Genius loci. Chiesa e dialogo. Due continenti a confronto tra memoria e modernità
Dal 27 Novembre 2012 al 06 Gennaio 2013
Milano
Luogo: Museo Diocesano
Indirizzo: corso di Porta Ticinese 95
Orari: da martedì a domenica 10-18
Curatori: Leonardo Servadio
Enti promotori:
- Provincia di Milano
- Diocesi Frosinone – Veroli – Ferentino
- Consiglio Nazionale Architetti (CNAPPC)
- dell’Ordine degli Architetti
- Pianificatori
- Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Milano
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 02 89420019
E-Mail info: info@museodiocesano.it
Sito ufficiale: http://www.museodiocesano.it
L’esposizione mette a confronto i progetti di tre chiese italiane e tre cattedrali statunitensi, per leggere le diverse sensibilità progettuali e i diversi approcci compositivi di architetti quali Fuksas, Isolarchitetti, Lisi, Moneo, Craig Hartman (SOM), Ziegler-Cooper e Rohn.
Organizzata dall’Accademia di Belle Arti di Brera, in collaborazione con il Museo Diocesano di Milano e la Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale di Milano, col patrocinio della Provincia di Milano, della Diocesi Frosinone – Veroli – Ferentino, del Consiglio Nazionale Architetti (CNAPPC), dell’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Milano, l’esposizione, curata da Leonardo Servadio, illustra con ampia documentazione fotografica tre chiese italiane e di tre cattedrali statunitensi realizzate dagli architetti, Fuksas, Lisi, Isolarchitetti per l’Italia, Moneo, Craig Hartman (SOM), Ziegler-Cooper e Rohn per gli Stati Uniti. L’accostamento tra opere di natura così diversa, e il confronto tra le differenti sensibilità progettuali e i diversi approcci compositivi dei soggetti coinvolti, offre spunti importanti per alimentare il dibattito tra conservazione e innovazione in materia di architettura religiosa.
Le costruzioni - Santa Maria in Zivido di San Giuliano Milanese di Isolarchtietti, San Paolo Apostolo di Foligno di Fuksas, San Paolo Apostolo a Frosinone di Lisi - presentate nei loro aspetti architettonici, di design e liturgici, riflettono la sensibilità progettuale odierna in Italia e si pongono a confronto con le contemporanee realizzazioni statunitensi, le cattedrali di Oakland di Hartman, quella di Houston di Ziegler-Cooper e Rohn, e di Los Angeles di Moneo.
A cinquant’anni dall’apertura del Concilio Vaticano II e dalla promulgazione della Costituzione liturgica Sacrosanctum Concilium, vero momento di svolta nella riflessione su come l’architettura e l’arte contemporanea possano ospitare ed esprimere il rito, l’iniziativa darà modo di tener vivo un dialogo capace di ricercare l’universale che soggiace al luogo proprio della chiesa, e delle sue declinazioni particolari influenzate dalla cultura del progettista e dal luogo in cui si innesta l’intervento.
Organizzata dall’Accademia di Belle Arti di Brera, in collaborazione con il Museo Diocesano di Milano e la Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale di Milano, col patrocinio della Provincia di Milano, della Diocesi Frosinone – Veroli – Ferentino, del Consiglio Nazionale Architetti (CNAPPC), dell’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Milano, l’esposizione, curata da Leonardo Servadio, illustra con ampia documentazione fotografica tre chiese italiane e di tre cattedrali statunitensi realizzate dagli architetti, Fuksas, Lisi, Isolarchitetti per l’Italia, Moneo, Craig Hartman (SOM), Ziegler-Cooper e Rohn per gli Stati Uniti. L’accostamento tra opere di natura così diversa, e il confronto tra le differenti sensibilità progettuali e i diversi approcci compositivi dei soggetti coinvolti, offre spunti importanti per alimentare il dibattito tra conservazione e innovazione in materia di architettura religiosa.
Le costruzioni - Santa Maria in Zivido di San Giuliano Milanese di Isolarchtietti, San Paolo Apostolo di Foligno di Fuksas, San Paolo Apostolo a Frosinone di Lisi - presentate nei loro aspetti architettonici, di design e liturgici, riflettono la sensibilità progettuale odierna in Italia e si pongono a confronto con le contemporanee realizzazioni statunitensi, le cattedrali di Oakland di Hartman, quella di Houston di Ziegler-Cooper e Rohn, e di Los Angeles di Moneo.
A cinquant’anni dall’apertura del Concilio Vaticano II e dalla promulgazione della Costituzione liturgica Sacrosanctum Concilium, vero momento di svolta nella riflessione su come l’architettura e l’arte contemporanea possano ospitare ed esprimere il rito, l’iniziativa darà modo di tener vivo un dialogo capace di ricercare l’universale che soggiace al luogo proprio della chiesa, e delle sue declinazioni particolari influenzate dalla cultura del progettista e dal luogo in cui si innesta l’intervento.
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