Ignazio Moncada. Vele spiegate su Stromboli
Dal 21 Febbraio 2024 al 22 Marzo 2024
Milano
Luogo: Wizard Gallery
Indirizzo: Via Vincenzo Monti 32
Orari: dal lunedì al venerdì dalle 11 alle 19
E-Mail info: milan@wizardgallery.com
Sito ufficiale: http://www.wizardgallery.com
Wizard Gallery è lieta di presentare Vele spiegate su Stromboli, mostra personale dedicata a Ignazio Moncada (Palermo, 1932 – Milano, 2012) e al suo rapporto con le isole Eolie, che visita per la prima volta all’inizio degli anni Cinquanta. È però dagli anni Sessanta che inizia a trascorrere le sue estati in particolare a Panarea, quando l’isola era ancora un paradiso naturale e culturale, dove la comunità locale viveva in armonia con artisti e intellettuali provenienti da tutto il mondo.
Tra questi vi erano Toto Koopman e Erica Brausen, proprietaria della celebre Hannover Gallery, il direttore del Teatro Covent Garden, il regista Peter Brook, il poeta Max Clarac-Sérou e l’artista Sebastian Matta che, nella sua casa al di sopra della Calcara, realizzava Coup de théâtre surrealisti.
Dalla sua abitazione a Ditella Moncada assisteva alle frequenti eruzioni dello Stromboli, facendo inoltre spesso visita all’isola, con la quale si era ormai creata un’affinità elettiva.
Da questa familiarità nascono negli Anni Settanta le Vele, opere di piccola dimensione che riportano su tela la sostanza materica delle Eolie. La polvere ocra della Calcara e la sabbia nera dello Stromboli impresse in geometrie di segni che si sovrappongono e interagiscono, stimolano una percezione tattile della pittura, che è presente anche nell’affresco di casa Wetzel a Panarea del 1975.
Sempre degli anni Settanta sono Le Trasparenze, quadri che per effetto di velature del colore porteranno successivamente ad approfondire una nuova componente materica attraverso la sovrapposizione di pittura e di carta velina. Tale è l’intensità emozionale di questo momento felice del percorso artistico di Moncada, che lui stesso lo rievocherà nell’opera in mostra Rappresentazione del 2000, citando al suo interno il quadro Verso alto mare del 1974, che apre al periodo delle Vele, chiudendo così il cerchio discorsivo di una mostra che tenta di restituire la visione seduttiva del mediterraneo.
Ignazio Moncada
Nel 1952 compie un viaggio a Parigi per conoscere i maestri dell’astrattismo e vi si trasferisce dal 1958. Nella prima mostra personale del 1965 espone dipinti astratti su vetro. Dopo aver vissuto nel 1966 a Bruxelles si trasferisce a Roma e nel 1974 definitivamente a Milano. Nel 1973 realizza le prime opere in ceramica a Albisola. Nel 1976 la Galleria Civica d’Arte Moderna di Palermo e nel 1979 il Palazzo dei Diamanti di Ferrara gli dedicano una mostra personale. Nel 1979 realizza anche un muro in ceramica policroma per la nuova Gibellina.
Nel 1982, durante il restauro dei portici meridionali di Piazza Duomo a Milano, con la Pont Art (Arte del ponteggio) dà avvio a una nuova ipotesi d’intervento urbano trasformando il rivestimento anonimo di un cantiere in un grande schermo di pittura che si inserisce nella vita della città. Esegue altri interventi di Pont Art in Italia, in Germania, in Spagna e ha mostre personali nel Palazzo Abrantes di Madrid nel 1987 e nel 1988 al Musée des Beaux Arts di Chartres. Nel 2007 realizza una seduta in ceramica ingobbiata di 42 metri per lo storico lungomare di Albisola Marina. E’ del 2011 l’antologica della sua produzione ceramica alla Triennale di Milano. Nel 2012 decora il soffitto della Biblioteca del Palazzo Branciforte a Palermo, con un intervento pittorico di metri 20 x 8. Muore a Milano nel 2012.
Inaugurazione 21.02 h 19-21
Tra questi vi erano Toto Koopman e Erica Brausen, proprietaria della celebre Hannover Gallery, il direttore del Teatro Covent Garden, il regista Peter Brook, il poeta Max Clarac-Sérou e l’artista Sebastian Matta che, nella sua casa al di sopra della Calcara, realizzava Coup de théâtre surrealisti.
Dalla sua abitazione a Ditella Moncada assisteva alle frequenti eruzioni dello Stromboli, facendo inoltre spesso visita all’isola, con la quale si era ormai creata un’affinità elettiva.
Da questa familiarità nascono negli Anni Settanta le Vele, opere di piccola dimensione che riportano su tela la sostanza materica delle Eolie. La polvere ocra della Calcara e la sabbia nera dello Stromboli impresse in geometrie di segni che si sovrappongono e interagiscono, stimolano una percezione tattile della pittura, che è presente anche nell’affresco di casa Wetzel a Panarea del 1975.
Sempre degli anni Settanta sono Le Trasparenze, quadri che per effetto di velature del colore porteranno successivamente ad approfondire una nuova componente materica attraverso la sovrapposizione di pittura e di carta velina. Tale è l’intensità emozionale di questo momento felice del percorso artistico di Moncada, che lui stesso lo rievocherà nell’opera in mostra Rappresentazione del 2000, citando al suo interno il quadro Verso alto mare del 1974, che apre al periodo delle Vele, chiudendo così il cerchio discorsivo di una mostra che tenta di restituire la visione seduttiva del mediterraneo.
Ignazio Moncada
Nel 1952 compie un viaggio a Parigi per conoscere i maestri dell’astrattismo e vi si trasferisce dal 1958. Nella prima mostra personale del 1965 espone dipinti astratti su vetro. Dopo aver vissuto nel 1966 a Bruxelles si trasferisce a Roma e nel 1974 definitivamente a Milano. Nel 1973 realizza le prime opere in ceramica a Albisola. Nel 1976 la Galleria Civica d’Arte Moderna di Palermo e nel 1979 il Palazzo dei Diamanti di Ferrara gli dedicano una mostra personale. Nel 1979 realizza anche un muro in ceramica policroma per la nuova Gibellina.
Nel 1982, durante il restauro dei portici meridionali di Piazza Duomo a Milano, con la Pont Art (Arte del ponteggio) dà avvio a una nuova ipotesi d’intervento urbano trasformando il rivestimento anonimo di un cantiere in un grande schermo di pittura che si inserisce nella vita della città. Esegue altri interventi di Pont Art in Italia, in Germania, in Spagna e ha mostre personali nel Palazzo Abrantes di Madrid nel 1987 e nel 1988 al Musée des Beaux Arts di Chartres. Nel 2007 realizza una seduta in ceramica ingobbiata di 42 metri per lo storico lungomare di Albisola Marina. E’ del 2011 l’antologica della sua produzione ceramica alla Triennale di Milano. Nel 2012 decora il soffitto della Biblioteca del Palazzo Branciforte a Palermo, con un intervento pittorico di metri 20 x 8. Muore a Milano nel 2012.
Inaugurazione 21.02 h 19-21
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