Davide Benati. Doni della bassa marea. Opere su carta (1978-2017)

© Davide Benati
Dal 18 Ottobre 2017 al 20 Dicembre 2017
Milano
Luogo: Accademia di Belle Arti di Brera
Indirizzo: via Brera 28
Orari: Lunedì-Martedì-Venerdì 9.00-15.00; Mercoledì-Giovedì 9.00-17.00
E-Mail info: comunicazione@accademiadibrera.milano.it
Sito ufficiale: http://www.accademiadibrera.milano.it
L’Accademia di Belle Arti di Brera rende omaggio alla ricerca artistica di Davide Benati (Reggio Emilia, 1949) con un’ esposizio- ne di opere su carta realizzate dal 1978 ad oggi, un percorso di immagini che documenta l’identità della visione pittorica durante i molteplici e coerenti cicli tematici della sua storia creativa. Benati ha scelto fin dall’inizio di operare sulla sovrapposizione di carte incollate su tela, lievi e composte stratificazioni di fogli tibetani e nepalesi che, con i loro toni trasparenti e opalescenti, esprimono il senso “impalpabile e possente” del vuoto. La misura astratta della costruzione acquista peso attraverso l’azione sapiente del gesto, con quella disciplina e concentrazione che lascia affiorare magiche icone e figure instabili, apparizioni di un’altra dimensione del visibile. D’altro lato, l’artista dialoga con la diversità della cultura orientale, con fantasie di luoghi soavi e lontani, frammenti di memoria che si rivelano sulla profondità della superficie, tramiti di uno sguardo interiore, in perpetuo divenire tra la luce e l’ombra. Questo viaggio del colore si nutre non solo di evocazioni esotiche ma anche di filtri letterari tramutati nelle trasparenze dell’ acque- rello, nelle velate persistenze di questa tecnica che è protagonista di ogni possibile rivelazione dell’ immagine. Lontano da un uso retorico della citazione, l’arte di Benati dà corpo a un poema di fantasmi allusivi, immagini vegetali e spazi di arcana bellezza, sottomette dunque ogni riferimento al velo del colore come materia sospesa sul crinale dei sogni. Lo sguardo sprofonda nei luoghi incantati dove sono percepibili infinite gradazioni cromatiche, terre d’ombra e fluide risonanze, atmosfere diurne e visioni nottur- ne, silenziose risonanze e bagliori improvvisi. Impronte segrete e brividi dell’invisibile nascono dall’emozione delle cose immagina- te attraverso “il silenzio della lontananza”.
In uno dei cicli più recenti Benati invade lo spazio con ritmici palpiti d’aria che avvolgono la soglia del colore, si avvertono solo minime aperture che interferiscono con il movimento gioioso e brulicante delle forme. Come se la pittura fosse in grado di dilatare all’infinito l’enigma del suo misterioso accadere, sollecitando lo spettatore a ridurre la distanza tra ciò che osserva e ciò che desidera vedere oltre la misura della superficie.
Davide Benati ha insegnato Anatomia Artistica e Pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Brera dal 1984 al 1999.
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