IMMERSI NELL’OPERA. Dall’ambiente alla realtà virtuale
Dal 13 Giugno 2022 al 16 Giugno 2022
Milano
Luogo: Pirelli HangarBicocca / Università degli Studi di Milano
Indirizzo: Via Chiese 2
E-Mail info: an-icon@unimi.it
Sito ufficiale: http://an-icon.unimi.it
Il progetto ERC AN-ICON “An-Iconology. History, Theory, and Practices of Environmental Images”, in collaborazione con Pirelli HangarBicocca, presenta il convegno internazionale “Immersi nell’opera. Dall’ambiente alla realtà virtuale”.
Il convegno è dedicato alle interazioni fra immagini ambientali, media immersivi e pratiche artistiche contemporanee.
La giornata inaugurale di lunedì 13 giugno, intitolata Superfici e profondità. Cinema e scultura nell’opera di Giorgio Andreotta Calò e Rosa Barba si svolgerà presso Pirelli HangarBicocca. I due artisti, che in passato hanno esposto le loro opere negli spazi del museo, dialogheranno in quest’occasione con gli studiosi Giuliana Bruno e Riccardo Venturi.
Le seguenti tre giornate, a cura di Elisabetta Modena e Andrea Pinotti, avranno luogo presso la Sala Napoleonica dell’Università Statale di Milano e vedranno alternarsi artiste/i e personalità nazionali e internazionali dagli ambiti della storia dell’arte contemporanea, dell’este- tica, della teoria della critica, della curatela, della teoria dei media.
Gli ospiti che interverranno sono: Alessandra Acocella, Giovanna Amadasi, Giorgio Andreotta Calò, Lucia Aspesi, Mieke Bal, Cristina Baldacci, Rosa Barba, Giuliana Bruno, micha cárdenas, Cristina Casero, Lara Conte, Lucia Corrain, Alessandra Donati, Filippo Fimiani, Dario Gamboni, Roberto Pinto, Iolanda Ratti, Roberta Tenconi, Francesco Tedeschi, Vincenzo Trione, Annette Urban, Emilio Vavarella, Stefano Velotti, Ric- cardo Venturi, Giorgio Zanchetti.
Il convegno ospiterà inoltre la sezione tematica Dive In: Performance negli ambienti immersivi a cura di Roberto Paolo Malaspina e Sofia Pirandello, che si concentra su quelle pratiche artistiche che, come la performance, hanno affrontato e messo in discussione la relazione tra corpo e spazio. Gli interventi per questa sezione, che si dividono fra contributi scritti e relazioni in presenza du- rante i giorni del convegno, sono stati selezionati a seguito di una call for abstract rivolta ad artiste/i, cura- trici/ori, ricercatrici/ori early career. Tra gli ospiti selezionati: Valentina Bartalesi, Anthony Bekirov, S()fia Braga, Anna Calise, Edoardo de Cobelli, Margherita Fontana, Élise Jouhannet, Kenny Kim, Stefano Mudu, Julia Reich, Marion Roche, Thibaut Vaillancourt, Alice Volpi. Il progetto AN-ICON “An-Iconology. History, Theory, and Practices of Environmental Images” è coordinato da Andrea Pinotti presso l’Università Statale di Milano ed è dedicato all’ambientalizzazione delle immagini contemporanee grazie a tecnologie come la Realtà Virtuale o Aumentata.
Presentazione
Negli ultimi anni, si è registrata una tendenza che impone a ogni esperienza di essere “immersiva”. Così suggerisce almeno la retorica della comunicazione e del marketing, che promette immersioni di vario tipo per sentirsi fisicamente avvolti in un ambiente interattivo e multisensoriale. Si parla così di ambienti immersivi, cinema e video immersivi, mostre e installazioni immersive.
Anche se il termine “immersione” in riferimento alle pratiche artistiche compare solo a partire dagli anni Novanta del secolo scorso in relazione a tecnologie come la realtà virtuale, alcuni ricercatori hanno tentato di ricostruire una possibile genealogia di questi ambienti ben prima di tale data. L’esperienza estetica immersiva sa- rebbe infatti rintracciabile in periodi diversi, addirittura a partire dai dipinti rupestri nelle caverne paleolitiche, per poi ripresentarsi nella pittura pompeiana, nelle varie strategie di trompe l'œil, nella “camera picta” rinascimentale, nei soffitti illusionistici barocchi, fino alle installazioni multimediali contemporanee. I primi decenni del XX secolo rappresentano infine uno dei momenti più significativi per comprendere la relazione fra arte e immersione, quando gli artisti e le artiste delle avanguardie storiche sperimentano le prime installazioni ambientali, definite da Germano Celant “scatole murarie a scala umana” nel catalogo della sua celebre mostra Ambiente/Arte. Dal Futurismo alla Body Art (Venezia, 1976).
Così come l’ambiente, la mostra stessa intesa come dispositivo immersivo gioca un ruolo significativo nel corso di tutto il Novecento, come si evince dallo stretto rapporto tra allestimento, design, architettura e arti. L’immersività mette in discussione il ruolo dello spettatore, già riconfigurato da esperienze come la performance art. In questo senso, le tecnologie immersive di ultima generazione e le teorie sull’ambientalizzazione delle immagini propongono di ripensare installazione come immagine e l’immagine come installazione, all’in- terno di un confronto tra storia e teoria dell’arte da un lato e media e visual studies dall’altro.
