MoscaPartners Variations

MoscaPartners Variations, Palazzo Litta. Nobody Owns the Land: Earth, Forest, Mahk by Byoung Soo Cho I Ph Nathalie Krag

 

Dal 07 Aprile 2025 al 13 Aprile 2025

Milano

Luogo: Palazzo Litta

Indirizzo: Corso Magenta 24


In occasione della Milano Design Week, dal 6 al 13 aprile 2025, MoscaPartners torna a Palazzo Litta con MoscaPartners Variations, una mostra collettiva dedicata al design innovativo e al mondo del progetto. Filo conduttore dell’esposizione è Migrations, una ricognizione sull’idea di scambio e contaminazione tra diverse culture e idee, innesco creativo che accosta tradizioni geograficamente e concettualmente distanti tra loro.   

In linea con questo concept, viene restituita nuova visione al Cortile d’Onore: MoscaPartners affida infatti all’architetto coreano Byoung Soo Cho – al suo primo intervento site-specific in Europa – l’installazione all’interno dello spazio. Il lavoro, intitolato Nobody Owns the Land: Earth, Forest, Mahk, esplora il tema dell’esposizione integrando le filosofie architettoniche orientali e occidentali.  

A ulteriore conferma della linea progettuale di MoscaPartners, inoltre, è il coinvolgimento di architetti, designer, creativi e aziende internazionali, le cui soluzioni creative vengono accolte e si sviluppano in un interessante percorso attraverso le sale storiche al piano nobile di Palazzo Litta. Qui, ventiquattro espositori, provenienti da dodici paesi differenti, si raccontano.   

Per la prima volta in assoluto, invece, l’esperienza della mostra viene estesa anche a persone con disabilità visiva. Adrenalina e lo studio Debonademeo co-progettano l’installazione Adrenalina incontra Museo Omero e Istituto Cavazza, e rendono il percorso della mostra accessibile a persone non vedenti e ipovedenti grazie alle guide formate dall’Istituto dei Ciechi Francesco Cavazza di Bologna. Una riflessione sull’importanza dell'accesso universale alla cultura: anche così MoscaPartners promuove una visione più ampia e sensibile del mondo del progetto, invitando il visitatore a immergersi in un’esperienza che vada oltre la percezione visiva e aprendo la strada a una sua fruizione più inclusiva e consapevole. 
 
Palazzo Litta, splendido esempio di barocchetto lombardo, è diventato dal 2014 punto di riferimento durante la settimana del design milanese, favorendo sinergie e dialoghi tra professionisti internazionali, grazie all'intuizione di Caterina Mosca e Valerio Castelli, fondatori di MoscaPartners. Nelle ultime tre edizioni, infatti, MoscaPartners ha animato contesti significativi quali il Circolo Filologico Milanese e l’Istituto Marchiondi Spagliardi - anch’esso svelato al pubblico per la prima volta nel 2023. Dopo aver confermato ancora una volta la propria capacità di reinterpretare i luoghi della città ed esplorarne le potenzialità, MoscaPartners fa dunque ritorno nel luogo che più le è familiare, con forte e rinnovata energia.   

“In questa occasione, dopo aver esplorato e rivitalizzato altri spazi della città, torniamo a Palazzo Litta, la nostra prima casa, con rinnovato entusiasmo”, afferma Caterina Mosca, fondatrice di MoscaPartners insieme a Valerio Castelli. “Siamo orgogliosi della varietà e della qualità delle realtà che animano il percorso espositivo di quest’anno: un mosaico internazionale che interpreta il tema Migrations nella sua essenza più profonda, attraverso il movimento delle idee, la compenetrazione delle culture e l’arricchimento reciproco tra tradizione e innovazione. Cercare nuove interpretazioni architettoniche e creative, anche lontane da noi, e portarle a Milano in occasione della Design Week è un punto di forza del nostro lavoro. Lo dimostra l’installazione di Byoung Soo Cho, Nobody Owns the Land: Earth, Forest, Mahk, che prosegue il dialogo che negli anni abbiamo costruito con grandi architetti internazionali al loro primo progetto in Italia. La Milano Design Week si conferma così un contesto privilegiato per l’incontro tra visioni diverse, in grado di generare nuove collaborazioni e soluzioni progettuali per il futuro”
 
