Giuseppe Vassallo. Luce Privata
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Giuseppe Vassallo, Requiem, 2022, olio su tela, 40x60 cm. Courtesy of the artist
Dal 03 Maggio 2022 al 05 Giugno 2022
Milano
Luogo: Mieru Mieru
Indirizzo: Via Magolfa 14
Orari: tutti i giorni escluso il lunedì dalle 19, la domenica a partire dalle 12.30 oppure su appuntamento
Curatori: Ilaria Introzzi
IMMERSIONI NELL’ARTE presenta “LUCE PRIVATA”, la prima mostra personale di Giuseppe Vassallo (Palermo, ), curata da Ilaria Introzzi nelle sale del ristorante-galleria d’arte Mieru Mieru a Milano.
L’esposizione, aperta al pubblico dal 3 maggio al 5 giugno, vede protagonisti i dipinti dell’artista realizzati tra il 2022 e il 2018.
La ricerca che muove il lavoro presentato parte dalla luce. Non proprio quella quotidiana, la quale permette di vedere le persone, gli oggetti, e nemmeno quella interiore, propria dell’uomo. Piuttosto, lo studio del pittore vive su un piano metafisico, il cui risultato è un traslucenza privata, spinta dalle pennellate, dai gesti pittorici, in apparenza bidimensionali. Come i paesaggi rappresentati da Vassallo, che mescolano il mondo mediterraneo, proprio dell’autore delle tele, il quale ne fa la sua genesi, a una visione in grado di unire sul quadro un excursus che spazia da input come la fotografia virando poi sul cinema. Tutti medium i quali, senza quella luce privata non potrebbero creare immagini.
E sono proprio queste il risultato finale visibile in mostra. Il percorso espositivo si apre con lavori che vogliono aprire lo sguardo dello spettatore, diventano così dei punti di riferimento per comprendere il resto dell’esposizione, nonché il senso apicale della “LUCE PRIVATA”.
L’opera Il linguaggio delle cose (2022), vede un giovane inserito in un contesto marino - il mare è un tratto imprescindibile, un valore essenziale per l’artista -, il quale sembra stia pensando. La luce dei contrasti cromatici risalta sia la sua figura, i muscoli del corpo il quale ancora non si è fatto uomo ma che non è più ragazzino, che lo sfondo, in particolare la lontana scogliera frastagliata, in netto contrasto con il piano classico e uniforme su cui poggia, seduta, la figura. Una dicotomia tra caos e calma, sensibilità e pathos. Per poi riassumersi in una personale interpretazione della sensualità. Concetto visibile non solo in opere in cui appaiono figure (Requiem, America o Untitled, dipinte rispettivamente nel 2022, 2021 e 2018), ma anche in lavori come Torre di fuori II: dipinto nel 2019 è l’autoritratto dell’artista, che consegna allo spettatore la sua natura di pittore, ancora una volta esprimendo un contrasto tra forza e pace. Concetto riconducibile al rapporto tra Eros e Thánatos. E la luce, come idea di partenza inconscia lega indissolubilmente le due entità, giacché insite tanto nell’uomo quanto nella natura stessa.
La produzione di Vassallo, in mostra fino al 5 giugno 2022, rimane dunque coerente con la poetica dell’artista che sin dagli esordi riflette sullo zeitgeist concentrandosi sul quotidiano, vivendolo e interpretandolo, senza filtri, se non quelli sottili, mossi da un’intimità, resa collettiva dall’arte. Accompagna il testo lo scritto “LUCE PRIVATA”, la pietra miliare che ha portato alla creazione dell’esposizione. Una bozza, un carteggio, un punto di partenza.
L’esposizione, aperta al pubblico dal 3 maggio al 5 giugno, vede protagonisti i dipinti dell’artista realizzati tra il 2022 e il 2018.
La ricerca che muove il lavoro presentato parte dalla luce. Non proprio quella quotidiana, la quale permette di vedere le persone, gli oggetti, e nemmeno quella interiore, propria dell’uomo. Piuttosto, lo studio del pittore vive su un piano metafisico, il cui risultato è un traslucenza privata, spinta dalle pennellate, dai gesti pittorici, in apparenza bidimensionali. Come i paesaggi rappresentati da Vassallo, che mescolano il mondo mediterraneo, proprio dell’autore delle tele, il quale ne fa la sua genesi, a una visione in grado di unire sul quadro un excursus che spazia da input come la fotografia virando poi sul cinema. Tutti medium i quali, senza quella luce privata non potrebbero creare immagini.
E sono proprio queste il risultato finale visibile in mostra. Il percorso espositivo si apre con lavori che vogliono aprire lo sguardo dello spettatore, diventano così dei punti di riferimento per comprendere il resto dell’esposizione, nonché il senso apicale della “LUCE PRIVATA”.
L’opera Il linguaggio delle cose (2022), vede un giovane inserito in un contesto marino - il mare è un tratto imprescindibile, un valore essenziale per l’artista -, il quale sembra stia pensando. La luce dei contrasti cromatici risalta sia la sua figura, i muscoli del corpo il quale ancora non si è fatto uomo ma che non è più ragazzino, che lo sfondo, in particolare la lontana scogliera frastagliata, in netto contrasto con il piano classico e uniforme su cui poggia, seduta, la figura. Una dicotomia tra caos e calma, sensibilità e pathos. Per poi riassumersi in una personale interpretazione della sensualità. Concetto visibile non solo in opere in cui appaiono figure (Requiem, America o Untitled, dipinte rispettivamente nel 2022, 2021 e 2018), ma anche in lavori come Torre di fuori II: dipinto nel 2019 è l’autoritratto dell’artista, che consegna allo spettatore la sua natura di pittore, ancora una volta esprimendo un contrasto tra forza e pace. Concetto riconducibile al rapporto tra Eros e Thánatos. E la luce, come idea di partenza inconscia lega indissolubilmente le due entità, giacché insite tanto nell’uomo quanto nella natura stessa.
La produzione di Vassallo, in mostra fino al 5 giugno 2022, rimane dunque coerente con la poetica dell’artista che sin dagli esordi riflette sullo zeitgeist concentrandosi sul quotidiano, vivendolo e interpretandolo, senza filtri, se non quelli sottili, mossi da un’intimità, resa collettiva dall’arte. Accompagna il testo lo scritto “LUCE PRIVATA”, la pietra miliare che ha portato alla creazione dell’esposizione. Una bozza, un carteggio, un punto di partenza.
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