New quantum. La luce di Nicola Evangelisti
Dal 03 Novembre 2021 al 16 Gennaio 2022
Monza | Milano
Luogo: Villa Contemporanea
Indirizzo: Via Bergamo 20
Orari: da martedì a sabato dalle ore 15 alle 19 e su appuntamento
Curatori: Michela Ongaretti
Telefono per informazioni: +39 039 384963
E-Mail info: INFO@VILLACONTEMPORANEA.IT
Sito ufficiale: http://WWW.VILLACONTEMPORANEA.IT
Villa Contemporanea è lieta di presentare la personale dell’artista Nicola Evangelisti, tra i maggiori protagonisti della Light Art italiana. La sua ricerca artistica trova nella luce il suo elemento distintivo ed è indagata attraverso l’ultima produzione di light painting, realizzati appositamente per la mostra. Ad essere accostati in galleria sono due esiti della continuativa ricerca di Evangelisti: le strutture realizzate con led, materiali plastici, cristalli e specchi incisi, e la traccia grafica movimentata dalla sollecitazione luminosa del pigmento fluorescente.
Sono opere che configurano lo spazio espositivo attraverso la materia-luce, installazioni basate su principi matematici utili a comprendere la complessità della natura, che spesso mettono in risalto la rappresentazione di una connessione energetica da un’ideale scintilla allo sviluppo di un percorso, un collegamento tra due poli.
Scrive Michela Ongaretti nel testo critico che accompagna la mostra “La natura rivelatoria della luce conduce, per un artista dedicato alle possibilità espressive della scienza come Nicola Evangelisti, a riflessioni universali: la sua idea di luce è quella di un’identità in evoluzione, custode della relazione tra ordine e caos. Di che cosa nutriamo lo sguardo quando osserviamo una sua scultura di luce? Di esaltazione e messa in forma di irraggiamento di energia, in accordo con precisi paradigmi scientifici. E’ riconoscibile l’interesse verso le forme caotiche turbolenti e verso i principi che facilitano la loro comprensione, come i frattali studiati da Mandelbrot. Il linguaggio della scienza identifica il fenomeno dichiarando la fattibilità di un processo”.
Interessano la ricerca pluriennale dell’artista quei principi generativi ramificati leggibili nei modelli frat- tali come fulmini e vortici, oppure in forme organiche come le nervature delle foglie, i sistemi venosi e l’iride umana. Il New Quantum realizzato per Villa Contemporanea assume l’aspetto installativo del site specific, nel suo invito monumentale alla mostra. Quattro tele nere scomponibili si confrontano specularmente con altrettante in opposizione cromatica, la vernice fluorescente riverbera il soggetto mutevole, attraverso le due fasi di luce bianca e ultravioletta. Nel New Quantum, l’oscurità della pupilla non è attraversabile dalla luce, riassorbe nel buio le diramazioni sinaptiche dell’iride prefigurando ar- tisticamente l’implosione che potrebbe riassorbire il Tempo e la Materia, a compimento del Big Bang.
Ci troviamo alla fine di un ciclo vitale, verso un nuovo inizio, come quello in cui la Natura cerca di ripren- dersi il suo spazio con meccanismi di autodifesa, anche virali. Nella rappresentazione micro-organica di New Quantum si suggerisce un processo drammaticamente reversibile e incontrollabile, mettendo in discussione la superiorità umana sulla Natura. La luce rivela la crisi dell’antropocentrismo, dell’infallibilità dell’uomo. Riflettere sulle conseguenze della pandemia porta a vedere come la Natura sia predisposta a riprendersi il proprio posto, a riavvolgere le energie di una progressione ciclica. Nicola Evangelisti ( Bologna,1972), vive e lavora a Bologna. Diplomato con lode in scultura all’Accademia di Belle Arti di Bologna, alla fine degli anni novanta ha iniziato a svi- luppare un approccio artistico basato sull’uso della luce artificiale e focalizzato su temi scientifici e cosmologici. Nel 2000 ha vinto il Premio Internazionale Guglielmo Marconi. Nel 2002 la sua opera “The Big Bang Space Structure” è entrata a far parte della Targetti Light Art Collection ed è stata esposta al Chelsea Art Museum di New York, al Centre for Contemporary Art Ujazdowski Castle di Varsavia, al MAK di Vienna