CASORATI. Silenzi e Assonanze

Felice Casorati, Testa di gesso con il drappo rosso, 1952, olio su tela
Dal 06 Maggio 2025 al 29 Giugno 2025
Milano
Luogo: Tornabuoni Arte
Indirizzo: Via Fatebenefratelli 34/36
Orari: lunedì 15.00–19.00 | martedì – sabato 10.00-13.00 / 15.00-19.00
Telefono per informazioni: +39 02 6554841
E-Mail info: milano@tornabuoniarte.it
Sito ufficiale: http://www.tornabuoniart.com
Tornabuoni Arte è lieta di presentare la mostra CASORATI. Silenzi e Assonanze,che si inaugurerà martedì 6 maggio 2025, alle ore 17.30, nella sua sede di Milano.
Questa esposizione rappresenta una preziosa occasione per addentrarsi nell'universo artistico di Felice Casorati (1883-1963), uno dei protagonisti indiscussi del Novecento italiano. Le sue opere dialogheranno con quelle di altri artisti del secolo scorso, creando un affascinante intreccio di atmosfere, suggestioni e tematiche condivise.
Felice Casorati ha attraversato diverse fasi nel corso della sua carriera: dalla sua iniziale adesione al naturalismo, ha progressivamente abbracciato il simbolismo, per poi approdare al realismo magico. La sua arte, influenzata da maestri come Gustav Klimt e Piero della Francesca, si distingue per una rigorosa geometria e una straordinaria chiarezza formale. I suoi dipinti sono caratterizzati da prospettive insolite e una meticolosa attenzione ai dettagli, trasmettendo un senso di irrealtà e introspezione.
Tornabuoni Arte ha voluto realizzare questa mostra in concomitanza con la grande antologica dedicata all'artista in corso a Palazzo Reale, sempre a Milano, alla quale si ricollega idealmente.
Saranno esposti undici dipinti tra i più iconici di Felice Casorati, definito il pittore del silenzio e del mistero, esempi perfetti della sua incredibile capacità di catturare momenti di quiete e riflessione, di grande intimità e introspezione. Nel percorso espositivo andranno a confrontarsi con i dipinti di altri artisti, creando "assonanze" attraverso suggestioni, scenari e aree tematiche comuni. Ad esempio, Il Mattino (maternità) e Le Stiratrici, entrambi realizzati da Casorati nel 1954, si troveranno corrispondenza con le Figure femminili (1952), stilizzate e monumentali, di Massimo Campigli, creando un dialogo sull'amore famigliare,sui gesti, sulla maternità, sulle capacità di cogliere attimi di relazioni intime e domestiche, fatte di atmosfere sospese.
Studio per Giovinetta (1922) di Casorati troverà un interlocutore in Figure in rosso (1957 ca.) di Mario Sironi, tornando ad esplorare in particolare proprio il tema del silenzio, elemento tangibile e centrale nel lavoro dell’artista che anche Sironi ha esplorato in diverse opere, come mezzo per esprimere la condizione tragica dell’uomo contemporaneo.
L'attesa sarà rappresentata da Donna con le Carte (su sfondo di campi) (1954) di Casorati, in dialogo con Il Trovatore (1968) di Giorgio de Chirico, famoso per la sua pittura metafisica che combina elementi classici con atmosfere enigmatiche.
Casorati ha utilizzato la maschera nei suoi dipinti, legandola al concetto di identità e di mistero, di ambiguità e trasformazione. E in relazione a questa tematica, Testa in gesso con il drappo rosso (1952) di Casorati sarà accostata a due opere di Gino Severini, membro di spicco del movimento futurista, Natura morta con ruderi, piccioni e statua (1931) e Il balcone (la fenêtre) (1930 ca.). Seguirà, dietro le quinte, titolo del dipinto di Casorati, realizzato nel 1929, che sarà messo in rapporto, nuovamente con un’opera di Mario Sironi, Composizione (l’idolo) (1958 ca.).
Un gruppo di dipinti riguarderanno la rappresentazione del mare, esplorato attraverso Barche sulla spiaggia (1930-32) di Casorati, affiancato da Marina (1941) e Paesaggio di lago (1943) di Carlo Carrà, insieme a Idillio marino (1944) di Alberto Savinio e a Paesaggio (1931) di René Paresce, un artista che ha saputo combinare influenze cubiste con la tradizione italiana.
Nella sezione dedicata alla natura morta, ritroviamo René Paresce con una Natura morta del 1922, che, con la Natura morta (1934) di Giorgio de Chirico e Pesche e vaso (1952) di Ardengo Soffici, andrà a dialogare con Natura Morta (mele e flauti) (1954) oppure Fruttiera con limoni e uova (1959) di Casorati, dove l’equilibrio tra i toni vibranti e la disposizione degli elementi, invita a riflettere sullo spazio che ci circonda. In natura morta silente, che conferma la capacità dell’artista di creare, in queste combinazioni di oggetti semplici e quotidiani, un silenzio palpabile, Fruttiera tra i campi (1955) - esempio di come, ancora una volta, Casorati utilizzi colori brillanti e una composizione equilibrata per creare un senso di serenità e introspezione - risponderà a Natura morta nel paesaggio con uva, mele e pera (1950 ca.) di Giorgio de Chirico e a Natura morta con grappoli d'uva, pere e bicchiere (1919) di Gino Severini.
Infine, nella sezione dedicata al nudo, Nudo sul paesaggio (1951), scelto come immagine della mostra, dove Casorati indaga la bellezza del corpo umano con una sensibilità che va oltre la semplice rappresentazione visiva, sarà accostato a Nudo femminile (1923 ca.) di Giorgio de Chirico e a "Nudo di schiena" (1930) di Felice Carena.