In relazione al tema dell’esposizione, trova infatti espressione l’installazione Nobody Owns the Land: Earth, Forest, Mahk di Byoung Soo Cho allestita nel Cortile d'Onore di Palazzo Litta. Al centro della corte seicentesca, delimitata da un colonnato, emerge Earth, primo elemento dell'opera: una piattaforma sospesa, una forma geometrica ricoperta di terra rossa in contrasto con il cielo blu di Milano. Il significato di questo lavoro si svela nel momento storico attuale, in cui la terra è oggetto di conflitto: lo spazio creato diventa un'occasione di meditazione. Il visitatore è invitato a salire, scalzo, sulla superficie sospesa, per sentire la terra sotto i piedi e vivere un'esperienza sensoriale diretta.  
 
“La terra, nessuno la possiede, ma tutti la vivono insieme,” afferma Cho. “Sebbene non sia mai nata, dà origine a innumerevoli storie di vita. Queste storie sono inseparabili dalla terra, proprio come noi siamo inseparabilmente intrecciati, viventi e reciprocamente abbracciati”.   
  
A partire da questo concetto, l’installazione dà voce al secondo elemento che la compone – Forest – che si snoda tra le colonne del primo tratto del porticato. Varcata la soglia di Palazzo Litta i visitatori vengono accolti da una serie di pitture astratte realizzate da Byoung Soo Cho mischiando alla pittura e all’inchiostro la terra, e accostate orizzontalmente l’una accanto all’altra. Ogni opera è stata concepita in un momento diverso ed è stata realizzata con rapidi gesti spontanei. Istanti distinti si raccolgono così in un’unica continuità orizzontale, come alberi che si radunano nella foresta, sovrapponendo la propria storia e crescendo verticalmente, assieme.  
  
“Ogni dipinto privilegia non la perfezione individuale, ma la continuità orizzontale e la stratificazione verticale delle opere,” spiega Cho. “Questo approccio trasmette vari fenomeni e ricordi della vita, formando collettivamente un'installazione che ricorda una foresta”.  
  
Osservando l’installazione pittorica dall’interno del cortile si può leggere la scritta “Nobody Owns the Land”, in inglese e in coreano. Byoung Soo Cho recupera così l’aspetto più sociale del suo lavoro: avanzando una critica costruttiva allo sfruttamento del pianeta, l’architetto esorta a recuperare una visione globale e inclusiva della terra.  

Risultato dell’interazione tra materiali tradizionali coreani composti di polvere e terra, gli stessi di cui Cho ha imbevuto ogni pennellata, i dipinti si manifestano in una texture che scorre e si curva naturalmente sotto il peso dei suoi elementi. Qui si palesa la bellezza del Mahk, l’approccio imperfetto e spontaneo alla creazione. La terra è anche il materiale con cui Cho ha realizzato le mahksabal, tradizionali ceramiche coreane. Ogni pezzo sorge da un atto di umiltà: nel realizzarle, l’artigiano lascia impronte sull’argilla, disperdendo l’energia catturata dai materiali e accettando un risultato naturalmente concepito nelle sue imperfezioni. In questo modo prosegue il viaggio emozionale nell’universo di Byoung Soo Cho: a partire da questa pratica, egli elabora e abbraccia il concetto di Mahk, l’omaggio alla perfezione intrinseca nel disordine della natura, nonché rappresentazione sincera della cultura coreana.   
L’installazione si chiude così in un cerchio perfetto, un invito a riscoprire la bellezza nella semplicità e nella materia. Ecco, quindi, che torna il rimando alla terra, la stessa che dà nutrimento e che produce il riso: terra che, nel suo plasmarsi in argilla, lo può anche contenere. Il maksa-bal nasce così dalla terra, e il mahk è terra.   
  