e al MUAR di Mosca. Nel corso de- gli anni ha esposto in molti musei e sedi internazionali tra cui: ISELP (Institut Supérieur pour l’Etude du Language Plastique) di Bruxelles, Museo Archeologico di Francoforte, Museo Collezione Paolo VI di Brescia. Nel 2006 il suo lavoro prende una svolta socio-politica, questa evoluzione è ben rappresentata dalle sue installazioni di cartucce di proiettili e dall’uso di armi e coltelli nella creazione di una serie di sculture olografiche. L’installazione “You Are Not Safe” è stata esposta al Museo Internazionale e Biblioteca della Musica di Bologna, al MACRO Testaccio di Roma e alla Galleria Artiscope. Ha partecipato a mostre collaterali alla Biennale di Bruxelles, alla Biennale di Venezia e di Manifesta. Nel 2009 realizza “Light Blade”, installazione luminosa nel cortile di Villa Reale a Milano, entrata poi a far parte della collezione della Galleria d’Arte Moderna di Milano. Negli ultimi due anni è stato invitato ad esporre in musei e gallerie internazionali tra cui: il MOAH Lancaster (California), il Museo Nazionale del Ducato di Spoleto, Meicheng Space (Shenzhen - Cina), e la Galleria Civica di Como. Uno dei suoi cicli di lavoro più recenti e significativi esplora il rapporto tra luce e simboli e i significati che derivano dalla loro interazione, facendo spesso riferimento all’immaginario visivo geometrico e alla sua connessione con l’antica storiografia del sacro. Dal 2013 cura un ciclo di eventi multimediali nei luoghi di culto in collaborazione con l’omonimo musicista, Nicola Evangelisti. “Lux Inacces- sibilis”, nel chiostro della Basilica di San Domenico a Bologna, “Speculum Solis” per la settimana del design bolo- gnese, “Genus Lucis” all’interno del Santuario della Madonna di San Luca a Bologna, sono esempi di questa serie di opere . Nel 2018 è invitato per la seconda volta alla Biennale della Luce al Palazzo Ducale di Mantova presentando “Emerald”, installazione laser in acciaio legata alla geometria sacra. Ha esposto a Palazzo Kiton a Milano nel 2021. Nell’estate del 2021 ha presentato la sua ultima installazione di luce urbana “Il Tempio Della Luce” al Grand Hotel Timeo di Taormina.
Sono opere che configurano lo spazio espositivo attraverso la materia-luce, installazioni basate su principi matematici utili a comprendere la complessità della natura, che spesso mettono in risalto la rappresentazione di una connessione energetica da un’ideale scintilla allo sviluppo di un percorso, un collegamento tra due poli.
Scrive Michela Ongaretti nel testo critico che accompagna la mostra “La natura rivelatoria della luce conduce, per un artista dedicato alle possibilità espressive della scienza come Nicola Evangelisti, a riflessioni universali: la sua idea di luce è quella di un’identità in evoluzione, custode della relazione tra ordine e caos. Di che cosa nutriamo lo sguardo quando osserviamo una sua scultura di luce? Di esaltazione e messa in forma di irraggiamento di energia, in accordo con precisi paradigmi scientifici. E’ riconoscibile l’interesse verso le forme caotiche turbolenti e verso i principi che facilitano la loro comprensione, come i frattali studiati da Mandelbrot. Il linguaggio della scienza identifica il fenomeno dichiarando la fattibilità di un processo”.
Interessano la ricerca pluriennale dell’artista quei principi generativi ramificati leggibili nei modelli frat- tali come fulmini e vortici, oppure in forme organiche come le nervature delle foglie, i sistemi venosi e l’iride umana. Il New Quantum realizzato per Villa Contemporanea assume l’aspetto installativo del site specific, nel suo invito monumentale alla mostra. Quattro tele nere scomponibili si confrontano specularmente con altrettante in opposizione cromatica, la vernice fluorescente riverbera il soggetto mutevole, attraverso le due fasi di luce bianca e ultravioletta. Nel New Quantum, l’oscurità della pupilla non è attraversabile dalla luce, riassorbe nel buio le diramazioni sinaptiche dell’iride prefigurando ar- tisticamente l’implosione che potrebbe riassorbire il Tempo e la Materia, a compimento del Big Bang.
