Gioielli di Giulio Manfredi celebrano Raffaello. Scuola di Luce
Dal 15 Settembre 2022 al 11 Aprile 2023
Milano
Luogo: Pinacoteca Ambrosiana
Indirizzo: Piazza Pio XI 2
Orari: da lunedì a domenica dalle 10.00 alle 18.00. Chiuso tutti i mercoledì, il 25 dicembre, 1 gennaio. Aperto mercoledì 7 dicembre
Curatori: Alberto Rocca e Arnaldo Colasanti
Costo del biglietto: esposizione inclusa nel biglietto di ingresso al museo
Sito ufficiale: http://www.ambrosiana.it
Dal 15 settembre 2022 al 10 gennaio 2023, la Sala del Cartone di Raffaello ospiterà “Gioielli di Giulio Manfredi celebrano Raffaello. Scuola di Luce” a cura di Alberto Rocca e Arnaldo Colasanti, un’installazione artistica composta da ventun disegni per ventun gioielli raffinati, corrispondenti a ventuno personaggi del Cartone di Raffaello, a dimostrazione che ancora “ il Cartone ispira l’umano talento di chi ha in sé la capacità di lasciarsi provocare da tanta altera bellezza.
La contemplazione del Cartone di Raffaello dell’Ambrosiana, mossa da un profondo senso di rispetto, ammirazione e stupore, ha ispirato Giulio Manfredi a voler porre in atto l’intrapresa audace di confrontarsi con uno dei massimi maestri del Rinascimento e dialogare con “l’un des plus beaux desseins du monde”, come ebbe a esprimersi Pierre Gauthiez” afferma Mons. Alberto Rocca.
“Il riferimento a Raffaello è profondamente emotivo: appartiene alla commozione. L’artista vorrebbe donare agli uomini di oggi e di domani una speranza di rappacificazione: la certezza dell’idea contro l’aridità del mondo” dichiara Arnaldo Colasanti.
Quello che spinge Giulio Manfredi a ricreare in gioielli e pietre preziose il segreto abbagliante del capolavoro di Raffaello è un gesto di ammirazione e di amore. La ricerca di Giulio Manfredi, la consapevolezza con cui sperimenta la materia e la forma, sono la traccia di un sogno prezioso, in cui l’eredità dell’Umanesimo non è altro che lo sguardo rivolto verso bellezza nuova e contemporanea. La Veneranda Biblioteca Ambrosiana sceglie l’opera del maestro Giulio Manfredi perché crede che il genio italiano sia sempre una vocazione alla ricerca e alla bellezza
La contemplazione del Cartone di Raffaello dell’Ambrosiana, mossa da un profondo senso di rispetto, ammirazione e stupore, ha ispirato Giulio Manfredi a voler porre in atto l’intrapresa audace di confrontarsi con uno dei massimi maestri del Rinascimento e dialogare con “l’un des plus beaux desseins du monde”, come ebbe a esprimersi Pierre Gauthiez” afferma Mons. Alberto Rocca.
“Il riferimento a Raffaello è profondamente emotivo: appartiene alla commozione. L’artista vorrebbe donare agli uomini di oggi e di domani una speranza di rappacificazione: la certezza dell’idea contro l’aridità del mondo” dichiara Arnaldo Colasanti.
Quello che spinge Giulio Manfredi a ricreare in gioielli e pietre preziose il segreto abbagliante del capolavoro di Raffaello è un gesto di ammirazione e di amore. La ricerca di Giulio Manfredi, la consapevolezza con cui sperimenta la materia e la forma, sono la traccia di un sogno prezioso, in cui l’eredità dell’Umanesimo non è altro che lo sguardo rivolto verso bellezza nuova e contemporanea. La Veneranda Biblioteca Ambrosiana sceglie l’opera del maestro Giulio Manfredi perché crede che il genio italiano sia sempre una vocazione alla ricerca e alla bellezza
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