Arthur Elgort. The Big Picture
Dal 05 Febbraio 2015 al 06 Aprile 2015
Milano
Luogo: Galleria Carla Sozzani
Indirizzo: corso Como 10
Orari: tutti i giorni 10.30-19.30; mer e gio 10.30-21
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 02 653531
La Galleria Carla Sozzani, a distanza di 20 anni dalla prima mostra, dedica a Arthur Elgort un’antologica dal titolo “Arthur Elgort: The Big Picture” che raccoglie cinque decadi del suo lavoro e comprende molti originali “snapshots”, un nuovo stile che il fotografo americano introdusse nella fotografia di moda.
Nel 1971, quando Elgort produsse il suo primo servizio su British Vogue, fu davvero una svolta sensazionale nel mondo della fotografia di moda. Una ventata di aria fresca con le modelle che si muovevano in assoluta libertà, luci naturali e un pizzico di influenza del reportage.
Le sue giovani e belle modelle erano pochissimo truccate, si comportavano con vivacità e semplicità di fronte alla macchina fotografia e con naturalezza negli spazi aperti: strade urbane, piscine e spiagge, luoghi tipici che definirono il suo stile.
Elgort divenne ben presto uno dei più ammirati ed imitati dai fotografi. La sfida che lanciò con le sue innovative fotografie cambiò l’industria della moda. Le sue idee su ciò che una fotografia di moda fosse, schiuse altre prospettive su come avrebbe potuto essere la fotografia di moda per le generazioni future.
Arthur Elgort pensa che il suo stile spontaneo derivi dalla passione di una vita per la musica e la danza, in particolare per il jazz e il balletto degli anni Trenta e Quaranta. “Alcune delle mie migliori immagini le ho riprese quando non stavo “lavorando”: le modelle che si stavano preparando, la gente nelle strade. Fugaci momenti fra le riprese. Quello è il momento quando si può catturare la gente come davvero è e vedere cosa si cela nelle persone. In quei momenti veri non si può imbrogliare.” Dichiara.
In mostra anche circa ottanta icone della fotografia di moda che Elgort riprese a giovani donne che saranno la prima generazione di supermodelle: Naomi Campbell, Kate Moss, Christy Turlington, Patti Hansen, Iman, Linda Evangelista e Karlie Kloss.
Arthur Elgort è nato nel 1940 a New York dove è cresciuto. Ha studiato pittura all’Hunter College e, quindi, si è interessato di fotografia. Nel corso della sua lunga carriera ha realizzato le più importante campagne pubblicitarie, anche per le case di moda Chanel, Valentino, Yves Saint Laurent. Ha collaborato, e continua a collaborare, per Vogue Francia, Italia, Gran Bretagna e Stati Uniti.
Il suo lavoro è parte delle collezioni permanenti dell’International Center of Photography di New York, del Victoria and Albert Museum di Londra e del Museum of Fine Arts di Houston, Texas.
Elgort ha anche diretto il film Texas Tenor: The Illinois Jacquet Story (1992), e il documentario Colorado Cowboy (1993) che racconta la storia del leggendario cowboy Bruce Ford. Con questo documentario ha vinto il premio Best Cinematography at the Sundance Film Festival in 1994.
Nel 2011, Elgort ha ricevuto il Board of Directors’ Special Tribute Award del Council of Fashion Designers of America. Nel 2014, ha pubblicato con l'editore Steidl l’esaustiva monografia “Arthur Elgort: The Big Picture”.
Nel 1971, quando Elgort produsse il suo primo servizio su British Vogue, fu davvero una svolta sensazionale nel mondo della fotografia di moda. Una ventata di aria fresca con le modelle che si muovevano in assoluta libertà, luci naturali e un pizzico di influenza del reportage.
Le sue giovani e belle modelle erano pochissimo truccate, si comportavano con vivacità e semplicità di fronte alla macchina fotografia e con naturalezza negli spazi aperti: strade urbane, piscine e spiagge, luoghi tipici che definirono il suo stile.
Elgort divenne ben presto uno dei più ammirati ed imitati dai fotografi. La sfida che lanciò con le sue innovative fotografie cambiò l’industria della moda. Le sue idee su ciò che una fotografia di moda fosse, schiuse altre prospettive su come avrebbe potuto essere la fotografia di moda per le generazioni future.
Arthur Elgort pensa che il suo stile spontaneo derivi dalla passione di una vita per la musica e la danza, in particolare per il jazz e il balletto degli anni Trenta e Quaranta. “Alcune delle mie migliori immagini le ho riprese quando non stavo “lavorando”: le modelle che si stavano preparando, la gente nelle strade. Fugaci momenti fra le riprese. Quello è il momento quando si può catturare la gente come davvero è e vedere cosa si cela nelle persone. In quei momenti veri non si può imbrogliare.” Dichiara.
In mostra anche circa ottanta icone della fotografia di moda che Elgort riprese a giovani donne che saranno la prima generazione di supermodelle: Naomi Campbell, Kate Moss, Christy Turlington, Patti Hansen, Iman, Linda Evangelista e Karlie Kloss.
Arthur Elgort è nato nel 1940 a New York dove è cresciuto. Ha studiato pittura all’Hunter College e, quindi, si è interessato di fotografia. Nel corso della sua lunga carriera ha realizzato le più importante campagne pubblicitarie, anche per le case di moda Chanel, Valentino, Yves Saint Laurent. Ha collaborato, e continua a collaborare, per Vogue Francia, Italia, Gran Bretagna e Stati Uniti.
Il suo lavoro è parte delle collezioni permanenti dell’International Center of Photography di New York, del Victoria and Albert Museum di Londra e del Museum of Fine Arts di Houston, Texas.
Elgort ha anche diretto il film Texas Tenor: The Illinois Jacquet Story (1992), e il documentario Colorado Cowboy (1993) che racconta la storia del leggendario cowboy Bruce Ford. Con questo documentario ha vinto il premio Best Cinematography at the Sundance Film Festival in 1994.
Nel 2011, Elgort ha ricevuto il Board of Directors’ Special Tribute Award del Council of Fashion Designers of America. Nel 2014, ha pubblicato con l'editore Steidl l’esaustiva monografia “Arthur Elgort: The Big Picture”.
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