Ci troviamo alla fine di un ciclo vitale, verso un nuovo inizio, come quello in cui la Natura cerca di ripren- dersi il suo spazio con meccanismi di autodifesa, anche virali. Nella rappresentazione micro-organica di New Quantum si suggerisce un processo drammaticamente reversibile e incontrollabile, mettendo in discussione la superiorità umana sulla Natura. La luce rivela la crisi dell’antropocentrismo, dell’infallibilità dell’uomo. Riflettere sulle conseguenze della pandemia porta a vedere come la Natura sia predisposta a riprendersi il proprio posto, a riavvolgere le energie di una progressione ciclica. Nicola Evangelisti ( Bologna,1972), vive e lavora a Bologna. Diplomato con lode in scultura all’Accademia di Belle Arti di Bologna, alla fine degli anni novanta ha iniziato a svi- luppare un approccio artistico basato sull’uso della luce artificiale e focalizzato su temi scientifici e cosmologici. Nel 2000 ha vinto il Premio Internazionale Guglielmo Marconi. Nel 2002 la sua opera “The Big Bang Space Structure” è entrata a far parte della Targetti Light Art Collection ed è stata esposta al Chelsea Art Museum di New York, al Centre for Contemporary Art Ujazdowski Castle di Varsavia, al MAK di Vienna e al MUAR di Mosca. Nel corso de- gli anni ha esposto in molti musei e sedi internazionali tra cui: ISELP (Institut Supérieur pour l’Etude du Language Plastique) di Bruxelles, Museo Archeologico di Francoforte, Museo Collezione Paolo VI di Brescia. Nel 2006 il suo lavoro prende una svolta socio-politica, questa evoluzione è ben rappresentata dalle sue installazioni di cartucce di proiettili e dall’uso di armi e coltelli nella creazione di una serie di sculture olografiche. L’installazione “You Are Not Safe” è stata esposta al Museo Internazionale e Biblioteca della Musica di Bologna, al MACRO Testaccio di Roma e alla Galleria Artiscope. Ha partecipato a mostre collaterali alla Biennale di Bruxelles, alla Biennale di Venezia e di Manifesta. Nel 2009 realizza “Light Blade”, installazione luminosa nel cortile di Villa Reale a Milano, entrata poi a far parte della collezione della Galleria d’Arte Moderna di Milano. Negli ultimi due anni è stato invitato ad esporre in musei e gallerie internazionali tra cui: il MOAH Lancaster (California), il Museo Nazionale del Ducato di Spoleto, Meicheng Space (Shenzhen - Cina), e la Galleria Civica di Como. Uno dei suoi cicli di lavoro più recenti e significativi esplora il rapporto tra luce e simboli e i significati che derivano dalla loro interazione, facendo spesso riferimento all’immaginario visivo geometrico e alla sua connessione con l’antica storiografia del sacro. Dal 2013 cura un ciclo di eventi multimediali nei luoghi di culto in collaborazione con l’omonimo musicista, Nicola Evangelisti. “Lux Inacces- sibilis”, nel chiostro della Basilica di San Domenico a Bologna, “Speculum Solis” per la settimana del design bolo- gnese, “Genus Lucis” all’interno del Santuario della Madonna di San Luca a Bologna, sono esempi di questa serie di opere . Nel 2018 è invitato per la seconda volta alla Biennale della Luce al Palazzo Ducale di Mantova presentando “Emerald”, installazione laser in acciaio legata alla geometria sacra. Ha esposto a Palazzo Kiton a Milano nel 2021. Nell’estate del 2021 ha presentato la sua ultima installazione di luce urbana “Il Tempio Della Luce” al Grand Hotel Timeo di Taormina.
SCARICA IL COMUNICATO IN PDF
COMMENTI
-
Dal 19 novembre 2024 al 09 febbraio 2025
Roma | Galleria Borghese
Poesia e Pittura nel Seicento. Giovan Battista Marino e la meravigliosa passione
-
Dal 16 novembre 2024 al 11 maggio 2025
Asti | Palazzo Mazzetti
Escher
-
Dal 16 novembre 2024 al 08 dicembre 2024
Venezia | Arsenale Nord
ARTE LAGUNA PRIZE. Mostra dei finalisti della 18ᵃ e 19ᵃ edizione
-
Dal 16 novembre 2024 al 09 febbraio 2025
Milano | Museo Diocesano Carlo Maria Martini
Giovanni Chiaramonte. Realismo infinito
-
Dal 16 novembre 2024 al 16 dicembre 2024
Bologna | Collezioni Comunali d'Arte Palazzo d'Accursio
Alex Trusty. Contemporary Museum Watching
-
Dal 31 ottobre 2024 al 24 febbraio 2025
Milano | Fondazione Prada
Meriem Bennani. For My Best Family