Carmine Carlo Maffei. Tralasciando le impossibilità
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Carmine Carlo Maffei. Tralasciando le impossibilità, Galleria d’Arte Contemporanea Statuto13, Milano
Dal 10 Dicembre 2014 al 23 Dicembre 2014
Milano
Luogo: Galleria d’Arte Contemporanea Statuto13
Indirizzo: via Statuto 13
Orari: da martedì a sabato 11-19
Curatori: Massimiliano Bisazza
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 02 62695137
E-Mail info: info@statuto13.it
Sito ufficiale: http://www.statuto13.it
L’ arte di Carmine Carlo Maffei è molto varia e prolifica sia nei contenuti sia negli stilemi o nella tecnica: spazia da raffigurazioni curviformi di corpi sinuosi, talvolta volutamente asessuati, a volti appena accennati che si ripetono ritmicamente sulla tela. Dipinge con tecniche miste e ama farlo per il gusto di sperimentare, gusto che in lui emerge spontaneamente; subitaneo e fortemente istintivo; tipico di quel fare da artista curioso; per approfondire la conoscenza, nei più svariati ambiti creativi.
In altri lavori artistici propende invece verso atmosfere surreali, oniriche, dove tutto è sospeso e atemporale e dove i toni caldi si miscelano sapientemente a quelli freddi senza farne emergere “frizioni” estetiche, ma semplicemente lasciando intendere ciò che il’artista vuol far intravedere del suo vissuto soggettivo.
Atmosfere lunari si accostano a caroselli biomorfici; corpi si aggrovigliano in pseudo uteri che per antonomasia sono contenitivi; dove la vita è vita e dove tutto è possibile, sono protetti da invisibili liquidi amniotici e paiono socchiusi in placente metafisiche.
L’artista beneventino trae dunque forza dalle viscere della terra, della profonda scelta di sentirsi libero di esprimersi e di trasmetterci il nucleo del proprio essere. In mostra in Galleria Statuto13, Brera: non resta dunque che andare a osservare i suoi lavori esposti a Milano nelle due settimane di chiusura dell’anno 2014. Ad majora!
In altri lavori artistici propende invece verso atmosfere surreali, oniriche, dove tutto è sospeso e atemporale e dove i toni caldi si miscelano sapientemente a quelli freddi senza farne emergere “frizioni” estetiche, ma semplicemente lasciando intendere ciò che il’artista vuol far intravedere del suo vissuto soggettivo.
Atmosfere lunari si accostano a caroselli biomorfici; corpi si aggrovigliano in pseudo uteri che per antonomasia sono contenitivi; dove la vita è vita e dove tutto è possibile, sono protetti da invisibili liquidi amniotici e paiono socchiusi in placente metafisiche.
L’artista beneventino trae dunque forza dalle viscere della terra, della profonda scelta di sentirsi libero di esprimersi e di trasmetterci il nucleo del proprio essere. In mostra in Galleria Statuto13, Brera: non resta dunque che andare a osservare i suoi lavori esposti a Milano nelle due settimane di chiusura dell’anno 2014. Ad majora!
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