul tema del rapporto tra la performance e la sua restituzione in immagine presso la Biblioteca Nazionale Braidense di Milano, un workshop con gli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Brera, ed una mostra presso l’ex studio di Piero Manzoni, per dare forma visiva alla sua idea artistica. Nel 2016, per il Centro Internazionale Insubrico dell’Università dell’Insubria di Varese e Como, ha realizzato un progetto dedicato al valore emancipativo dell’arte e della cultura realizzando un’opera per l’aula Magna. In occasione del forum internazionale fiorentino “Unity in Diversity” è stata invitata ad intervenire con una performance ed un installazione scultorea in Palazzo Vecchio. È stata inoltre invitata a partecipare alla The New Florence Biennale IX edizione 2013; nello stesso anno ha vinto il primo premio del concorso d’Arte Firenze Futur’Art. Inoltre, è presente in collezioni private italiane e internazionali tra cui Huawai di Hong Kong.

Dario Baldan Bembo (Milano, 1948) è un cantante, compositore e tastierista italiano, inizia l'attività nel mondo musicale con il fratello maggiore Alberto (pianista, organista e vibrafonista) con cui si esibisce durante le serate estive in vari locali; nel 1966 conosce Ico Cerutti, che lo porta al Clan Celentano come tastierista, e si mette in luce suonando nei dischi dell'etichetta. Collabora poi con Lucio Battisti nel disco Amore e non amore nel 1970 (ma pubblicato nel 1971): in quell'occasione conosce il batterista de I Quelli, Franz Di Cioccio, con cui entra nella formazione dell'Equipe 84. Grazie a Battisti conosce Bruno Lauzi, che gli scrive due testi per due brani che verranno portati al successo da Mia Martini: Piccolo uomo e Donna sola(1972). L'anno dopo sempre per Mia Martini compone la stupenda Minuetto (1973), su testo di Franco Califano destinata a scalare classifiche internazionali e successivamente la musica di "Inno" (1974) su testo di Maurizio Piccoli. Nel 1975 debutta come cantautore con Aria, che sarà un successo internazionale, a cui farà seguito nel 1977 Non mi lasciare. Collabora quindi con Renato Zero per cui scrive le musiche e gli arrangiamenti di molte sue canzoni, incluse alcune tra le più amate dai fan di Zero: Amico nel 1980, Più su, inedito dal live Icaro del 1981, Ed io ti seguirò e Stranieri dall'Album “Artide Antartide”, il mini lp “Calore” del 1983 il cui brano di punta è Spiagge, e altre canzoni pubblicate negli anni successivi. In totale scrive per Renato 15 canzoni. Nel 1981 al Festival di Sanremo arriva terzo con Tu cosa fai stasera?. In quell'anno si realizza il sodalizio con Riccardo Fogli, che inciderà lo stesso brano sanremese insieme a Non mi lasciare e alla versione iniziale di Amico è intitolata Falò e inclusa nel lavoro di Baldan Bembo Spirito della terra. Nel 1982 esce il suo secondo grande successo in termini di vendite: Amico è (testo di Nini Giacomelli, Mike Bongiorno e Sergio Bardotti che hanno scritto per lui i testi dell'intero LP Spirito della Terra), che interpreta con Caterina Caselli. Il brano diventa popolare in quanto è sigla di Superflash, trasmissione televisiva di Canale 5 condotta da Mike Bongiorno.

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