Chiara Lecca, Coypu Panties

Chiara Lecca, Coypu Panties, 2006

 

Dal 05 Maggio 2020 al 31 Maggio 2020

Milano

Luogo: Vimeo

Indirizzo: online



A seguito della pubblicazione in streaming, lo scorso 7 aprile, dell'opera video Bowels di Chiara Lecca, dedichiamo ora all'artista un approfondimento sul suo lavoro.


In questa occasione condividiamo in streaming una seconda opera video: Coypu Panties, realizzata nel 2006 e presentata due anni dopo nell'ex sede di Bergamo della Galleria Fumagalli per la mostra personale Del maiale non si butta niente.
Chiara Lecca nasce nel 1977 a Modigliana in provincia di Forlì-Cesena, dove vive e lavora. Cresce a stretto contatto con la natura e con il mondo animale nei terreni dell’azienda agricola di famiglia, conservando preziosi ricordi che contrassegnano in larga parte il suo lavoro artistico. Dopo il diploma ottenuto all’Accademia di Belle Arti di Bologna, si focalizza sulla ricerca della relazione tra uomo e natura per far emergere la frattura operata dalla società contemporanea e la contraddittorietà insita nel comportamento collettivo umano di rimozione della parte istintiva (emotiva e ancestrale) in contrapposizione alla sfera razionale (il pensiero scientifico, tecnologico e speculativo).

Nel 2016 Chiara Lecca è tra i finalisti del XVII Premio Cairo ed espone a Palazzo Reale a Milano. Nel 2018 è artista in residenza all’Istituto Italiano di Cultura di Madrid e nel 2019 al MACRO Asilo di Roma. Oltre alle innumerevoli partecipazioni a mostre collettive, l'artista ha esposto le proprie opere in mostre personali in istituzioni italiane ed estere, quali: Museo Carlo Zauli, Faenza e Collezioni Comunali D’Arte – Palazzo D’Accursio, Bologna (2017), Fondazione Ghisla Art Collection, Locarno (2016), Naturkundemuseum Ottoneum, Kassel (2015), Villa Rusconi, Castano Primo, Milano e Palazzo del Monte, Faenza (2013), MAR – Museo d’Arte della Città di Ravenna (2010), Kunst Meran, Merano (2009).
La ricerca di Chiara Lecca è rivolta a recuperare l'atavica natura irrazionale e selvaggia dell'essere umano, abbattendo la prospettiva antropocentrica contemporanea, e facendo emergere lo stretto legame con l'elemento animale onnipresente nella vita quotidiana (basti pensare al cibo, all'abbigliamento, alla cosmesi...). L'artista estrapola frammenti dalla realtà, soprattutto organici, ripresentandoli in composizioni inaspettate, ironiche e quasi kitsch, che ingannano lo spettatore a un primo sguardo e lo costringono a interrogarsi sul proprio modo di interagire con la natura.


In occasione di questo approfondimento, la Galleria Fumagalli condivide in streaming l'opera video Coypu Panties, realizzata nel 2006 e presentata due anni dopo nell'ex sede di Bergamo della Galleria Fumagalli per la mostra personale Del maiale non si butta niente.
Il progetto Coypu Panties (2006) ironizza sui canoni contemporanei di bellezza e sull'ossessiva abitudine della depilazione. L'artista propone toupet di pelo di nutria che fuoriescono senza vergogna dalla biancheria intima di ragazze vivacemente vestite. Il pelo è forse ciò che più accomuna l'uomo all'animale e pertanto disprezzato dalla società odierna nella sua spasmodica idea di distacco dal mondo animale.

Video al link
https://vimeo.com/413581959
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Coypu

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