Giovanni Chiaramonte. Jerusalem. Figure della Promessa
![Giovanni Chiaramonte. Jerusalem. Figure della Promessa Giovanni Chiaramonte. Jerusalem. Figure della Promessa](http://www.arte.it/foto/600x450/d9/30217-mi.jpg)
Giovanni Chiaramonte. Jerusalem. Figure della Promessa
Dal 16 Marzo 2015 al 16 Maggio 2015
Milano
Luogo: Museo Diocesano
Indirizzo: corso di Porta Ticinese 95
Orari: mar - dom 10-18
Costo del biglietto: martedì € 4, intero € 8, ridotto e convenzioni € 5, scolaresche € 2
Telefono per informazioni: +39 02 89420019
E-Mail info: info@museodiocesano.it
Sito ufficiale: http://www.museodiocesano.it
Al Museo Diocesano di Milano si terrà il nuovo appuntamento di MuDi Contemporanea, dedicato alla fotografia di Giovanni Chiaramonte.
L’esposizione, presenta 36 fotografie dell’artista realizzate nel 1988.
Chiaramonte riprende Gerusalemme con pellicola a colori con metodo analogico; caratteristica della sua fotografia è l’uso del formato quadrato, derivato dal negativo 6×6 al quale l’artista attribuisce un valore simbolico, di rapporto fra terra e cielo, in cui tutti gli elementi trovano la giusta collocazione.
L’immagine di Chiaramonte ha come tema principale il rapporto tra luogo e destino nella civiltà occidentale. Già fin dalle prime ricerche sul paesaggio italiano, l’opera di Chiaramonte si manifesta come una personale sequenza di immagini nella quale le fotografie, pur singolarmente significative, acquistano appieno solo nel loro insieme una straordinaria forza narrativa.
Nel ciclo di scatti dedicati a Gerusalemme, esposti al Diocesano, si evidenzia la specificità dello sguardo dell’artista nella scelta paziente dell’immagine, che evita l’ovvio, il banale, il luogo turistico nell’attesa che la scena si componga spontaneamente, come un piano-sequenza che altri devono costruire.
Così nascono, come ha sottolineato A.C. Quintavalle (Ritorno a Jerusalem, 2014) immagini che ripropongono una memoria diversa della città: “Chiaramonte ha deciso di riflettere, e riflettere è la parola giusta, sugli spazi della memoria, ha deciso di costruire, di Gerusalemme, una memoria diversa, ha inventata una città”.
In mostra gli scatti di Chiaramonte sono puntualmente accompagnati da brevi componimenti di Umberto Fiori che, con l’intento di descrivere le immagini, ne amplificano l’aspetto poetico invitando alla riflessione.
Il ciclo Jerusalem è stato esposto a Venezia presso la Galleria IKONA Gallery nel 2014 in occasione dell’inizio delle celebrazioni del 500° anniversario del Ghetto di Venezia, poi a Marsiglia presso l’Istituto Italiano di Cultura in occasione della la Giornata della Memoria nel 2015.
Nato nel 1948 a Varese da genitori di Gela, Giovanni Chiaramonte comincia a fotografare alla fine degli anni Sessanta, operando per la ripresa della forma figurativa, seguita alla stagione astratta e informale di certe tendenze della Pop-Art e dell’Arte Concettuale del XX secolo. Ha fondato e diretto diverse collane dedicate fotografia per importanti case editrici, ha tenuto mostre in varie parti del mondo. Nel 2005 l’Università di Palermo gli ha conferito la laurea honoris causa in Architettura.
Umberto Fiori è nato a Sarzana nel 1949. Dal 1954 vive a Milano, dove si è laureato in filosofia. Negli anni Settanta ha fatto parte del gruppo degli Stormy Six come cantante e autore; ha collaborato con compositori, artisti (tra i quali Giovanni Chiaramonte) e con Studio Azzurro. E’ autore di saggi e interventi critici in tema di musica, letteratura, poesia. Lo scorso anno è stata pubblicata la sua raccolta di poesie, dal 1984 al 2014, edita da Mondadori.
Accompagna la mostra un catalogo con introduzione di Giovanni Chiaramonte e brani di Umberto Fiori (ediz. Libreria Editrice Vaticana, 2014).
