Museo Piranesi di Pierluigi Panza - Presentazione
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Pietro Labruzzi, Ritratto di Giovan Battista Piranesi, 1779. Museo di Roma
Dal 16 Ottobre 2017 al 16 Ottobre 2017
Milano
Luogo: Pinacoteca di Brera
Indirizzo: via Brera 28
Orari: h 18
Giovan Battista Piranesi (1720-1778) fu il più celebre incisore di tutti i tempi, noto per le sue Vedute di Roma. Ma si è scoperto che fu anche uno dei principali art-dealers, restauratori e rifacitori di sculture, vasi, candelabri, cippi e frammenti che venivano scavati o che lui stesso scavava nel ventre di Roma e poi collezionava nella sua casa-museo di Palazzo Tomati, prima di venderli ai nobili del Grand Tour. Molti cultori di Piranesi, osservando le sue incisioni si sono chiesti: inventava i pezzi antichi che compaiono nelle stampe oppure esistevano davvero?
Museo Piranesi, frutto di una ricerca che si è protratta per più di vent’anni, risponde a questa domanda inventariando i pezzi passati dalla casa-museo dell’artista che esistono ancora in varie collezioni del mondo. Si tratta infatti del primo censimento delle opere e frammenti antichi che furono scoperti, venduti, restaurati o assemblati da Giovan Battista e dal figlio Francesco.
Nel libro sono schedati quasi trecento marmi divisi per le loro attuali collocazioni, ve ne sono trattati molti altri ed è analizzata la nascita e la fortuna del “gusto Piranesi”.
Le sedi pubbliche e private che custodiscono i marmi schedati sono 40. Il più consistente numero di pezzi si trova oggi al Museo Gustavo III di Stoccolma, ai Musei Vaticani di Roma e al British Museum di Londra. Molti si trovano in collezioni private inglesi, altri in Italia, Russia, Francia, Germania, Olanda, Polonia, Spagna e Stati Uniti. Tra i pezzi schedati, circa duecento transitarono dalla casa-museo dei Piranesi e furono venduti senza essere mai stati incisi. Di contro, molte antichità che vediamo nelle sue stampe non passarono mai dal suo museo, ma sono pezzi celebri inseriti nelle sue pubblicazioni per aumentare il prestigio della sua collezione.
Un incontro di grande interesse per scoprire un grande personaggio e la sua mirabile collezione.
Lunedì 16 ottobre alle 18 alla Pinacoteca di Brera Via Brera 28, Sala Passione. Con l’autore intervengono Aldo Bassetti, Andrea Carandini, Philippe Daverio e Carlo Orsi.
Museo Piranesi, frutto di una ricerca che si è protratta per più di vent’anni, risponde a questa domanda inventariando i pezzi passati dalla casa-museo dell’artista che esistono ancora in varie collezioni del mondo. Si tratta infatti del primo censimento delle opere e frammenti antichi che furono scoperti, venduti, restaurati o assemblati da Giovan Battista e dal figlio Francesco.
Nel libro sono schedati quasi trecento marmi divisi per le loro attuali collocazioni, ve ne sono trattati molti altri ed è analizzata la nascita e la fortuna del “gusto Piranesi”.
Le sedi pubbliche e private che custodiscono i marmi schedati sono 40. Il più consistente numero di pezzi si trova oggi al Museo Gustavo III di Stoccolma, ai Musei Vaticani di Roma e al British Museum di Londra. Molti si trovano in collezioni private inglesi, altri in Italia, Russia, Francia, Germania, Olanda, Polonia, Spagna e Stati Uniti. Tra i pezzi schedati, circa duecento transitarono dalla casa-museo dei Piranesi e furono venduti senza essere mai stati incisi. Di contro, molte antichità che vediamo nelle sue stampe non passarono mai dal suo museo, ma sono pezzi celebri inseriti nelle sue pubblicazioni per aumentare il prestigio della sua collezione.
Un incontro di grande interesse per scoprire un grande personaggio e la sua mirabile collezione.
Lunedì 16 ottobre alle 18 alla Pinacoteca di Brera Via Brera 28, Sala Passione. Con l’autore intervengono Aldo Bassetti, Andrea Carandini, Philippe Daverio e Carlo Orsi.
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