13 giugno 2022, h. 18.00 - 20.00,
Pirelli HangarBicocca, via Chiese 2, Milano.
14-16 giugno 2022, h. 9.30 - 18.30,
Sala Napoleonica, Università degli Studi di Milano, via Sant'Antonio 12, Milano
Il convegno è dedicato alle interazioni fra immagini ambientali, media immersivi e pratiche artistiche contemporanee.
La giornata inaugurale di lunedì 13 giugno, intitolata Superfici e profondità. Cinema e scultura nell’opera di Giorgio Andreotta Calò e Rosa Barba si svolgerà presso Pirelli HangarBicocca. I due artisti, che in passato hanno esposto le loro opere negli spazi del museo, dialogheranno in quest’occasione con gli studiosi Giuliana Bruno e Riccardo Venturi.
Le seguenti tre giornate, a cura di Elisabetta Modena e Andrea Pinotti, avranno luogo presso la Sala Napoleonica dell’Università Statale di Milano e vedranno alternarsi artiste/i e personalità nazionali e internazionali dagli ambiti della storia dell’arte contemporanea, dell’este- tica, della teoria della critica, della curatela, della teoria dei media.
Gli ospiti che interverranno sono: Alessandra Acocella, Giovanna Amadasi, Giorgio Andreotta Calò, Lucia Aspesi, Mieke Bal, Cristina Baldacci, Rosa Barba, Giuliana Bruno, micha cárdenas, Cristina Casero, Lara Conte, Lucia Corrain, Alessandra Donati, Filippo Fimiani, Dario Gamboni, Roberto Pinto, Iolanda Ratti, Roberta Tenconi, Francesco Tedeschi, Vincenzo Trione, Annette Urban, Emilio Vavarella, Stefano Velotti, Ric- cardo Venturi, Giorgio Zanchetti.
Il convegno ospiterà inoltre la sezione tematica Dive In: Performance negli ambienti immersivi a cura di Roberto Paolo Malaspina e Sofia Pirandello, che si concentra su quelle pratiche artistiche che, come la performance, hanno affrontato e messo in discussione la relazione tra corpo e spazio. Gli interventi per questa sezione, che si dividono fra contributi scritti e relazioni in presenza du- rante i giorni del convegno, sono stati selezionati a seguito di una call for abstract rivolta ad artiste/i, cura- trici/ori, ricercatrici/ori early career. Tra gli ospiti selezionati: Valentina Bartalesi, Anthony Bekirov, S()fia Braga, Anna Calise, Edoardo de Cobelli, Margherita Fontana, Élise Jouhannet, Kenny Kim, Stefano Mudu, Julia Reich, Marion Roche, Thibaut Vaillancourt, Alice Volpi. Il progetto AN-ICON “An-Iconology. History, Theory, and Practices of Environmental Images” è coordinato da Andrea Pinotti presso l’Università Statale di Milano ed è dedicato all’ambientalizzazione delle immagini contemporanee grazie a tecnologie come la Realtà Virtuale o Aumentata.
Presentazione
Negli ultimi anni, si è registrata una tendenza che impone a ogni esperienza di essere “immersiva”. Così suggerisce almeno la retorica della comunicazione e del marketing, che promette immersioni di vario tipo per sentirsi fisicamente avvolti in un ambiente interattivo e multisensoriale. Si parla così di ambienti immersivi, cinema e video immersivi, mostre e installazioni immersive.
Anche se il termine “immersione” in riferimento alle pratiche artistiche compare solo a partire dagli anni Novanta del secolo scorso in relazione a tecnologie come la realtà virtuale, alcuni ricercatori hanno tentato di ricostruire una possibile genealogia di questi ambienti ben prima di tale data. L’esperienza estetica immersiva sa- rebbe infatti rintracciabile in periodi diversi, addirittura a partire dai dipinti rupestri nelle caverne paleolitiche, per poi ripresentarsi nella pittura pompeiana, nelle varie strategie di trompe l'œil, nella “camera picta” rinascimentale, nei soffitti illusionistici barocchi, fino alle installazioni multimediali contemporanee. I primi decenni del XX secolo rappresentano infine uno dei momenti più significativi per comprendere la relazione fra arte e immersione, quando gli artisti e le artiste delle avanguardie storiche sperimentano le prime installazioni ambientali, definite da Germano Celant “scatole murarie a scala umana” nel catalogo della sua celebre mostra Ambiente/Arte. Dal Futurismo alla Body Art (Venezia, 1976).
Così come l’ambiente, la mostra stessa intesa come dispositivo immersivo gioca un ruolo significativo nel corso di tutto il Novecento, come si evince dallo stretto rapporto tra allestimento, design, architettura e arti. L’immersività mette in discussione il ruolo dello spettatore, già riconfigurato da esperienze come la performance art. In questo senso, le tecnologie immersive di ultima generazione e le teorie sull’ambientalizzazione delle immagini propongono di ripensare installazione come immagine e l’immagine come installazione, all’in- terno di un confronto tra storia e teoria dell’arte da un lato e media e visual studies dall’altro.
13 giugno 2022, h. 18.00 - 20.00,
Pirelli HangarBicocca, via Chiese 2, Milano.
14-16 giugno 2022, h. 9.30 - 18.30,
Sala Napoleonica, Università degli Studi di Milano, via Sant'Antonio 12, Milano
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