L'arte novissima. Lucio Fontana per il Duomo di Milano 1936-1956

Lucio Fontana, Terzo bozzetto in gesso della Quinta Porta del Duomo | Courtesy of Museo del Duomo di Milano

 

Dal 27 Ottobre 2018 al 27 Gennaio 2019

Milano

Luogo: Grande Museo del Duomo di Milano

Indirizzo: piazza del Duomo

Costo del biglietto: € 3

Sito ufficiale: http://www.duomomilano.it/



Ricorrendo quest’anno il cinquantenario della scomparsa di Lucio Fontana (1899-1968), la Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano rende omaggio al grande artista italo-argentino con una mostra sulla sua attività per la Cattedrale ambrosiana. L’evento costituirà l’occasione ideale per presentare al pubblico il restauro del terzo bozzetto in gesso della Quinta Porta del Duomo, creato da Fontana tra il 1955 ed il 1956, mai esposto al pubblico perché giacente presso il Cantiere Marmisti della Fabbrica.

L’opera è l’ultima che Fontana realizzò per il concorso indetto dalla Fabbrica nel 1950, relativo all’esecuzione della quinta porta della Cattedrale
. Una competizione per la quale egli concepì prove, definite dalla Fabbrica “arte novissima”: un’arte sacra talmente moderna da non trovare posto, infine, sulla facciata della Duomo. Com’è noto, infatti, la porta fu assegnata a Luciano Minguzzi, vincitore del concorso ex aequo con Fontana. 

In concomitanza della mostra, aperta al pubblico dal 27 ottobre al 27 gennaio 2019, sono previsti due ulteriori eventi nell’ambito di essa: una giornata di studi sull’arte sacra di Fontana e il posizionamento in Duomo dell’”Assunta” del 1972 sull’altare di Sant’Agata per la durata dell’esposizione. L’opera è la versione bronzea di una pala d’altare che la Veneranda Fabbrica decise di fondere nel 1972 sulla base del bozzetto in gesso che l’artista modellò su richiesta dell’Ente nel 1955. Fontana, infatti, avrebbe dovuto trasporre il bozzetto in marmo di Candoglia, ma il progetto rimase incompiuto.

Oltre a coinvolgere la Cattedrale nelle celebrazioni per il cinquantenario della scomparsa di Fontana, l’iniziativa conferma un’importante apertura della Fabbrica all’arte moderna e contemporanea.
 

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