"La visione del mondo coreana è caratterizzata da una spontaneità peculiare. Elementi che, per chi non è esperto, potrebbero sembrare trascurabili spesso rivelano una ricca risonanza emotiva dopo un'analisi più profonda. Questo tono sottile pervade lo spazio coreano, spesso espresso attraverso una franchezza che permea il design. La capacità estetica risultante di queste condizioni viene particolarmente ben trasmessa in una parola specifica: Mahk. Mahk evoca questo senso di vuoto, una deferenza verso l'ambiente che testimonia sia il contesto che il materiale. Questo vuoto è più della semplice vacuità dello spazio. Noi chiamiamo questo stato Bium”, afferma Byoung Soo Cho.  

In un contesto che promuove la ricerca di soluzioni creative e responsabili, Migrations racconta il design come percorso non solo fisico, ma anche intellettuale e culturale. La filosofia progettuale di rinnovamento continuo di MoscaPartners si traduce in una piattaforma di scambio, dove i professionisti affrontano collettivamente le sfide del presente.  
Uno stimolante percorso all'interno degli spazi trasforma quindi Palazzo Litta nell’epicentro di un'esperienza unica, ospitando aziende e progettisti promotori del design contemporaneo e sostenibile. Come in una migrazione collettiva, i partecipanti portano a Milano le tradizioni e le tecniche distintive dei propri luoghi d’origine, uniti dal desiderio di arricchirsi vicendevolmente.  
 
Ogni espositore si fa così portavoce di intuizioni innovative, declinando Migrations in una ricerca estetica e personale realizzata attraverso metodi di lavorazione diversi. Dall'arredamento all'illuminazione, spaziando alla lavorazione di metalli, cemento e altri materiali, fino ai giardini verticali, ai bagni e ai complementi, le aziende coinvolte rappresentano una vasta gamma di settori, tutti orientati verso soluzioni sostenibili, inclusive e sperimentali.  
  
Tra essi, dunque, i visitatori scopriranno:  
  
Adrenalina con DebonaDemeo, Adrenalina incontra Museo Omero e l’Istituto Cavazza (Italia)  

Il progetto curatoriale del 2025 è un incontro tra Adrenalina e il mondo dei non vedenti, in collaborazione con il Museo Tattile Statale Omero di Ancona e l’Istituto dei Ciechi Francesco Cavazza di Bologna che ha dato vita a un'intensa relazione fatta di scambi, sensazioni e progettualità non convenzionale, il cui risultato verrà presentato per la prima volta in quest’occasione.  
  
Alessandra Pasqua | Wanderart, We Will Be Light / Noi Saremo Luce (Italia)  
Alessandra Pasqua | Wanderart, presenta We Will Be Light / Noi Saremo Luce, un'installazione multimediale con suoni, proiezioni luminose e sculture colorate della sua serie Soundmakers. Una visione organica che simboleggia la trasformazione. Il set design dell’installazione è di Venturoni Studio, partner tecnico Flos Outdoor.  

BASE TIMES kawaguchi di Kazuhito ISHIDA (Giappone)
Le tecniche di lavorazione di BASE TIMES kawaguchi sono presentate in un'installazione che utilizza tre grandi cornici metalliche. Inoltre, la gamma di prodotti intitolata “Kawaguch-air” consiste in progetti che incorporano la sensibilità unica giapponese ai cambiamenti della natura, e anche il paesaggio riflesso è considerato parte del design.  
  
Coplan, Chiostro di Lombardini22 (Italia)  
L'installazione artistica "Chiostro" racconta le nuove matrici per facciate progettate da Lombardini22 per Reckli, e distribuite in Italia da Coplan, che possono essere configurate in innumerevoli combinazioni per creare composizioni architettoniche o grafiche.   
  