L’esposizione Silenzi e Assonanze,creando questo percorso dialettico tra le opere di Felice Casorati e quelle di altri importanti protagonisti del Novecento, vuole offrire una visione più completa, oltre che dell’universo creativo di Casorati, delle affinità e delle influenze che hanno caratterizzato il panorama artistico del secolo scorso. L’esposizione rimarrà aperta fino al 29 giugno 2025.
Questa esposizione rappresenta una preziosa occasione per addentrarsi nell'universo artistico di Felice Casorati (1883-1963), uno dei protagonisti indiscussi del Novecento italiano. Le sue opere dialogheranno con quelle di altri artisti del secolo scorso, creando un affascinante intreccio di atmosfere, suggestioni e tematiche condivise.
Felice Casorati ha attraversato diverse fasi nel corso della sua carriera: dalla sua iniziale adesione al naturalismo, ha progressivamente abbracciato il simbolismo, per poi approdare al realismo magico. La sua arte, influenzata da maestri come Gustav Klimt e Piero della Francesca, si distingue per una rigorosa geometria e una straordinaria chiarezza formale. I suoi dipinti sono caratterizzati da prospettive insolite e una meticolosa attenzione ai dettagli, trasmettendo un senso di irrealtà e introspezione.
Tornabuoni Arte ha voluto realizzare questa mostra in concomitanza con la grande antologica dedicata all'artista in corso a Palazzo Reale, sempre a Milano, alla quale si ricollega idealmente.
Saranno esposti undici dipinti tra i più iconici di Felice Casorati, definito il pittore del silenzio e del mistero, esempi perfetti della sua incredibile capacità di catturare momenti di quiete e riflessione, di grande intimità e introspezione. Nel percorso espositivo andranno a confrontarsi con i dipinti di altri artisti, creando "assonanze" attraverso suggestioni, scenari e aree tematiche comuni. Ad esempio, Il Mattino (maternità) e Le Stiratrici, entrambi realizzati da Casorati nel 1954, si troveranno corrispondenza con le Figure femminili (1952), stilizzate e monumentali, di Massimo Campigli, creando un dialogo sull'amore famigliare,sui gesti, sulla maternità, sulle capacità di cogliere attimi di relazioni intime e domestiche, fatte di atmosfere sospese.
Studio per Giovinetta (1922) di Casorati troverà un interlocutore in Figure in rosso (1957 ca.) di Mario Sironi, tornando ad esplorare in particolare proprio il tema del silenzio, elemento tangibile e centrale nel lavoro dell’artista che anche Sironi ha esplorato in diverse opere, come mezzo per esprimere la condizione tragica dell’uomo contemporaneo.
L'attesa sarà rappresentata da Donna con le Carte (su sfondo di campi) (1954) di Casorati, in dialogo con Il Trovatore (1968) di Giorgio de Chirico, famoso per la sua pittura metafisica che combina elementi classici con atmosfere enigmatiche.
Casorati ha utilizzato la maschera nei suoi dipinti, legandola al concetto di identità e di mistero, di ambiguità e trasformazione. E in relazione a questa tematica, Testa in gesso con il drappo rosso (1952) di Casorati sarà accostata a due opere di Gino Severini, membro di spicco del movimento futurista, Natura morta con ruderi, piccioni e statua (1931) e Il balcone (la fenêtre) (1930 ca.). Seguirà, dietro le quinte, titolo del dipinto di Casorati, realizzato nel 1929, che sarà messo in rapporto, nuovamente con un’opera di Mario Sironi, Composizione (l’idolo) (1958 ca.).
Un gruppo di dipinti riguarderanno la rappresentazione del mare, esplorato attraverso Barche sulla spiaggia (1930-32) di Casorati, affiancato da Marina (1941) e Paesaggio di lago (1943) di Carlo Carrà, insieme a Idillio marino (1944) di Alberto Savinio e a Paesaggio (1931) di René Paresce, un artista che ha saputo combinare influenze cubiste con la tradizione italiana.
Nella sezione dedicata alla natura morta, ritroviamo René Paresce con una Natura morta del 1922, che, con la Natura morta (1934) di Giorgio de Chirico e Pesche e vaso (1952) di Ardengo Soffici, andrà a dialogare con Natura Morta (mele e flauti) (1954) oppure Fruttiera con limoni e uova (1959) di Casorati, dove l’equilibrio tra i toni vibranti e la disposizione degli elementi, invita a riflettere sullo spazio che ci circonda. In natura morta silente, che conferma la capacità dell’artista di creare, in queste combinazioni di oggetti semplici e quotidiani, un silenzio palpabile, Fruttiera tra i campi (1955) - esempio di come, ancora una volta, Casorati utilizzi colori brillanti e una composizione equilibrata per creare un senso di serenità e introspezione - risponderà a Natura morta nel paesaggio con uva, mele e pera (1950 ca.) di Giorgio de Chirico e a Natura morta con grappoli d'uva, pere e bicchiere (1919) di Gino Severini.
Infine, nella sezione dedicata al nudo, Nudo sul paesaggio (1951), scelto come immagine della mostra, dove Casorati indaga la bellezza del corpo umano con una sensibilità che va oltre la semplice rappresentazione visiva, sarà accostato a Nudo femminile (1923 ca.) di Giorgio de Chirico e a "Nudo di schiena" (1930) di Felice Carena.
L’esposizione Silenzi e Assonanze,creando questo percorso dialettico tra le opere di Felice Casorati e quelle di altri importanti protagonisti del Novecento, vuole offrire una visione più completa, oltre che dell’universo creativo di Casorati, delle affinità e delle influenze che hanno caratterizzato il panorama artistico del secolo scorso. L’esposizione rimarrà aperta fino al 29 giugno 2025.
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