Nicola Carignani. Obtain•ium

© Nicola Carignani

 

Dal 16 Giugno 2016 al 30 Giugno 2016

Milano

Luogo: Expowall

Indirizzo: via Curtatone 4



Obtain•ium [to obtain [v.tr. ob·tained, ob·tain·ing, ob·tains]plus •ium: chemical element or group{New Latin -ium, neuter n. suff., from Greek –ion}]  è una lega metallica immaginaria che si ottiene fondendo oggetti abbandonati nel deserto con chincaglierie acquistate nei thrift stores tipici della zona di Joshua Tree, tra California e Arizona.
 
Nicola Carignani è andato in questa parte di deserto dove i membri di questa stravagante comunità si vestono, a volte travestono, in modi del tutto inaspettati, creano arte bizzarra e musica assurda, ma sono anche capaci di costruire case, organizzare reti idrauliche, riparare mille cose così lontani da negozi e qualsiasi altra forma di servizio.
 
La mostra, che si compone di 36 foto di formati diversi -per adattarsi a cornici di recupero, nello spirito di Obtain•ium-  sarà inaugurata giovedì 16 giugno alle ore 18.30 con una preview per la stampa alle 17.30 presso la galleria Expowall in via Curtatone 4 a Milano.
Anche le foto vendute potranno essere adattate nel formato a cornici di recupero.

Sarà inoltre presentato in anteprima il volume Obtain•ium che raccoglie 50 scatti e il racconto di viaggio di Nicola Carigani. Anche il libro è un progetto di upcycle: le copertine infatti, tutte diverse, sono realizzate con materiali di giacenza, cartoni di recupero e scampoli di tele colorate.
 
Nicola Carignani ci mostra questa realtà isolata, folle, lontana dai giudizi del mondo dove le persone sono libere di dare spazio alle proprie visioni, certo facilitate dalla distanza dalla city life, ma dovendo giocarsi la propria sopravvivenza: c’è chi come Shari e Randi si occupa del World Famous Crochet Museum, che colleziona animali da punto croce da tutto il mondo, o chi come Jeff colleziona oggetti degli anni ’50 per la cura dei capelli. C’è poi Christopher che raccontando della prossima apertura del suo Wonder Valley Institute of Contemporary Art spende grossi nomi per il calendario delle mostre. Peccato che l’edificio non assomigli a ciò che ci si possa prefigurare pensando all’imminente inaugurazione piena di illustri ospiti del mondo dell’arte e dello spettacolo.
 
Dal libro Obtain•ium, di Nicola Carignani: “Diane continua a parlarmi di questo architetto molto particolare che sta costruendo due case completamente da solo, senza nessun aiuto esterno. Robert vive a Los Angeles, e ormai da anni viene a Joshua Tree ogni weekend per ultimare la costruzione di queste due case, che si chiamano Acido Dorado e Rosa Muerta. Acido Dorado è completamente dorata, dentro e fuori, e Rosa Muerta è tutta nera, arredamento incluso. Come se questo non bastasse a farmi flippare, mi racconta che le sta costruendo per affittarle come party houses per chi vuole passare un weekend sballato nel deserto con gli amici. Le due case si ispirano alle macchine low rider, infatti hanno un profilo simile, molto basso, e un piano interrato che Robert ha scavato, ovviamente, tutto da solo”.
 
“Karen Tracy, 65enne in queste foto, è una delle donne più sexy che io abbia mai incontrato. Ha una palpabile aura di profonda autostima, leggerezza e maturità, innocenza e intrigo. È una di quelle persone che ti fanno pensare che la vita è meravigliosa e si può viverla bellamente fino in fondo, senza soccombere alle tristezze e alle delusioni. Lei dorme su questo grande letto all’aperto tutto l’anno. Casa sua si trova a duecento metri da lì, e vi posso assicurare che non ci sono letti. Nel deserto non piove praticamente mai, al massimo un paio di volte l’anno. In questi casi Karen copre il letto con un telo di nylon e va a dormire in casa, sul divano. […]Perché dormi all'aperto? Dormo all'aria aperta e mi sveglio sentendomi radicata, ancorata in ogni possibile e piacevole modo alla mia vita e alle mie scelte, grata e vibrante di gioia. Durante tutta la notte ho respirato profondamente l'aria pulita che mi ha purificato e rigenerato. Ogni sera mi addormento scrutando i profondi misteri del cielo stellato”.
 
Nicola Carignani nasce a Pietrasanta nell’Agosto del 1978. Tra il 1998 e il 1999 frequenta numerosi workshop con artisti come Nick Waplington e Martin Parr. Nel 2000 consegue il Diploma triennale in Fotografia presso la Fondazione Marangoni di Firenze. In questi anni di studi Nicola si avvicina all’arte contemporanea. Alle spalle un trascorso di adolescente sfuggito alla vita borghese grazie al punk-hardcore, che riesce ad aprirgli mondi quali lo skate, lo snowboard, i concerti e la magazine culture inglese. In questo periodo incontra il futuro socio Ivan con cui fonda Boiler Magazine, prima come portale web e poi su carta come rivista periodica. Nicola è art director. Tutto fila liscio fino a quando arriva un’improvvisa svolta mistica. Nicola si ritrova a meditare nei conventi buddhisti di Ceylon, poi approda in India nella comune di Osho dove si trattiene molto più a lungo del previsto. Il suo ritorno in Italia coincide con l’ inizio della sperimentazione fotografica che sarà lo stimolo necessario per riprendere una ricerca contaminata dal mondo della moda, della ritrattistica e della pop culture che ancora oggi definisce lo stile delle sue immagini. Il progetto “Obtainium”, iniziato nel 2010, è già stato esposto in due mostre personali presso la Galleria Margini di Pietrasanta e la Galeria Plataforma di Barcellona. Precedenti mostre personali: “Elective Affinities” al BIG di Torino; “Steal and Burn” presso lo Studio Ercolani di Bologna; “Born Again” alla Galleria Nicola Ricci di Pietrasanta. Tra le mostre collettive ricordiamo: “Multiple Vision” alla Clone Media Gallery di Londra e Taranto Gallery di New York, “Hovering” presso Peres Projects a Los Angeles, “Padiglione Italia out of Biennale” al Trevi Flash Art Museum e “Il Nuovo Vocabolario della Moda” alla Triennale di Milano.Oggi Nicola vive e lavora tra Milano e Montebello di Camaiore (LU).

SCARICA IL COMUNICATO IN PDF
COMMENTI