Coralla Maiuri, La Stanza di Coralla (Italia)   
La Stanza di Coralla  è come essere a casa insieme a lei - una camera delle meraviglie dove gli ospiti possono immergersi in un universo di luce e colori, fatto di porcellane artigianali, cuscini in pregiato velluto di seta e luminosi tavolini in acciaio.  
  
Cropelli, Elevate every drop di Stormo Studio (Italia)  
Elevate every drop esplora, attraverso le collezioni di rubinetti  Cropelli, un nuovo concetto di lusso e sostenibilità nel quale la luce si trasforma in materia liquida. L’installazione di Stormo Studio fonde tradizione e innovazione in un viaggio sensoriale che ripensa lo spazio domestico come un santuario dedicato al benessere.  
  
Cultifutura, CultEvo (Italia)  
Cultifutura rende l'agricoltura verticale accessibile, incantevole e semplice. Il prodotto di punta, CultEvo, unisce design e tecnologia in un giardino digitale capace di coltivare facilmente una vasta varietà di piante, rappresentando il primo passo verso l'integrazione dell'agricoltura innovativa nella vita urbana e in quella quotidiana.  
  
Deltalight, Components of Space (Belgio)  
L'installazione, ispirata alle sculture modulari di Charlotte Posenenske, reinterpreta gli elementi architettonici come forme geometriche dinamiche che interagiscono con lo spazio. I condotti metallici formano una griglia architettonica, esplorando l'interazione tra luce, forma e struttura. Il suo design modulare e riproducibile invita all'interazione e crea un'atmosfera in continua evoluzione.  
  
Fico, Play (Bangladesh)
Fico presenta Play, un’esplorazione audace della forma, del movimento e della materialità. L'esposizione introduce la filosofia del brand, che unisce eleganza giocosa e artigianato. Al centro si presentano due pezzi chiave: la serie Barbara e l'ottomano Ondine, che sfidano le convenzioni di equilibrio e proporzione. La serie Woven Air celebra l'artigianato tradizionale del Bangladesh, attraverso pannelli di legno geometrico e tessuti Jamdani intrecciati a mano.   
  
Helix Bespoke Studio con Chiodelli Arte & Faber Mobili / Katia Luna Benaï, Tessellation (UK)   
Tessellation, collezione scultorea di Helix Bespoke Studio, nasce dall'incontro tra la visione contemporanea dell'artista Katia Luna Benaï e l'expertise dei maestri artigiani italiani di Faber Mobili e Chiodelli Arte, custodi di tradizioni manifatturiere secolari. Ispirata alle geometrie arabe, alla cultura amazigh e all'artigianato veneziano, fonde l'eredità mediterranea con la monumentalità contemporanea.  
  
HONOKA, Trace of Water  di James Kaoru BURY,  Kazuki FUJIWARA,  Shinnosuke HARADA,  Ryo SUZUKI,  Moritaka TOCHIGI, Shoichi YOKOYAMA  con Aqua Clara (Giappone)  
Questo progetto mostra il potenziale delle bottiglie d’acqua usate. Aqua Clara e HONOKA le trasformano in materiali architettonici estetici. La sala evoca un’atmosfera blu acquatica, offrendo ai visitatori un momento di serenità.  
  
LcD Textile Edition, Golden Light Cage di Luc Druez (Belgio)  
Testimone della fragilità del nostro tempo, questa installazione di LcD Textile, realizzata appositamente per Palazzo Litta con materiali di recupero e fili di metallo semi-preziosi, intreccia la nostra percezione visiva dell'infinito con la presenza effimera della gabbia di luce.  
  
