Memoriale della Shoah di Milano
Dal 24 Gennaio 2016 al 27 Gennaio 2016
Milano
Luogo: Fondazione Memoriale Della Shoah Di Milano Onlus
Indirizzo: largo Safra 1
Sito ufficiale: http://www.memorialeshoah.it
Da domenica 24 fino a mercoledì 27 gennaio 2016, il Memoriale della Shoah di Milano aprirà le sue porte a tutti i cittadini interessati a scoprire questo luogo unico in Europa, in quanto il solo teatro delle deportazioni ad essere rimasto intatto.
In questi quattro giorni di apertura al pubblico, si potranno effettuare visite sia guidate che libere dalle ore 10.00 alle 18.30.
Per ciascuna tipologia di visita, è vivamente consigliata la prenotazione attraverso la piattaforma www.ticketone.com, dove sarà possibile selezionare la fascia oraria desiderata. Nei giorni dell’evento e compatibilmente con la capienza e con le prenotazioni già pervenute, sarà comunque possibile riservare le visite anche in loco, nelle fasce orarie rimaste disponibili. La visita è gratuita, fatto salvo il costo di gestione della prevendita TicketOne, pari a 1,50 €.
Da domenica 24 gennaio fino a fine febbraio, all’interno dello Spazio Mostre Bernardo Caprotti, sarà possibile visitare la mostra “Dalle leggi antiebraiche alla Shoah”, organizzata dalla Fondazione Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea e allestita dagli architetti Guido Morpurgo e Annalisa de Curtis. La mostra è dedicata alle persecuzioni antiebraiche, agli eventi storici generali e alle vicende personali vissute nell’Italia del regime fascista e dell’occupazione tedesca, riportate alla memoria attraverso l’esposizione dei testi delle leggi persecutorie, dei diari delle vittime e di lettere, fotografie e pubblicazioni originali dell’epoca.
Sempre domenica 24 gennaio, alle ore 17.30, presso l’Auditorium Joseph e Jeanne Nissim verrà proiettato il film “Pecore in Erba”, diretto da Alberto Caviglia. La pellicola, in concorso nella sezione Orizzonti al Festival di Venezia 2015, ha come tema portante l’antisemitismo, affrontato per la prima volta in chiave satirica, attraverso il particolare genere del mockumentary, il falso documentario surreale. La riproduzione del film verrà preceduta da una breve introduzione.
Come consuetudine, inoltre, mercoledì 27 gennaio alle ore 20.00, nell’ambito delle celebrazioni previste per il Giorno della Memoria, si terrà presso la Sala Verdi del Conservatorio G. Verdi di Milano il concerto di commemorazione del XVI Giorno della Memoria.
Domenica 31 gennaio si terranno inoltre due momenti di grande partecipazione. Dopo il gradimento riscontrato nel 2015, anche quest’anno alle ore 16.00 il Memoriale ospiterà lo spettacolo teatrale "Che non abbiano fine mai..." di Eyal Lerner, dedicato alla storia e alla cultura ebraiche, ma soprattutto alla tragedia della Shoah. Per assistere allo spettacolo è richiesta la prenotazione, al costo di 5 euro comprensivi di prevendita, attraverso il sito Ticketone, che offrirà la possibilità di scegliere il posto in pianta.
Sempre domenica 31 gennaio, alle ore 18.00 è inoltre previsto un incontro dal titolo “Porte chiuse, porte aperte”, organizzato da Comunità di Sant’Egidio e Comunità Ebraica di Milano, a cui parteciperanno Liliana Segre e i profughi ospitati dal Memoriale nel 2015, i quali racconteranno le loro testimonianze.
Gli appuntamenti presso il Memoriale proseguiranno la mattina di domenica 7 febbraio, con l’incontro “Medicina e Shoah. Dalle politiche razziste dell’800 alla bioetica”, organizzato dall’Associazione Medici Ebrei in collaborazione con il CDEC e la Fondazione Memoriale della Shoah di Milano. Nel corso della mattinata, presentata da Michele Sarfatti e moderata da Giorgio Mortara, interverranno Antonio Pizzutti dell’Università Sapienza di Roma, Marcello Buiatti del Centro Interuniversitario di Filosofia dell’Università di Firenze, Marcello Pezzetti della Fondazione Museo della Shoah di Roma e Laura Boella dell’Università Statale di Milano.
Le iniziative di commemorazione e di celebrazione della Memoria organizzate dalla Fondazione termineranno lunedì 8 febbraio alle ore 18 con la presentazione del libro “Un amore ad Auschwitz. Edek e Mala: una storia vera” (UTET) di Francesca Paci, che dà voce a Edek e Mala: un giovane prigioniero politico polacco e una ragazza ebrea bella e vitale che s’innamorano nel campo di sterminio di Auschwitz. Una storia d’amore, ma anche di lotta, solidarietà e speranza, inspiegabilmente e ingiustamente dimenticata, che la giornalista Francesca Paci ricostruisce per la prima volta in tutti i suoi aspetti grazie a documenti dell’archivio del museo statale di Auschwitz e testimonianze dirette dei sopravvissuti. L’autrice ne parla con Marcello Pezzetti, Direttore del Museo della Shoah di Roma.
L’area del Memoriale, inaugurata due anni fa, ad oggi è stata già visitata da oltre 23.000 studenti e da altri 20.000 visitatori individuali.
“In un periodo come questo, in cui avvenimenti tragici causati da intolleranza ed emarginazione sono all’ordine del giorno, l’apertura del Memoriale di Milano rappresenta un simbolo, non solo per la città di Milano e per i milanesi, ma per l’Europa e il Mondo intero. Un luogo che settantun anni fa faceva da cornice al punto più basso della storia della coscienza civile occidentale, ora può e deve diventare il simbolo della ripartenza della nostra società in termini di confronto e dialogo”, ha commentato Ferruccio de Bortoli, Presidente della Fondazione Memoriale della Shoah di Milano.
“Il Memoriale non è soltanto un luogo di commemorazione delle vittime della Shoah; è anche, e soprattutto, un luogo di apertura al dialogo, al confronto, alla tolleranza. Per questo la scorsa estate abbiamo voluto ospitare, in collaborazione con la Comunità di Sant’Egidio, oltre 4.500 profughi - uomini, donne, bambini – provenienti da Eritrea, Siria, Sudan ed altri 23 Paesi. Contiamo di ricevere al più presto i fondi necessari al completamento del progetto affinché questa dimensione di apertura, intrinseca al Memoriale, venga ulteriormente rafforzata”, ha dichiarato Roberto Jarach, Vicepresidente della Fondazione Memoriale della Shoah di Milano.
Il Memoriale sorge laddove tra il 1943 e il 1945 migliaia di ebrei, rastrellati in città e nella regione, furono caricati su vagoni merci e agganciati ai convogli diretti a Auschwitz-Birkenau, Bergen Belsen e ai campi italiani di raccolta, come Fossoli e Bolzano. Dagli stessi binari partirono anche numerosi deportati politici, destinati al campo di concentramento di Mauthausen o ai campi italiani.
Programma in allegato.
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