Franco Pagetti. Della fame e della guerra
Dal 09 Settembre 2015 al 06 Ottobre 2015
Milano
Luogo: New Old Camera
Indirizzo: via Dante 12
Orari: dal lunedì al venerdì 8.30-18.30
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 02 36589216
E-Mail info: info@newoldcamera.it
Sito ufficiale: http://www.newoldcamera.com
New Old Camera (www.newoldcamera.com), lo storico negozio situato nel cuore di Milano fondato da Ryuichi Watanabe e da oltre trent’anni punto di riferimento nel panorama fotografico italiano per collezionisti, fotoamatori e fotografi professionisti, e MOOZ, che letto al contrario diventa zoom, l’iniziativa dedicata alla fotografia, presentano la mostra del fotoreporter Franco Pagetti “Della fame e della guerra”, ospitata presso il cortile di New Old Camera dal 9 settembre al 6 ottobre 2015.
“Della fame e della guerra”, in anteprima assoluta a Milano, raccoglie una selezione di fotografie che hanno per protagonista il cibo nelle sue più svariate accezioni: come scambio, cultura, convivio. A volte causa di disperazione.
Queste fotografie, scattate in Afghanistan tra il 1998 e il 2001 - prima dell’attacco alle Torri Gemelle – rappresentano momenti collaterali all’immediata violenza della guerra: la distribuzione di razioni alimentari, la produzione del pane, tende adibite a cucine. Scene di vita quotidiana scandite dal degrado e dal dolore, eppure intrise di dignità.
La malnutrizione, così come l’abbandono delle coltivazioni o delle industrie, sono tra le conseguenze dei conflitti. Nonostante le diversità, infatti, si è tutti accomunati dalla stessa umana esigenza: nutrirsi. Eppure, ancora oggi, ci sono paesi in cui mangiare è un’ovvietà e altri in cui è una conquista. La mostra si aggancia al tema di Expo Milano 2015: “Nutrire il pianeta, energia per la vita”.
Molti fotografi di guerra sono in grado di rappresentare il sangue e la fatica propri dei combattimenti, ma ci vuole un occhio davvero speciale – l’occhio di un artista – per scrutare nelle menti e nei cuori delle persone coinvolte nella battaglia, dando così voce alla fragilità della natura umana.
“Siamo orgogliosi di ospitare una mostra di tale portata, frutto del lungo lavoro di un fotoreporter che stimiamo massimamente – ha commentato Ryuichi Watanabe, Proprietario di New Old Camera – Pagetti tratta con rispetto il tema dell’alimentazione come causa di disperazione, offrendo una lucida riflessione sul doloroso binomio tra cibo e guerra. Siamo felici che abbia scelto New Old Camera come cornice per dare risalto a questo suo importante lavoro.”
E’ membro dell’agenzia fotografica VII dal 2007. Ha mosso i primi passi come fotografo professionista nel campo della moda e a partire dal 1997, si è poi specializzato come fotogiornalista. La maggior parte dei suoi servizi più recenti ha riguardato scenari di conflitto: Afghanistan (1997, 1998, 2001, 2009 e 2010), Kosovo (1999), Timor Est (1999), Kashmir (1998, 2000 e 2001), Palestina (2002), Sierra Leone (2001) e Sudan del Sud (1997). Dal gennaio 2003, tre mesi prima dell’invasione di Baghdad, e sino alla fine del 2008, ha lavorato in Iraq in qualità di corrispondente per conto di Time Magazine. È stato l’unico fotografo italiano presente a Baghdad nel 2003 e uno dei pochi a risiedere permanentemente in Iraq sino al 2008. Oltre alla collaborazione con Time Magazine, Pagetti può vantare numerose collaborazioni con Newsweek, New York Times, The New Yorker, Stern e Vogue America. I suoi servizi appaiono con regolarità su Le Figaro Magazine, Paris Match, Le Monde, The Times of London, The Independent, Foreign Policy e sul mensile di fotogiornalismo Days Japan. Franco Pagetti vive tra Milano e New York.
“Della fame e della guerra”, in anteprima assoluta a Milano, raccoglie una selezione di fotografie che hanno per protagonista il cibo nelle sue più svariate accezioni: come scambio, cultura, convivio. A volte causa di disperazione.
Queste fotografie, scattate in Afghanistan tra il 1998 e il 2001 - prima dell’attacco alle Torri Gemelle – rappresentano momenti collaterali all’immediata violenza della guerra: la distribuzione di razioni alimentari, la produzione del pane, tende adibite a cucine. Scene di vita quotidiana scandite dal degrado e dal dolore, eppure intrise di dignità.
La malnutrizione, così come l’abbandono delle coltivazioni o delle industrie, sono tra le conseguenze dei conflitti. Nonostante le diversità, infatti, si è tutti accomunati dalla stessa umana esigenza: nutrirsi. Eppure, ancora oggi, ci sono paesi in cui mangiare è un’ovvietà e altri in cui è una conquista. La mostra si aggancia al tema di Expo Milano 2015: “Nutrire il pianeta, energia per la vita”.
Molti fotografi di guerra sono in grado di rappresentare il sangue e la fatica propri dei combattimenti, ma ci vuole un occhio davvero speciale – l’occhio di un artista – per scrutare nelle menti e nei cuori delle persone coinvolte nella battaglia, dando così voce alla fragilità della natura umana.
“Siamo orgogliosi di ospitare una mostra di tale portata, frutto del lungo lavoro di un fotoreporter che stimiamo massimamente – ha commentato Ryuichi Watanabe, Proprietario di New Old Camera – Pagetti tratta con rispetto il tema dell’alimentazione come causa di disperazione, offrendo una lucida riflessione sul doloroso binomio tra cibo e guerra. Siamo felici che abbia scelto New Old Camera come cornice per dare risalto a questo suo importante lavoro.”
E’ membro dell’agenzia fotografica VII dal 2007. Ha mosso i primi passi come fotografo professionista nel campo della moda e a partire dal 1997, si è poi specializzato come fotogiornalista. La maggior parte dei suoi servizi più recenti ha riguardato scenari di conflitto: Afghanistan (1997, 1998, 2001, 2009 e 2010), Kosovo (1999), Timor Est (1999), Kashmir (1998, 2000 e 2001), Palestina (2002), Sierra Leone (2001) e Sudan del Sud (1997). Dal gennaio 2003, tre mesi prima dell’invasione di Baghdad, e sino alla fine del 2008, ha lavorato in Iraq in qualità di corrispondente per conto di Time Magazine. È stato l’unico fotografo italiano presente a Baghdad nel 2003 e uno dei pochi a risiedere permanentemente in Iraq sino al 2008. Oltre alla collaborazione con Time Magazine, Pagetti può vantare numerose collaborazioni con Newsweek, New York Times, The New Yorker, Stern e Vogue America. I suoi servizi appaiono con regolarità su Le Figaro Magazine, Paris Match, Le Monde, The Times of London, The Independent, Foreign Policy e sul mensile di fotogiornalismo Days Japan. Franco Pagetti vive tra Milano e New York.
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