Marrimor di Tanja Breadner e Lauren Bugliarisi (Canada)
Ancora una volta, Marrimor Objects invita i visitatori a esplorare il loro mondo di giocosa creatività, ispirato alle pozzanghere di pioggia di Vancouver. L'installazione presenterà i loro iconici tavoli Toof (con nuovi colori) e l'anteprima mondiale del divano Drape, divano che unisce comfort e drammaticità. Lascia che piova!  
  
MC+ Design Studio e Tighe Architecture, Fractals (USA)   
MC+ Design Studio e Tighe Architecture presentano Fractals, un progetto che fonde due approcci di design distinti ispirandosi ai principi matematici dei frattali. Tra vetro, metallo e pietra, la collezione esplora struttura, luce e materia, bilanciando rigore geometrico e fluidità organica.  

MV Line, Papillon di Giulio Iacchetti (Italia)  
Papillon, disegnato da Giulio Iacchetti per MV Line, rivoluziona l’ombrellone da esterni con un sistema di apertura orizzontale che elimina il palo centrale e riduce al minimo l’ingombro una volta chiuso, così da lasciare lo spazio sempre libero. Il telo si raccoglie sotto la struttura, restando protetto quando non in uso. Dotato di chiusura automatica anche a distanza e luci LED integrate, unisce funzionalità, innovazione e design raffinato. Il progetto diventa opera d’arte grazie alle illustrazioni di Antonio Colomboni che evocano leggere farfalle, il cui battito di ali rimanda al meccanismo di chiusura e apertura dell’ombrellone. Technical Partner: Abet Laminati.
MV Line è un top brand nella produzione di sistemi di schermatura solare e di protezione dagli insetti per l’edilizia residenziale.  
  
Officine Tamborrino, Memè di MCA Design (Italia)   
Memè è la rivisitazione contemporanea della tradizionale credenza, disegnata da MCA Design. Si tratta di un sistema modulare composto da più elementi, quali ripiani, cassetti e ante, piano di lavoro e scaffali. OItre a essere dotato di un innovativo modulo per la coltivazione idroponica di un piccolo orto domestico, Memè si presenta come oggetto di design, portando nella contemporaneità l'atmosfera della cucina di una volta, ispirando e raccontando una storia di passione, convivialità e rispetto per l'ambiente.  
  
Plenitude, Futura (Italia)  
In occasione della Milano Design Week Plenitude, Società controllata da Eni, partecipa alla mostra MoscaPartners Variations, a Palazzo Litta, con Futura, il suo pianeta virtuale nel metaverso, un viaggio verso la transizione energetica e nuove forme di energia. Attraverso Futura, Plenitude vuole stimolare una riflessione sul tema dell’energia grazie anche a un design distintivo, che richiama l’esplorazione e diventa atto di migrazione culturale, mostrando come le idee si spostano, si trasformano e danno forma a nuovi spazi, fisici e digitali. Questa visione si inserisce perfettamente nel tema della mostra a Palazzo Litta, Migrations, celebrando appunto la migrazione delle idee come motore di innovazione.  
  
Politecnico di Milano School of Design, Design is Courage a cura di Michele De Lucchi, Francesca Balena Arista e Marco De Santi (Italia)  
La mostra Design is Courage – curata da Michele De Lucchi, Francesca Balena Arista e Marco De Santi, con il coordinamento organizzativo di Nicolò Chierichetti e video di Francesco Clerici – espone una selezione di “oggetti ambientali” progettati dagli studenti del Laboratorio di Landscape and Interior-Spatial Design, presso la Scuola del Design del Politecnico di Milano. "Il designer che vogliamo - spiega Michele De Lucchi - è quello che sfida continuamente gli stili dominanti, che rifugge il bon ton ragionato, che sa coinvolgersi nelle sperimentazioni più ardite". Coraggio è progettare oltre le convenzioni.  
 
stefanlindfors®, Boy Under The Stairs (Finlandia)   
Il designer e artista di origine finlandese lancia un marchio commerciale a suo nome. La prima collezione di design di stefanlindfors® include lampade, mobili, articoli per la tavola e complementi d'arredo. Tra le proposte iniziali è presente Scaraboy, una lampada dedicata al caro amico Ingo Maurer.  
  