In occasione della mostra il Museo organizza un ciclo di incontri d’approfondimento intorno ai temi suscitati dal lavoro di Chiaramonte. (ingresso di cortesia suggerito a 5 euro)
Martedì 21 aprile, ore 20.30 con Umberto Fiori, Poeta
Giovedì 30 aprile, ore 20.30 con Silvano Petrosino, Filosofo
Martedì 12 maggio, ore 20.30 con Antonio Sichera, docente di Letteratura contemporanea all’Università di Catania
L’esposizione, presenta 36 fotografie dell’artista realizzate nel 1988.
Chiaramonte riprende Gerusalemme con pellicola a colori con metodo analogico; caratteristica della sua fotografia è l’uso del formato quadrato, derivato dal negativo 6×6 al quale l’artista attribuisce un valore simbolico, di rapporto fra terra e cielo, in cui tutti gli elementi trovano la giusta collocazione.
L’immagine di Chiaramonte ha come tema principale il rapporto tra luogo e destino nella civiltà occidentale. Già fin dalle prime ricerche sul paesaggio italiano, l’opera di Chiaramonte si manifesta come una personale sequenza di immagini nella quale le fotografie, pur singolarmente significative, acquistano appieno solo nel loro insieme una straordinaria forza narrativa.
Nel ciclo di scatti dedicati a Gerusalemme, esposti al Diocesano, si evidenzia la specificità dello sguardo dell’artista nella scelta paziente dell’immagine, che evita l’ovvio, il banale, il luogo turistico nell’attesa che la scena si componga spontaneamente, come un piano-sequenza che altri devono costruire.
Così nascono, come ha sottolineato A.C. Quintavalle (Ritorno a Jerusalem, 2014) immagini che ripropongono una memoria diversa della città: “Chiaramonte ha deciso di riflettere, e riflettere è la parola giusta, sugli spazi della memoria, ha deciso di costruire, di Gerusalemme, una memoria diversa, ha inventata una città”.
In mostra gli scatti di Chiaramonte sono puntualmente accompagnati da brevi componimenti di Umberto Fiori che, con l’intento di descrivere le immagini, ne amplificano l’aspetto poetico invitando alla riflessione.
Il ciclo Jerusalem è stato esposto a Venezia presso la Galleria IKONA Gallery nel 2014 in occasione dell’inizio delle celebrazioni del 500° anniversario del Ghetto di Venezia, poi a Marsiglia presso l’Istituto Italiano di Cultura in occasione della la Giornata della Memoria nel 2015.
Nato nel 1948 a Varese da genitori di Gela, Giovanni Chiaramonte comincia a fotografare alla fine degli anni Sessanta, operando per la ripresa della forma figurativa, seguita alla stagione astratta e informale di certe tendenze della Pop-Art e dell’Arte Concettuale del XX secolo. Ha fondato e diretto diverse collane dedicate fotografia per importanti case editrici, ha tenuto mostre in varie parti del mondo. Nel 2005 l’Università di Palermo gli ha conferito la laurea honoris causa in Architettura.
Umberto Fiori è nato a Sarzana nel 1949. Dal 1954 vive a Milano, dove si è laureato in filosofia. Negli anni Settanta ha fatto parte del gruppo degli Stormy Six come cantante e autore; ha collaborato con compositori, artisti (tra i quali Giovanni Chiaramonte) e con Studio Azzurro. E’ autore di saggi e interventi critici in tema di musica, letteratura, poesia. Lo scorso anno è stata pubblicata la sua raccolta di poesie, dal 1984 al 2014, edita da Mondadori.
Accompagna la mostra un catalogo con introduzione di Giovanni Chiaramonte e brani di Umberto Fiori (ediz. Libreria Editrice Vaticana, 2014).
In occasione della mostra il Museo organizza un ciclo di incontri d’approfondimento intorno ai temi suscitati dal lavoro di Chiaramonte. (ingresso di cortesia suggerito a 5 euro)
Martedì 21 aprile, ore 20.30 con Umberto Fiori, Poeta
Giovedì 30 aprile, ore 20.30 con Silvano Petrosino, Filosofo
Martedì 12 maggio, ore 20.30 con Antonio Sichera, docente di Letteratura contemporanea all’Università di Catania
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