Davide La Rocca. RGB - Y

Davide La Rocca. RGB - Y
Dal 09 Novembre 2012 al 05 Gennaio 2013
Monza | Milano
Luogo: Galleria Antologia Arte Moderna e Contemporanea
Indirizzo: via B. Zucchi 14
Orari: da martedi a sabato 10-12.30/ 15.30-19.30
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 039 2301281
E-Mail info: info@galleriaantologia.it
Sito ufficiale: http://www.galleriaantologia.it
“RGB – Y”, è il titolo della nuova rassegna personale di Davide La Rocca che aprirà il prossimo 8 novembre negli spazi della Galleria Antologia di Monza. Nei nuovi dipinti in mostra, tutti volutamente a colori e con soggetto perlopiù di derivazione cinematografica, l’immagine è interamente decostruita attraverso una finissima trama regolare di particelle-base (tipo pixel). I lavori esposti in rassegna sono realizzati mediante una tecnica decisamente lenta e sofisticata, utilizzando il modello dell’ “rgb-y” (red-green-blue e yellow appunto), un sistema additivo la cui miscelazione genera quasi tutto lo spettro cromatico visibile dall’occhio. L’artista riflette così sui meccanismi percettivi del reale realizzando dipinti “essenziali”, che pur operando nel rigore di un sistema cromatico stabilito, estremizzano il concetto di pixel fino all’assurdo.
Tra le opere esposte, è sorprendente la presenza di un lavoro singolare, la rivisitazione di un capolavoro secentesco di Caravaggio: “Cena in Emmaus”. Non una riproduzione esatta del celebre dipinto custodito a Milano nelle raccolte della Pinacoteca di Brera, quanto semmai il suo folle archetipo. Ricostruita punto per punto, e dipinta utilizzando una “tricromia pixel” dai toni decisamente estremi, l’immagine risulta maggiormente aggressiva rispetto all’originale sebbene ne conservi pienamente il “suono divino”. La ricerca stilistica di La Rocca è da sempre in continua sperimentazione formale, l'esposizione è frutto della riflessione artistica dell’autore, è il punto d’avvio per analizzare l’essenza della nostra cultura visuale.
Tra le opere esposte, è sorprendente la presenza di un lavoro singolare, la rivisitazione di un capolavoro secentesco di Caravaggio: “Cena in Emmaus”. Non una riproduzione esatta del celebre dipinto custodito a Milano nelle raccolte della Pinacoteca di Brera, quanto semmai il suo folle archetipo. Ricostruita punto per punto, e dipinta utilizzando una “tricromia pixel” dai toni decisamente estremi, l’immagine risulta maggiormente aggressiva rispetto all’originale sebbene ne conservi pienamente il “suono divino”. La ricerca stilistica di La Rocca è da sempre in continua sperimentazione formale, l'esposizione è frutto della riflessione artistica dell’autore, è il punto d’avvio per analizzare l’essenza della nostra cultura visuale.
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