Palazzo Reale o dei Normanni
Albergheria
- Dove: Palazzo Reale o dei Normanni
- Indirizzo: Piazza Indipendenza 1
- E-Mail: fondazione@federicosecondo.org
- Telefono: +39 091 6262833
- Apertura: Da lunedì a sabato: ore 8.30 - 17
Domenica e festivi: ore 8.30 - 12.30
L'accesso alla Cappella Palatina non è consentito dalle ore 9.45 alle 11.45 per lo svolgimento della funzione religiosa nei giorni di domenica e di festività sacre.
Durante le sedute del parlamento non sarà possibile visitare il piano parlamentare
Chiuso: 25 dicembre, 1 gennaio - Costo: Da martedì a giovedì:intero € 7, ridotto € 5 (inclusa la Cappella Palatina)
Da venerdì a lunedì e festivi: intero € 8,50, ridotto € 6,50 (inclusa la Cappella Palatina) - Trasporti: Autobus: linee 104, 105, 109 (fermata Piazza Indipendenza), 234 (fermata Benedettini), 304, 305, 389
- Durata Visita: 1 ora e 30 minuti circa
- Servizi:
Il Palazzo Reale o dei Normanni sorge sui resti dei primi insediamenti punici di Palermo, di cui rimangono tracce visibili nei sotterranei. Il primo nucleo del Palazzo risale alla dominazione araba nel IX secolo.
I Normanni in seguito trasformarono il Castello nel centro nevralgico della loro monarchia e realizzarono quattro torri collegate tra loro da portici e giardini. Si deve a Ruggero II la costruzione di una magnifica cappella interna al palazzo, definita “Cappella Palatina”, dedicata ai santi Pietro e Paolo e consacrata nel 1140.
Il complesso era collegato in origine alla Cattedrale da una via coperta. Gli Svevi vi ospitarono la Scuola Poetica Siciliana. Tornò in auge nel 1556 come dimora dei Vicerè spagnoli, che demolirono le torri e realizzarono l'imponente facciata.
Oggi il Palazzo svolge un’importante funzione direttiva, essendo sede dell’Assemblea Regionale Siciliana.
I Normanni in seguito trasformarono il Castello nel centro nevralgico della loro monarchia e realizzarono quattro torri collegate tra loro da portici e giardini. Si deve a Ruggero II la costruzione di una magnifica cappella interna al palazzo, definita “Cappella Palatina”, dedicata ai santi Pietro e Paolo e consacrata nel 1140.
Il complesso era collegato in origine alla Cattedrale da una via coperta. Gli Svevi vi ospitarono la Scuola Poetica Siciliana. Tornò in auge nel 1556 come dimora dei Vicerè spagnoli, che demolirono le torri e realizzarono l'imponente facciata.
Oggi il Palazzo svolge un’importante funzione direttiva, essendo sede dell’Assemblea Regionale Siciliana.