Kelly Akashi. Converging Figures
Dal 12 Settembre 2024 al 08 Dicembre 2024
Milano
Luogo: GAM - Galleria d’Arte Moderna
Indirizzo: Via Palestro 16
Curatori: Bruna Roccasalva
Enti promotori:
- Fondazione Furla
- GAM – Galleria d’Arte Moderna Milano
Sito ufficiale: http://www.fondazionefurla.org
Per la sesta edizione del programma Furla Series, Fondazione Furla e GAM - Galleria d’Arte Moderna di Milano annunciano Converging Figures, una mostra personale di Kelly Akashi, a cura di Bruna Roccasalva.
Prima mostra dedicata all’artista da un’istituzione italiana, il progetto presenta una serie di nuove produzioni pensate appositamente per dialogare con gli spazi e la collezione del museo.
Kelly Akashi è un’artista americana di origini giapponesi, nata e cresciuta a Los Angeles, la cui pratica si distingue per la capacità di conciliare un approccio concettuale con un’attenzione alla forma e al processo. Sempre eseguite con sapiente abilità manuale e profonda conoscenza dei materiali, i lavori di Akashi esplorano concetti universali come il tempo e lo spazio, l'impermanenza del mondo naturale, la transitorietà del corpo umano e l’entropia.
Attratta da materiali come vetro, cera e bronzo, Akashi li plasma creando forme che riproducono elementi naturali come piante, fiori, conchiglie o parti del suo corpo, registrandone i cambiamenti fisiologici e il passare del tempo. Accostate in composizioni poetiche dall’aspetto spesso fragile e prezioso, queste forme familiari e stranianti al tempo stesso esplorano questioni esistenziali, incoraggiandoci a guardare le cose da una prospettiva diversa, più ampia e meno antropocentrica.
Il progetto che Akashi ha immaginato per Furla Series ruota attorno al concetto e al fenomeno della “riflessione”, esplorato attraverso un percorso visionario che si snoda all’interno della collezione permanente, creando un dialogo e una sinergia con l’architettura e i capolavori del museo.
La mostra di Kelly Akashi è la sesta edizione del progetto Furla Series, ed è il frutto della collaborazione tra Fondazione Furla e GAM, una partnership iniziata nel 2021 per promuovere progetti espositivi a cadenza annuale che offrono un’occasione unica di incontro tra i maestri del passato e i protagonisti del contemporaneo.
Furla Series è il progetto che a partire dal 2017 vede Fondazione Furla impegnata nella realizzazione di mostre in collaborazione con importanti istituzioni d’arte italiane, con un programma tutto al femminile pensato per dare valore e visibilità al contributo fondamentale delle donne nella cultura contemporanea.
Kelly Akashi è nata nel 1983 a Los Angeles, dove vive e lavora. Recentemente si è conclusa una sua grande mostra personale, Formations, che ha viaggiato tra il San Jose Museum of Art, il Frye Museum of Art di Seattle e il Museum of Contemporary Art di San Diego (2022-2024), ed è stata accompagnata dalla pubblicazione della prima monografía completa sull’artista. Altre importanti mostre personali includono: Encounters, Henry Art Gallery, Seattle (2023); Cultivator, Aspen Art Museum (2020); a thing among things, ARCH, Atene, Grecia (2019); e Long Exposure a cura di Ruba Katrib, SculptureCenter, New York (2017). È stata vincitrice del MOCA Distinguished Women in the Arts Award (2024), del LACMA Art + Technology Grant (2022), e del Carolyn Glasoe Bailey Foundation Art Prize (2019). Le sue opere sono incluse nelle collezioni permanenti di importanti istituzioni internazionali tra cui: Brooklyn Museum, New York; Los Angeles County Museum of Art, Los Angeles; Hammer Museum, Los Angeles; Museum of Contemporary Art, Los Angeles e San Diego; Walker Art Center, Minneapolis; Frye Art Museum, Seattle; San Jose Museum of Art, San Jose; Cantor Arts Center, Stanford; CC Foundation, Shanghai; X Museum, Pechino; The Perimeter, Londra; David Roberts Art Foundation, Londra; e il Sifang Museum, Nanchino.
Prima mostra dedicata all’artista da un’istituzione italiana, il progetto presenta una serie di nuove produzioni pensate appositamente per dialogare con gli spazi e la collezione del museo.
Kelly Akashi è un’artista americana di origini giapponesi, nata e cresciuta a Los Angeles, la cui pratica si distingue per la capacità di conciliare un approccio concettuale con un’attenzione alla forma e al processo. Sempre eseguite con sapiente abilità manuale e profonda conoscenza dei materiali, i lavori di Akashi esplorano concetti universali come il tempo e lo spazio, l'impermanenza del mondo naturale, la transitorietà del corpo umano e l’entropia.
Attratta da materiali come vetro, cera e bronzo, Akashi li plasma creando forme che riproducono elementi naturali come piante, fiori, conchiglie o parti del suo corpo, registrandone i cambiamenti fisiologici e il passare del tempo. Accostate in composizioni poetiche dall’aspetto spesso fragile e prezioso, queste forme familiari e stranianti al tempo stesso esplorano questioni esistenziali, incoraggiandoci a guardare le cose da una prospettiva diversa, più ampia e meno antropocentrica.
Il progetto che Akashi ha immaginato per Furla Series ruota attorno al concetto e al fenomeno della “riflessione”, esplorato attraverso un percorso visionario che si snoda all’interno della collezione permanente, creando un dialogo e una sinergia con l’architettura e i capolavori del museo.
La mostra di Kelly Akashi è la sesta edizione del progetto Furla Series, ed è il frutto della collaborazione tra Fondazione Furla e GAM, una partnership iniziata nel 2021 per promuovere progetti espositivi a cadenza annuale che offrono un’occasione unica di incontro tra i maestri del passato e i protagonisti del contemporaneo.
Furla Series è il progetto che a partire dal 2017 vede Fondazione Furla impegnata nella realizzazione di mostre in collaborazione con importanti istituzioni d’arte italiane, con un programma tutto al femminile pensato per dare valore e visibilità al contributo fondamentale delle donne nella cultura contemporanea.
Kelly Akashi è nata nel 1983 a Los Angeles, dove vive e lavora. Recentemente si è conclusa una sua grande mostra personale, Formations, che ha viaggiato tra il San Jose Museum of Art, il Frye Museum of Art di Seattle e il Museum of Contemporary Art di San Diego (2022-2024), ed è stata accompagnata dalla pubblicazione della prima monografía completa sull’artista. Altre importanti mostre personali includono: Encounters, Henry Art Gallery, Seattle (2023); Cultivator, Aspen Art Museum (2020); a thing among things, ARCH, Atene, Grecia (2019); e Long Exposure a cura di Ruba Katrib, SculptureCenter, New York (2017). È stata vincitrice del MOCA Distinguished Women in the Arts Award (2024), del LACMA Art + Technology Grant (2022), e del Carolyn Glasoe Bailey Foundation Art Prize (2019). Le sue opere sono incluse nelle collezioni permanenti di importanti istituzioni internazionali tra cui: Brooklyn Museum, New York; Los Angeles County Museum of Art, Los Angeles; Hammer Museum, Los Angeles; Museum of Contemporary Art, Los Angeles e San Diego; Walker Art Center, Minneapolis; Frye Art Museum, Seattle; San Jose Museum of Art, San Jose; Cantor Arts Center, Stanford; CC Foundation, Shanghai; X Museum, Pechino; The Perimeter, Londra; David Roberts Art Foundation, Londra; e il Sifang Museum, Nanchino.
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