Emanuele Dascanio. Su la soglia della luce
Dal 04 Novembre 2015 al 20 Novembre 2015
Milano
Luogo: Fondazione Maimeri
Indirizzo: c.so C. Colombo 15
Orari: da martedì a venerdì 14-19; sabato e domenica 10-18
Curatori: Angelo Crespi, Alessandra Redaelli
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 02 87391016
E-Mail info: info@fondazionemaimeri.it
Sito ufficiale: http://www.fondazionemaimeri.it/
Un perfezionista alla continua ricerca del miglioramento della tecnica pittorica, sua vera vocazione. Questo è Emanuele Dascanio, enfant prodige e protagonista, fino al 20 novembre, di una personale alla Fondazione Maimeri.
La mostra è frutto del fortunato incontro tra l’artista, Gianni Maimeri, Presidente di Fondazione Maimeri e AD di Industria Maimeri, e Massimo Candela, CEO di F.I.L.A. – Fabbrica Italiana Lapis ed Affini. Un sodalizio che trae origine dalla passione per l’arte, per il talento e per la ricerca della bellezza e che si concretizza con il supporto a questa esposizione.
Un’occasione per fare il punto su una carriera ancora agli inizi (Dascanio ha solo 32 anni), ma già ricca di riconoscimenti, raccontata in 22 opere che delineano il percorso artistico di questo brillante artista italiano.
Ritratti e nature morte creano un cammino ricco di fascino che ha come filo conduttore la linea incerta tra buio e luce. La tecnica utilizzata, quella dell’iperrealismo, spesso caratterizzata da una perfezione quasi algida, qui - attraverso l’amore per il dettaglio di memoria fiamminga - regala calore e poesia. Lo sguardo di Dascanio è privo di virtuosismi ed è quello di chi, rappresentando le cose, le fa esistere.
La luce sontuosa dell’olio nelle nature morte e la delicata consistenza del carboncino e della grafite nei ritratti danno vita a una serie di opere dalle suggestioni ipnotiche. Nei portrait, il bianco e il nero si fanno sinfonia sulla pelle e sui capelli di fanciulle dall’aura vagamente mistica che emergono dal buio come apparizioni. Un gioco di equilibri tra eros e spiritualità che culmina nel ritratto a figura intera della ragazza in lingerie che giace abbandonata su un groviglio di lenzuola, in una posa che ricorda però una deposizione classica. Il mondo maschile di Dascanio è invece abitato da uomini vecchi, con visi solcati dalle rughe testimoni di una vita intensa e vissuta. Immagini scolpite, solco dopo solco, dalla sua matita.
Infine, le nature morte dove l’ispirazione seicentesca è più esplicita e ci regala l’essenza dei soggetti rappresentati.
Emanuele Dascanio nasce a Garbagnate Milanese nel 1983.
Dopo essersi diplomato al Liceo Artistico Lucio Fontana di Arese, nel 2003 si iscrive all’accademia di Brera, sezione pittura che, sembrandogli un contesto decadente per la pittura stessa, abbandona dopo sei mesi. Continua, però, a sentire il desiderio ed il bisogno di una crescita artistica. Nel 2007 approda nello studio di Gianluca Corona, allievo del celebre Mario Donizetti, trovando in lui un valido maestro ed apprendendo la tecnica della pittura ad olio. Attraverso l'utilizzo delle antiche tecniche rinascimentali applicate al contemporaneo senso del fotorealismo, Emanuele Dascanio cerca di indagare attraverso la pelle della realtà il suo senso intrinseco e profondo. Ha partecipato a vari concorsi e mostre collettive a livello nazionale e internazionale, classificandosi sempre ai primi posti. Le sue opere sono presenti in prestigiose collezioni private in Italia e all’estero (si veda allegato dedicato).
La mostra è frutto del fortunato incontro tra l’artista, Gianni Maimeri, Presidente di Fondazione Maimeri e AD di Industria Maimeri, e Massimo Candela, CEO di F.I.L.A. – Fabbrica Italiana Lapis ed Affini. Un sodalizio che trae origine dalla passione per l’arte, per il talento e per la ricerca della bellezza e che si concretizza con il supporto a questa esposizione.
Un’occasione per fare il punto su una carriera ancora agli inizi (Dascanio ha solo 32 anni), ma già ricca di riconoscimenti, raccontata in 22 opere che delineano il percorso artistico di questo brillante artista italiano.
Ritratti e nature morte creano un cammino ricco di fascino che ha come filo conduttore la linea incerta tra buio e luce. La tecnica utilizzata, quella dell’iperrealismo, spesso caratterizzata da una perfezione quasi algida, qui - attraverso l’amore per il dettaglio di memoria fiamminga - regala calore e poesia. Lo sguardo di Dascanio è privo di virtuosismi ed è quello di chi, rappresentando le cose, le fa esistere.
La luce sontuosa dell’olio nelle nature morte e la delicata consistenza del carboncino e della grafite nei ritratti danno vita a una serie di opere dalle suggestioni ipnotiche. Nei portrait, il bianco e il nero si fanno sinfonia sulla pelle e sui capelli di fanciulle dall’aura vagamente mistica che emergono dal buio come apparizioni. Un gioco di equilibri tra eros e spiritualità che culmina nel ritratto a figura intera della ragazza in lingerie che giace abbandonata su un groviglio di lenzuola, in una posa che ricorda però una deposizione classica. Il mondo maschile di Dascanio è invece abitato da uomini vecchi, con visi solcati dalle rughe testimoni di una vita intensa e vissuta. Immagini scolpite, solco dopo solco, dalla sua matita.
Infine, le nature morte dove l’ispirazione seicentesca è più esplicita e ci regala l’essenza dei soggetti rappresentati.
Emanuele Dascanio nasce a Garbagnate Milanese nel 1983.
Dopo essersi diplomato al Liceo Artistico Lucio Fontana di Arese, nel 2003 si iscrive all’accademia di Brera, sezione pittura che, sembrandogli un contesto decadente per la pittura stessa, abbandona dopo sei mesi. Continua, però, a sentire il desiderio ed il bisogno di una crescita artistica. Nel 2007 approda nello studio di Gianluca Corona, allievo del celebre Mario Donizetti, trovando in lui un valido maestro ed apprendendo la tecnica della pittura ad olio. Attraverso l'utilizzo delle antiche tecniche rinascimentali applicate al contemporaneo senso del fotorealismo, Emanuele Dascanio cerca di indagare attraverso la pelle della realtà il suo senso intrinseco e profondo. Ha partecipato a vari concorsi e mostre collettive a livello nazionale e internazionale, classificandosi sempre ai primi posti. Le sue opere sono presenti in prestigiose collezioni private in Italia e all’estero (si veda allegato dedicato).
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