Super Loop, Fluid Echoes (Emirati Arabi Uniti)  
Super Loop presenta Fluid Echoes, una collezione che rielabora l’artigianato mediorientale in un linguaggio contemporaneo. Materiali tradizionali, come legno intagliato e madreperla, si integrano in forme fluide, dando vita a un dialogo tra estetiche e culture in continua evoluzione.  
   
Tactile Baltics curato da Triin Loks, Dita Danosa, Audronè Drungilaité (Estonia, Lettonia, Lituania)  
Tactile Baltics presenta il design baltico contemporaneo, celebrando innovazione e patrimonio artigianale da Estonia, Lettonia e Lituania. I visitatori scopriranno mobili, illuminazione, tessuti e design da collezione di 21 designer, tutti impegnati nella sostenibilità e nella sperimentazione dei materiali.  
  
Thomas Cooper Studio, Four on the Floor (USA)  
Four on the Floor non è solo un ritmo musicale, ma una base solida che permette alle melodie di emergere. La mostra presenta una selezione curata di torchère, ognuna espressione della visione unica dell’artista. Questo formato condiviso crea un filo conduttore, invitando i visitatori a scoprire le singole opere e il legame che le unisce. La torchère, icona del design, diventa una tela per l'innovazione e la sperimentazione, esplorando luce e ombra, forma e funzione in modi sorprendenti.  
  
Verde Verticale, DeLuca Farms, Biophilic Architecture: Breathing Cities, Living Structures di VS Associati (Italia-USA)   
Verde Verticale e DeLuca Farms con VS Associati presentano un'installazione che esplora la possibilità di riportare la natura in ambiti urbanizzati adottando soluzioni biofiliche. Questa rivoluzione green trasforma il paesaggio urbano, dove il cemento e l’acciaio lasciano spazio alla natura. Moverty amplifica questa visione, purificando l’aria e rendendo gli spazi più salubri. Un progetto che invita a ripensare le città del futuro, integrando natura, design ed ambiti urbani in un nuovo equilibrio sostenibile.  
  
Yasmin Naqvi, Wonder Ways (Italia)   
Wonder Ways è un'installazione immersiva che esplora il rapporto tra artigianato e innovazione attraverso i tappeti. Ispirata ai disegni di Palladio, unisce tradizione ed estetiche digitali con materiali sostenibili. I due tappeti trasformano lo scalone d’onore di Palazzo Litta in un viaggio
visivo e concettuale, celebrando il tessile come ponte tra passato e futuro. Sponsor: NAD Nuova Accademia del Design.  In questo contesto, ogni proposta diventa esempio tangibile di come il processo migratorio, sia esso di idee, persone o pratiche, possa alimentare la crescita reciproca e lo sviluppo di idee. Ciascuna partecipazione diventa quindi un tributo al potere trasformativo del design come linguaggio universale, capace di abbracciare le diversità e generare nuove possibilità per il futuro.  
Ancora una volta, MoscaPartners Variations dà forma alla propria vocazione di laboratorio di sperimentazione e contaminazione, luogo di incontro e di relazione.  
 
MoscaPartners ringrazia i partner che hanno contribuito a MoscaPartners Variations, in particolare Kartell e Plust per gli arredi; Abet Laminati, Eterno Ivica, Laterlite e Sim per i materiali utilizzati all’interno dell’installazione Nobody Owns the Land: Earth, Forest, Mahk; Illy, Mionetto, San Carlo, Surgiva e Tassoni per i prodotti serviti in occasione dell’inaugurazione. Ogni partner ha offerto un supporto fondamentale, apportando soluzioni innovative e di elevata qualità, che hanno reso possibile la realizzazione di questa esperienza.
 



  

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